Le Fondazioni di origine bancaria (FOB) svolgono un ruolo importante nel contrastare la povertà degli adulti e dei bambini e sono protagoniste del secondo welfare. In che modo concretamente le FOB operano per fronteggiare le varie forme di povertà nei loro territori di riferimento? Con l’approfondimento sulla Fondazione Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde (Cariplo) si conclude la nostra analisi sul contributo delle Fondazioni di origine bancaria al contrasto alla povertà, che sarà sintetizzata all’interno del Terzo Rapporto sul secondo welfare in Italia. Questo approfondimento segue quelli relativi a Compagnia di San Paolo, Fondazione CRC, Fondazione Cariverona, Fondazione CRT, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Cariparma e Fondazione Cariparo.
Cenni storici e modalità di intervento
Fondazione Cariplo nasce nel 1991 separandosi dalla Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde. Le sue origini risalgono all’800, quando la Cassa di Risparmio ha iniziato a operare sostenendo la crescita sociale e culturale del territorio lombardo attraverso la sua attività finanziaria e benefica. Coerentemente con l’operato della Cassa, Cariplo persegue finalità filantropiche offrendo al territorio lombardo e alle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola le proprie risorse economiche e progettuali per rispondere ai bisogni della comunità. La sua attività è concentrata su quattro aree tematiche: ambiente; arte e cultura; ricerca scientifica; servizi alla persona. Un quinto filone di intervento è quello delle Fondazioni di Comunità, istituzioni filantropiche che intendono promuovere il benessere delle comunità residenti in un determinato territorio. Cariplo, grazie al progetto “Fondazioni di Comunità”, ha introdotto questo modello di intervento contribuendo direttamente alla creazione di quindici Fondazioni dal 1998 ad oggi.
L’attività di Cariplo è definita dalla Commissione Centrale di Beneficenza, che stabilisce priorità e strategie di intervento. Tale compito è svolto grazie al contributo offerto da Sottocommisioni tematiche che seguono i diversi ambiti di intervento e anche grazie al supporto di studi e ricerche e al dialogo continuo con i soggetti del territorio. La Commissione è composta da quaranta persone, di cui venti nominate in rappresentanza delle comunità territoriali interessate dall’azione di Cariplo e venti nominate in ragione delle loro competenze ed esperienze specifiche.
In un’ottica di sussidiarietà, la Fondazione non gestisce direttamente progetti e iniziative ma piuttosto mette a disposizione dei soggetti locali le proprie risorse. In questo senso Cariplo si affida a diverse modalità di finanziamento. In primo luogo, la forma strutturata è quella dei bandi, che sono ideati all’interno di una coerente strategia d’azione stabilita per ognuna delle Aree tematiche. La dimensione locale è supportata da Cariplo attraverso il sostegno alle Fondazioni di Comunità, che a loro volta emanano bandi e sostengono progetti e contributi diretti rivolti a soggetti del Terzo Settore. Qualora i soggetti del Terzo Settore operino su territori non interessati dall’attività di una delle Fondazioni di Comunità, possono accedere a richieste di contributi che Cariplo stanzia per finanziare progetti coerenti con le finalità della Fondazione stessa e con i suoi settori prioritari d’intervento. In forma residuale Cariplo infine elargisce finanziamenti diretti a sostegno dell’attività istituzionale di alcune organizzazioni.
Obiettivi e principi di intervento delle politiche di contrasto alla povertà
Fin dall’inizio della sua attività Cariplo ha sostenuto iniziative di contrasto alla povertà e di sostegno all’inclusione sociale. In questo ambito, come nelle altre aree di intervento, la Fondazione agisce in base al principio di sussidiarietà, puntando ad affiancare e rafforzare (senza sostituirvisi) organizzazioni della società civile attive sul territorio. In questo senso Cariplo si pone l’ulteriore obiettivo di facilitare il dialogo tra primo e secondo welfare, mettere in relazione i vari soggetti e fare da catalizzatore delle risorse locali e nazionali per dare risposte integrate ai bisogni della comunità.
Per quanto riguarda il tema specifico del contrasto alla povertà, l’attività di Cariplo è caratterizzata da un approccio fortemente promozionale e generativo, che pone la persona e le sue capacità al centro degli interventi. Grande importanza è riconosciuta anche al contesto sociale in cui la persona è inserita: gli interventi di promozione dell’inclusione sociale pongono sempre l’accento sul coinvolgimento della comunità e sul rafforzamento dei legami. Le iniziative promosse adottano inoltre un approccio preventivo, cercando di superare una logica emergenziale e rivolgendosi a quelle persone che rischiano di scivolare nella povertà estrema. L’attenzione alla prevenzione ha caratterizzato l’attività di Cariplo fin dal 2003, anno in cui è stato lanciato il primo bando finalizzato a sostenere le persone in situazione di fragilità e a rischio di esclusione sociale.
Rapporto con il territorio e con le istituzioni pubbliche
Come evidenziato, Cariplo intrattiene un rapporto stretto col territorio: il dialogo continuo con i soggetti del Terzo Settore permette alla Fondazione di proporre bandi innovativi, rispondenti alle esigenze locali e accessibili ai soggetti interessati. Anche la collaborazione con l’attore pubblico è centrale nell’attività della Fondazione. Il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche è infatti considerato importante per riuscire a realizzare interventi efficaci che riescano a ricomporre le risorse disponibili. Per questa ragione, in molti casi, Cariplo rivolge i propri bandi a partenariati costituiti da soggetti pubblici e privati.
I progetti e i bandi della Fondazione Cariplo
Di seguito indichiamo alcune delle azioni più significative realizzate da Cariplo nel campo del contrasto alla povertà e della promozione dell’inclusione sociale. Le attività sono presentate considerando specifiche sotto-aree di intervento, ovvero: 1) la deprivazione economica e la povertà alimentare; 2) la povertà abitativa; 3) la povertà minorile e la povertà educativa.
Deprivazione economica e povertà alimentare
Bando “Welfare in azione” – Inaugurato nel 2014, ha come temi principali il welfare di comunità e l’innovazione sociale. Questa iniziativa ha rappresentato un significativo cambiamento nell’impostazione dei bandi della Fondazione. Se tendenzialmente i bandi stabiliscono chiaramente problemi e strategie di intervento, con “Welfare in azione” è stato attivato uno strumento caratterizzato dall’ampia discrezionalità lasciata ai territori e dalla messa a disposizione di risorse progettuali ed economiche volte a sostenere i sistemi locali nel rafforzamento della loro capacità di risposta ai bisogni. Concretamente, nell’ambito di “Welfare in azione”, tutti gli stakeholder – ente pubblico, soggetti del privato profit e non profit, cittadinanza – sono chiamati a effettuare un’analisi del territorio e ad individuare un problema da affrontare con modalità nuove, strutturando una o più risposte condivise. Il bando, giunto nel 2017 alla sua quarta edizione, ha sostenuto fino ad oggi 27 progetti, di cui 9 aventi come tema principale la vulnerabilità.
Bando “Doniamo energia” – Bando partito nel 2017 in collaborazione con il Banco dell’energia e A2A (azienda multiservizi lombarda che si occupa principalmente di produzione e distribuzione dell’energia). L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che è in forte crescita il numero di persone che non riescono a far fronte alle spese legate ai beni e alle esigenze di prima necessità, tra cui le utenze domestiche. Un confronto con le associazioni di tutela dei consumatori ha permesso di comprendere l’entità del fenomeno e A2A, grazie alla sua conoscenza diretta del problema, si è attivata fondando il Banco dell’energia e collaborando con Cariplo per la costruzione di percorsi di supporto alle persone in condizioni di vulnerabilità. "Doniamo energia" intende in particolare finanziare iniziative volte a stimolare l’attivazione sociale e lavorativa dei beneficiari e consentire loro di mettere a frutto le proprie capacità e aspirazioni personali. Il bando è finanziato con 2 milioni di euro, di cui 1 elargito da Cariplo e 1 versato dal Banco dell’energia.
Povertà abitativa
Il tema della povertà abitativa è sempre stato al centro dell’azione di Cariplo. La Fondazione, fin dai primi anni 2000, si è concentrata sulla fascia intermedia di popolazione, ovvero su quelle persone che, pur non avendo le risorse economiche per accedere al mercato immobiliare, non possiedono i requisiti necessari all’accesso all’edilizia residenziale sociale.
L’impegno di Cariplo in questo ambito è iniziato con un primo bando (pubblicato appunto nel 2000) a cui si è affiancato un fondo regionale di investimento sull’abitare sociale, che è diventato la base per l’istituzione di un fondo nazionale. Il fondo ha finanziato numerose esperienze di housing sociale, come le residenze milanesi Cenni, Figino e Via Padova 36. L’elemento che contraddistingue queste iniziative è l’obiettivo di coniugare politiche abitative e welfare di comunità. Cariplo mira infatti non solo a risolvere l’emergenza abitativa, ma anche a creare contesti abitativi in cui favorire la vita comunitaria e l’emersione di risposte mutualistiche ai bisogni. L’impegno di Cariplo nel contrastare l’emergenza abitativa si è concretizzato nel 2004 anche con la creazione di una Fondazione specifica, la Fondazione Housing Sociale.
Bando Housing sociale per persone fragili – Fondazione Cariplo promuove dal 2011 questo bando, che si propone di sostenere soggetti non profit nella realizzazione di progetti di abitare sociale orientati alla costruzione o al mantenimento di autonomia abitativa. Sono coinvolti in questi percorsi beneficiari con particolari fragilità, ad esempio persone in uscita da percorsi protetti o persone in condizioni di disabilità che intendono sperimentare esperienze di vita indipendente. Il bando si propone quindi di far fronte non solo a difficoltà economiche, ma anche di tipo sociale e relazionale.
Povertà minorile e povertà educativa
Programma “Patto di Milano contro la povertà minorile” – In occasione del venticinquesimo anniversario della sua attività, Cariplo ha lanciato un’importante iniziativa di contrasto alla povertà nel Comune di Milano. Il Programma si propone di realizzare sul territorio milanese varie sperimentazioni con lo scopo di elaborare una risposta strutturale al problema della povertà delle famiglie con minori. Tali sperimentazioni dovranno coinvolgere soggetti pubblici e privati ed essere in grado di rispondere alle esigenze conclamate, migliorare la capacità del sistema di intercettare le situazioni di fragilità e vulnerabilità e costruire percorsi di fuoriuscita dalla situazione di bisogno. Il Programma presta particolare attenzione alla povertà alimentare, interpretata come “chiave d’accesso” al più ampio tema della povertà e dell’esclusione sociale dei minori. L’obiettivo di Cariplo è rafforzare la capacità di contrasto della povertà minorile a Milano attraverso una forte collaborazione con le istituzioni pubbliche e il Terzo Settore per implementare azioni di sistema e interventi mirati su specifiche tematiche e aree della città. Per la realizzazione del Programma saranno investiti complessivamente 25 milioni di euro, di cui 12 messi a disposizione dalla Fondazione e 13 da raccogliere grazie al coinvolgimento di enti territoriali, organizzazioni di Terzo Settore, cittadini e imprese di Milano. Ad oggi hanno aderito al progetto Fondazione Vismara (con 5 milioni di euro), Banca Intesa Sanpaolo (con 3 milioni di euro) e Fondazione Fiera (con 300 mila euro). L’iniziativa ha durata triennale e la prima azione è stata realizzata nel 2016, quando la Fondazione ha elargito dei contributi specifici per il potenziamento delle attività del Banco Alimentare e dell’Emporio solidale della Caritas e per il rilancio del Fondo Famiglia Lavoro dell’Arcidiocesi di Milano. Attualmente l’iniziativa è in fase di progettazione. In particolare, Cariplo sta realizzando un’approfondita e complessa analisi dei dati per quantificare i beneficiari di interventi di contrasto alla povertà erogati da soggetti pubblici e privati. Per realizzare questa quantificazione Cariplo sta utilizzando dati messi a disposizione dal Comune di Milano, dalla Caritas, dal Banco Alimentare e dalla Fondazione Pellegrini (che promuove numerose azioni di contrasto alla povertà alimentare). L’incrocio di questi dati permetterà anche di verificare la copertura delle iniziative e il numero di persone e famiglie che beneficiano di più interventi. Lo scopo di questa fase è mettere in contatto tutti i soggetti strategici ed evidenziare sovrapposizioni e lacune nel sistema esistente, svolgendo un complesso lavoro di ricomposizione delle misure nazionali, regionali e locali.
Fondo povertà educativa – Cariplo partecipa al Fondo povertà educativa istituito in via sperimentale dalla Legge di Stabilità 2016 con il contributo delle principali FOB italiane, alle quali è riconosciuto un credito di imposta pari al 75% dei versamenti effettuati al fondo. Scopo del Fondo è la realizzazione di iniziative sperimentali di contrasto alla povertà educativa minorile che portino all’elaborazione di una strategia nazionale strutturale. A livello territoriale la Fondazione ha svolto un ruolo di promozione e comunicazione, per favorire il più possibile la conoscenza delle opportunità offerte dal Fondo. L’impegno di Cariplo sarà inoltre quello di garantire l’integrazione tra i progetti finanziati dal Fondo e le iniziative finanziate dalla Fondazione stessa nei prossimi anni (in particolare l’ambizioso Programma “Patto di Milano contro la povertà minorile”). Nella tabella 1 sono descritti i finanziamenti previsti per i singoli bandi e progetti analizzati.
Tabella 1. Copertura finanziaria di iniziative di contrasto alla povertà
* Gli importi indicati si riferiscono solo alle risorse che hanno finanziato iniziative direttamente volte a contrastare povertà e vulnerabilità.
Fonti: dati forniti da Fondazione Cariplo.
Il presente articolo è stato scritto grazie alle informazioni raccolte nel corso di un’intervista realizzata il 7 giugno 2017 con Monica Villa (Vice Direttrice dell’Area Servizi alla Persona – Welfare di Comunità).