La Fondazione di Comunità di Monza e Brianza il 14 febbraio scorso ha pubblicato il primo bando del 2014 stanziando 50.000 euro, derivanti dai fondi territoriali messi a disposizione da Fondazione Cariplo, per la realizzazione di progetti di utilità sociale volti a favorire l’integrazione di soggetti a rischio esclusione. Cosa c’è di strano? Che la struttura del bando è stata stabilita anche da un gruppo di studenti delle scuole superiori di Monza, che si sono affiancati agli organi competenti della fondazione per stabilire focus, obiettivi e criteri cui dovranno rispondere le organizzazioni che vorranno richiedere un finanziamento.
Dal mondo anglosassone all’Italia: ecco la Youth Bank
L’iniziativa della Fondazione di Monza e Brianza è un esempio di Youth Bank, ovvero il coinvolgimento diretto dei giovani nella selezione di progettualità a carattere sociale in favore del territorio. L’idea è quella di rendere i ragazzi più consapevoli dei bisogni della comunità e permettere loro di essere co-responsabili delle decisioni intraprese per rispondervi, co-gestendo il denaro stanziato a questo scopo ed imparando come si selezionano e finanziano i progetti.
Questa idea, nata nell’Irlanda del Nord alcuni anni fa, è andata riscuotendo un certo successo a livello internazionale. Negli Stati Uniti, ad esempio, accanto ad ogni Fondazione comunitaria è ora prevista la presenza di un gruppo di giovani che, grazie al potere loro delegato dalla stessa Fondazione, contribuisce ad individuare progettualità sociale prioritarie per il territorio. Non solo una modalità innovativa per erogare contributi laddove ritenuti più necessari, ma anche un’occasione per responsabilizzare i giovani nei confronti dei luoghi in cui vivono ed un primo passo verso la formazione dei filantropi del futuro.
Anche in Italia da alcuni anni si stanno sviluppando Youth Bank sul modello anglosassone: il modello è stato introdotto nel 2008 dalla Fondazione Provinciale della Comunità Comasca, seguita poi dalla Fondazione Mirafiori di Torino. La Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, come sottolineato in precedenza, ha sperimentato la Youth Bank per la prima volta lo scorso anno coinvolgendo 12 giovani per la realizzazione di un bando con finalità sociale del valore di circa 60.000 euro. I risultati postivi hanno spinto la Fondazione a replicare l’esperimento anche per il 2014.
Gli obiettivi del bando individuati dai ragazzi
Il bando mira favorire l’integrazione multiculturale, soprattutto tra le giovani generazioni, attraverso la promozione ed il rafforzamento di laboratori multiculturali, attività di supporto allo studio, corsi di avvicinamento alla lingua italiana, attività che favoriscano l’aggregazione tra studenti italiani e stranieri e tra le famiglie, esperienze educative di cittadinanza attiva.
Potranno chiedere finanziamenti anche quelle realtà votate a sostenere persone deboli vittime di sfruttamento, attraverso azioni di prevenzione ed interventi di informazione e sensibilizzazione sul territorio, sostegni psicologici, educativi, sociali e sanitari per le vittime, interventi di accompagnamento all’autonomia con particolare riferimento a programmi di formazione professionale finalizzati all’inserimento lavorativo.
Saranno inoltre prese in considerazione le proposte volte a supportare soggetti appena usciti dal carcere attraverso attività socio-educative e di reinserimento lavorativo per detenuti – ad esempio tramite attività culturali, sportive, biblioteche o laboratori – e lo sviluppo di progetti personalizzati per chi necessita di essere accompagnato in percorsi di risocializzazione ed inclusione sociale, interventi per l’acquisizione di competenze formative o lavorative.
Le voci dei protagonisti
Marta Petenzi, Segretario Generale della Fondazione di Monza e Brianza ha dichiarato: “i 18 ragazzi coinvolti si sono dimostrati interessati ai problemi sociali del territorio ed al modus operandi della Fondazione. Si sono posti quesiti sulle priorità del territorio, mettendo in campo la loro conoscenza delle problematiche sociali”. “I temi da loro indicati”, ha continuato Petenzi, “ruotano attorno alla parola chiave integrazione, l’integrazione tra culture diverse presenti nella comunità, l’integrazione di soggetti fragili e a rischio di emarginazione, come le vittime di sfruttamento ed i detenuti. Ritengo che questo sguardo, rivolto ai soggetti fragili ed emerso spontaneamente dai ragazzi, possa essere un segnale positivo di attenzione al benessere dell’intera Comunità da parte delle nuove generazioni”.
Dal canto loro i giovani coinvolti si sono dimostrati particolarmente soddisfatti dell’iniziativa. Sara, membro del gruppo, ha affermato: “Dare una possibilità a dei giovani e dare a loro l’opportunità di confrontarsi per trovare delle modalità per aiutare gli altri è ciò che mi ha colpito maggiormente di questa attività e che mi ha portato a sceglierla, quando mi è stata presentata a scuola. È un modo efficace per rendere consapevoli e responsabili i ragazzi, dando loro fiducia, fiducia di poter scegliere. Considerando soprattutto la realtà che ci circonda che spesso ignoriamo”, ha concluso Sara, “credo che sia un modo per aprire gli occhi sul mondo di cui facciamo parte dove ci sono troppe minoranze emarginate e problemi sociali”.
Il regolamento del bando, aperto alle organizzazioni di terzo settore operanti nel territorio di Monza e Brianza, è disponibile sul sito www.fondazionemonzabrianza.org con la modulistica per le domande di finanziamento. I progetti dovranno essere presentati alla Segreteria della Fondazione entro e non oltre il 15 aprile 2014.
Riferimenti
La Youth Bank 2014 della Fondazione di Monza e Brianza
L’esperienza della Fondazione Provinciale della Comunità Comasca
Il sito della Fondazione Mirafiori dedicato alla Youth Bank
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