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Affrontare il problema della carenza di servizi per l’infanzia incoraggiando l’apertura di nuove strutture dedicate, ma nel rispetto di alti standard di qualità. E’questa l’idea che ha portato nel 2004 all’istituzione del Consorzio Pan, il primo network italiano per l’infanzia, che cerca di valorizzare la ricchezza della cooperazione sociale e preservare la tradizione educativa, entrambi punti di forza del nostro Paese.

Il progetto

Pan è un consorzio senza fini di lucro nato nel 2004 per iniziativa delle reti di imprese del no profit CGM gruppo cooperativo Welfare Italia, Consorzio Con.Opera, Consorzio Drom di Legacoop, e di Intesa Sanpaolo, alle quali, dal 2010, si è unita la Rete Nazionale FISM – Federazione Italia Scuole Materne. La forma consortile è stata scelta al fine di promuovere l’autonomia delle singole strutture, sulla base dell’idea che gli aspetti di diversità costituiscano un elemento di valore. Il Consorzio Pan mira a promuovere lo sviluppo dei servizi per l’infanzia sul territorio nazionale offrendo al contempo il rispetto di alti standard di qualità a costi sostenibili per le famiglie.

La prima constatazione che ha portato alla creazione di Pan è che i servizi per l’infanzia possono costituire un’opportunità importante di sviluppo per l’impresa sociale. Esiste, infatti, una forte domanda inevasa nel nostro Paese: oggi solo l’11,4% dei bambini trova posto nei nidi e nei servizi innovativi (centri gioco, nidi integrati, nidi familiari) e alcuni territori sono quasi completamente privi di servizi (Sud Italia, aree rurali). Valorizzando la natura imprenditoriale dei soggetti in campo, ovvero la cooperazione sociale, è quindi possibile costruire nuove attività, nuovi servizi, nuovi posti di lavoro. Il consorzio a questo scopo offre, come vedremo in seguito, numerosi servizi a sostegno dell’imprenditoria nel settore.

Oltre ad un’ampia domanda inevasa, il nostro Paese presenta una realtà nazionale molto disomogenea, caratterizzata da profonde differenze da regione a regione e da territorio a territorio negando, di fatto, il riconoscimento del diritto all’accesso ai servizi da parte dei bambini e delle famiglie, nonostante gli impegni assunti a livello internazionale. Dopo Lisbona, infatti, l’Unione Europea aveva prescritto che i Paesi Membri raggiungessero una copertura di servizi alla prima infanzia pari al 33% entro il 2010. Per questo motivo Pan cerca di incoraggiare la creazione di asili nido e strutture per l’infanzia sull’intero territorio italiano. In particolare, al momento della sua istituzione, si era posto l’obiettivo di istituire in tre anni almeno 5.000 posti all’interno di servizi per l’infanzia su tutto il territorio nazionale, con particolare attenzione alle zone che sono prive di offerta di servizi di questo tipo.

Altro obiettivo è perseguire alti standard di qualità. Di fronte a questa domanda inevasa, negli ultimi anni sono sorte infatti numerose iniziative alternative che spesso, tuttavia, – accanto ad alcune esperienze di eccellenza (in particolare nelle cosiddette “Regioni forti” come Emilia, Toscana, Lombardia) – sono prive dei requisiti minimi di qualità e sicurezza. Il marchio Pan, registrato dal Consorzio presso la Comunità Europea, intende quindi segnare una demarcazione netta rispetto ad esperienze spurie e si pone come riferimento per la diffusione di una cultura della qualità dei servizi per l’infanzia che tuteli i diritti del bambino e della sua famiglia.

I servizi

In aggiunta all’offerta di servizi per l’infanzia, Pan dispone anche di un’offerta di specifici prodotti finanziari per le famiglie che intendono iscrivere i bambini in una delle strutture consorziate. Rappresenta inoltre una concreta opportunità per tutte le imprese sociali che intendano operare nell’ambito dei servizi alla prima infanzia, mettendo a loro disposizione numerose azioni di sostegno che vanno dalla fase di start-up – con finanziamenti dedicati e condizioni vantaggiose – siano a quelle di avviamento e gestione. Nello specifico offre:

– sostegno allo sviluppo di servizi per l’infanzia non profit attraverso assistenza alla progettazione; assistenza all’avviamento; assistenza alla gestione di impresa; servizi finanziari per le imprese sociali in collaborazione con Banca Prossima (conto corrente dedicato; finanziamenti a breve, medio e lungo termine; capitalizzazione e rafforzamento patrimoniale);
– formazione e consulenza per la qualità dei servizi attraverso formazione delle risorse umane; formazione e consulenza per l’utilizzo di sistemi di monitoraggio, valutazione e miglioramento della qualità dei servizi; opportunità di scambio e trasferimento delle pratiche eccellenti;
– controllo di qualità dei servizi a marchio Pan.

La qualità

Pan cerca di perseguire alti livelli di qualità e trasparenza. Le imprese che gestiscono un servizio a marchio Pan devono quindi rispettare una serie di requisiti volti a garantire la qualità dei servizi, delle strutture e dei progetti educativi, oltre che fornire un’offerta a costi sostenibili per le famiglie.
Al momento della richiesta di adesione al Consorzio Pan viene effettuata presso l’impresa richiedente un’ispezione di ingresso molto accurata al fine di poter accreditare il marchio qualitativo. In seguito, per accertare la permanenza degli standard di qualità, le strutture vengono costantemente monitorate e controllate, anche attraverso verifiche senza preavviso, da valutatori appositamente formati dai membri del comitato tecnico scientifico. Pan dispone infatti di un comitato scientifico, composto da importanti figure professionali del settore, che si occupa di curare ed aggiornare il manuale della qualità, formare e supervisionare i valutatori e formare i coordinatori delle strutture Pan.

Il marchio Pan

L’attribuzione del marchio di qualità Pan implica il rispetto dei requisiti di qualità delineati dalle Linee Guida contenute nel Manuale di qualità. Tali linee guida, ispirate ai principi della centralità del bambino e della famiglia, si articolano specificatamente intorno a:

– rilevazione delle caratteristiche della comunità e del territorio e interpretazione della domanda educativa;
– determinazione delle tariffe secondo criteri di equità, accessibilità e sostenibilità per le famiglie;
– partecipazione attiva dei genitori alla realizzazione del servizio e collaborazione alla messa a punto del progetto pedagogico nell’ottica della centralità della famiglia. Attenzione alla centralità del bambino e valorizzazione della sua soggettività;
– organizzazione degli spazi e degli arredi per assicurare la centralità del bambino e la realizzazione pedagogica del servizio;
– assicurare un’alimentazione che volga particolare attenzione al confezionamento e alla somministrazione dei pasti;
– garanzia di aggiornamento, formazione e professionalità del personale;
– rispetto degli standard richiesti dalle normative vigenti, nazionali, regionali e locali.

Pan in cifre

Al 31 dicembre 2010 – periodo al quale risalgono i dati più recenti a nostra disposizione – Pan contava circa 416 affiliati tra asili nido e nuove tipologie di servizi educativi per la prima infanzia, corrispondenti ad oltre 12.000 posti/nido per bambini da 0 a 3 anni [Figura 1]. I nidi Pan sono presenti su tutto il territorio nazionale, con maggiore concentrazione nel Nord e nel Centro, anche se il trend nelle regioni del Sud appare comunque in crescita. Se consideriamo inoltre, che le strutture impiegano complessivamente 2.923 operatori è evidente il potenziale che questo settore detiene a livello occupazionale.

Figura 1. Servizi per l’infanzia del Consorzio Pan distribuiti per regione (2010)

Fonte: Consorzio Pan, 2010.
 

Riferimenti

Sito del Consorzio Pan

Spot Consorzio Pan Servizi per l’infanzia

Fism

Gruppo Cooperativo CGM

Con.Opera

Consorzio Drom

Banca Intesa Sanpaolo

Banca Prossima

  

I nostri approfondimenti sui servizi per l’infanzia

Welfare senza confini. Nasce a Pulfero il primo asilo nido transfrontaliero, Chiara Lodi Rizzini, 15 febbraio 2013

I servizi per la prima infanzia del Comune di Parma: l’esperienza di ParmaInfanzia, Laura Canale, 12 novembre 2012

Fondazione Con il Sud: “Un asilo nido per ogni bambino”, Laura Canale, 3 settembre 2012

La fondazione Cresci@mo del Comune di Modena, Stefano Neri, 12 settembre 2012
 

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