Le Fondazioni di origine bancaria (FOB) svolgono un ruolo importante nel contrastare la povertà degli adulti e dei bambini e sono protagoniste del secondo welfare. In che modo concretamente le FOB operano per fronteggiare le varie forme di povertà nei loro territori di riferimento? In base a quali principi agiscono? Quali sono i loro rapporti con le istituzioni pubbliche? Dopo aver analizzato l’esperienza di Compagnia di San Paolo, in questo articolo analizziamo quella della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (CRC).
Cenni storici e modalità di intervento
La Fondazione CRC è attiva da 25 anni in progetti di promozione legati al territorio del cuneese e si occupa di diversi temi (ambiti di intervento): sviluppo locale e innovazione; arte, attività e beni culturali; promozione e solidarietà sociale; educazione, istruzione e formazione; salute pubblica; attività sportiva.
Gli ambiti prioritari d’azione sono definiti annualmente dal Consiglio Generale in un documento strategico annuale, il Programma Operativo, che è elaborato tenendo conto delle analisi realizzate dal Centro Studi della Fondazione e grazie all’apporto di soggetti pubblici e privati che insistono sul territorio (coinvolti attraverso l’istituzione di specifici tavoli). Il documento strategico esprime delle linee guida che, successivamente, il Consiglio di Amministrazione trasforma in azioni progettuali.
Le azioni previste sono gestite direttamente dalla Fondazione tramite progetti, oppure realizzate attraverso il finanziamento di bandi rivolti a soggetti terzi. Inoltre, Fondazione CRC opera attraverso “sessioni erogative” che consistono in finanziamenti non legati a particolari vincoli e intendono rispondere alle più svariate esigenze del territorio.
Obiettivi e principi di intervento delle politiche di contrasto alla povertà
Attraverso i suoi interventi di contrasto alla povertà, Fondazione CRC si pone in primo luogo l’obiettivo di sostenere l’innovazione del sistema di welfare locale e, in particolare, lo sviluppo di un modello promozionale basato sull’autonomia delle persone e sulle loro competenze e potenzialità. Tale scopo è perseguito sia attraverso l’investimento in servizi di accompagnamento (a svantaggio dei semplici trasferimenti monetari), sia mediante la personalizzazione delle prestazioni. La logica alla base degli interventi è che i beneficiari siano protagonisti attivi dei loro percorsi di attivazione (e non meri percettori di sussidi), in modo da facilitarne il reinserimento sociale e lavorativo. In secondo luogo, Fondazione CRC attraverso i suoi interventi mira a valorizzare le risorse locali e quindi a mettere in comunicazione i soggetti che, nel territorio, sono interessati al contrasto alla povertà.
Nel perseguimento di questi obiettivi, centrale è il raccordo con le istituzioni pubbliche. Le istituzioni pubbliche svolgono infatti un ruolo di regia fondamentale, contribuendo a sistematizzare gli interventi e, in particolare, contenendo la frammentazione che deriva dalla presenza di una molteplicità di progetti per loro natura non continuativi.
Infine rimane da segnalare che, quando le risorse disponibili non sono sufficienti a fornire una risposta completa al problema individuato, gli interventi sono progettati in via “sperimentale” o “dimostrativa”. Nel primo caso si realizzano degli interventi innovativi in territori specifici e, successivamente, la sperimentazione è avviata in altri territori fino a raggiungere la totalità dei Comuni della provincia. Nel secondo caso invece gli interventi mirano a mostrare l’efficacia di un determinato approccio e/o di un intervento innovativo, con l’obiettivo di promuoverne la diffusione.
Rapporto con il territorio e con le istituzioni pubbliche
La Fondazione ha una relazione statutaria con l’ente pubblico; numerose istituzioni pubbliche (ad esempio l’ospedale e il consorzio socio-assistenziale di Cuneo) hanno infatti il potere di designare membri del Consiglio Generale della Fondazione.
In termini generali, la Fondazione catalizza le energie presenti sul territorio e facilita occasioni di dialogo e incontro tra enti pubblici e privati coinvolti a vario titolo nell’erogazione di servizi di welfare. Come già indicato, questi processi si realizzano anche durante la fase di programmazione delle attività della Fondazione. Grazie al ruolo di mediazione svolto nel corso degli anni, alla Fondazione è riconosciuto (dall’ente pubblico e dai soggetti privati) un carattere di terzietà e indipendenza, che la Fondazione si impegna a mantenere (anche attraverso la scelta di non partecipare a coordinamenti e gruppi di lavoro precostituiti).
I progetti e i bandi della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo
La Fondazione ha realizzato numerosi progetti e bandi nell’ambito del contrasto e della prevenzione della povertà e dell’esclusione sociale. Di seguito elenchiamo quelli più rilevanti.
Povertà economica e politiche per il lavoro
Progetto “Esperienza Lavoro” – Il progetto “Esperienza Lavoro”, operativo dal 2011 al 2016, aveva come obiettivo la qualificazione o ri-qualificazione professionale di giovani e di persone escluse dal mercato del lavoro e consisteva nella realizzazione di tirocini retribuiti della durata massima di 6 mesi. Il progetto, finanziato con un investimento iniziale di 3 milioni di euro, era sostenuto da una partnership tra Fondazione CRC, associazioni di categoria del territorio, partner tecnici (Adecco, cooperativa Orso, Enaip ed enti che si occupano di formazione professionale) e provincia di Cuneo (in quanto, fino alla sua soppressione, titolare dei servizi per il lavoro).
Bando Opp.la – Opportunità Lavoro – Nato nel 2017 come evoluzione del progetto “Esperienza Lavoro”, il bando “Opp.la – Opportunità Lavoro”, intende rispondere a situazioni di fragilità sociale, supportando al contempo il rilancio delle realtà produttive della provincia di Cuneo. Il bando coinvolgerà persone in cerca di occupazione in un percorso orientativo e formativo finalizzato alla strutturazione di un progetto professionale realizzabile. La realizzazione di tale progetto inizierà con un tirocinio semestrale retribuito presso aziende del territorio della provincia di Cuneo. L’iniziativa è sostenuta dall’Agenzia Piemonte Lavoro, i Centri per l’impiego della Provincia di Cuneo, le Associazioni di categoria Confartigianato Imprese Cuneo, Confcommercio Imprese per l’Italia Provincia di Cuneo, Confcooperative Unione Provinciale di Cuneo, Confindustria Cuneo – Unione Industriale della Provincia e Federazione Provinciale Coldiretti Cuneo. Partner tecnici dell’iniziativa: Adecco, Enaip Piemonte, Apro Alba Barolo Agenzia Professionale, CFP Cebano monregalese.
Bando “SOS – Servizi Oltre il Sostegno” – Il bando “SOS – Servizi Oltre il Sostegno” nasce nel 2017 a seguito della riformulazione del progetto “Emergenza Povertà” (attivo dal 2012 al 2016). Questo bando intende sostenere interventi che insistono su tre aree: raccolta organizzata e diffusa delle eccedenze alimentari; iniziative di contrasto alla povertà che prevedono una qualche forma di attivazione/restituzione da parte dei beneficiari; sostegno economico per far fronte alle spese sanitarie.
Fondo “Fiducia” – Iniziativa realizzata in collaborazione con le Caritas della provincia di Cuneo e con UBI Banca, con lo scopo di sostenere la capacità di fare fronte a spese impreviste o comunque corpose. Questo progetto si rivolge a persone che, pur non soddisfando i requisiti richiesti per la concessione di un prestito bancario, percepiscono un reddito e sono quindi in grado di restituire un prestito. Il progetto si è concretizzato con la creazione di un fondo di garanzia finanziato con un versamento iniziale di 300.000 €, a cui si aggiungono versamenti a cadenza annuale (la cui esistenza ed entità è stabilita in base alle risorse ancora presenti nel fondo). Il fondo permette l’assegnazione di prestiti fino a 3.000 € e un percorso di accompagnamento volto a pianificarne la restituzione.
Fondo regionale di garanzia per il Microcredito – Attraverso la costituzione di un apposito fondo di garanzia, questa iniziativa intende sostenere l’avvio di piccole attività imprenditoriali, artigianali e commerciali. Il progetto prevede in particolare l’assegnazione di prestiti fino a 25.000 €, unitamente a un percorso di accompagnamento professionale (realizzato con la collaborazione delle associazioni di categoria) finalizzato alla progettazione dell’attività imprenditoriale e alla programmazione delle modalità di restituzione del prestito. Il Fondo è stato promosso dalla Regione Piemonte in collaborazione con la Compagnia San Paolo di Torino e con il supporto tecnico della Fondazione Don Mario Operti di Torino e delle Associazioni di Categoria aderenti. Fondazione CRC si è impegnata con un versamento iniziale di 300.000 €, a cui si aggiungono contributi annuali deliberati per finanziare il fondo e per sostenere l’attività di sportello.
Povertà abitativa
Progetto “Emergenza Casa” – Il progetto “Emergenza casa” è arrivato alla sesta edizione e coinvolge 17 Comuni del cuneese. Questo progetto mira a prevenire l’emergenza abitativa attraverso l’erogazione di incentivi economici a proprietari di case i cui inquilini sono a rischio sfratto perché morosi. L’ottenimento degli incentivi impegna i proprietari a non eseguire lo sfratto per almeno sei mesi e a sottoscrivere un patto di solidarietà che prevede l’abbassamento del canone di locazione. Il progetto “Emergenza casa” prevede inoltre il finanziament di spazi da dedicare all’accoglienza di famiglie che non hanno un’abitazione.
Povertà educativa
Fondazione CRC riconosce grande importanza al contrasto alla povertà educativa ed è da tempo impegnata nel sostegno a bandi e progetti rivolti alla fascia di età 0-6 anni e alla diffusione della didattica innovativa nelle scuole primarie e secondarie.
Bando “Officina Didattica” – Il bando, attivo dal 2008 al 2016, ha finanziato circa 140 progetti legati all’innovazione didattica e raggiunto quasi il 99% delle scuole presenti nel territorio. L’obiettivo è stato quello di sostenere la sperimentazione didattica (laboratori, insegnamento delle materie fondamentali con metodi innovativi, eccetera) per favorire l’apprendimento degli alunni e, in particolare, dei ragazzi e delle ragazze che hanno maggiori difficoltà di apprendimento con la didattica tradizionale, a causa delle caratteristiche del contesto in cui sono cresciuti.
Progetto “MotivAzione” – Orientato alla motivazione degli insegnanti e degli alunni, questo progetto mira a sostenere gli insegnanti nella gestione di gruppi classe in cui si verificano comportamenti non appropriati e messi in atto da ragazzi inseriti in contesti sfavorevoli alla loro socializzazione. Il progetto, che è alla prima edizione ed è ancora in via di definizione, si sostanzierà nella formazione degli insegnanti volta a migliorare le dinamiche relazionali in classe. Particolare attenzione sarà dedicata alla gestione dei conflitti, all’integrazione interculturale, alla motivazione all’insegnamento e all’apprendimento, alle relazioni tra pari e alla media education (educazione all’utilizzo corretto e consapevole dei mezzi di comunicazione).
Fondo povertà educativa – La Fondazione CRC partecipa al Fondo povertà educativa che è stato istituito in via sperimentale dalla Legge di Stabilità 2016 con il contributo delle principali FOB italiane. A livello territoriale, la Fondazione ha fornito un supporto esterno a tutte le realtà che si sono mostrate interessate a partecipare ai primi due bandi promossi dal Fondo. Il sostegno si è focalizzato soprattutto sulla sensibilizzazione del territorio e sull’agevolazione di occasioni di incontro e dialogo tra i soggetti interessati.
Qualche cifra
Fondazione CRC ha significativamente intensificato il suo impegno nella lotta alla povertà sul territorio cuneese negli anni della crisi economica. Ne è un esempio il budget preventivato per sostenere progetti a valenza sociale nell’ambito delle sessioni erogative del 2017, arrivato a toccare i 200.000 € (cifra doppia rispetto a quella investita mediamente ogni anno in questo ambito prima del 2008).
Il Programma Operativo 2017 prevede un investimento complessivo di 1.950.000 € nel settore “Promozione e solidarietà sociale”. Al settore “Educazione, istruzione e formazione” sono destinati invece 1.850.000 €, cifra che però comprende anche bandi e progetti non esclusivamente dedicati al contrasto della povertà educativa (azioni di riqualificazione edilizia delle scuole e di sostegno degli atenei della provincia). La povertà educativa, come già evidenziato, è sostenuta anche dall’iniziativa nazionale del Fondo nazionale di contrasto alla povertà educativa, a cui la Fondazione contribuisce con un versamento annuo di 4 milioni di euro.
Nella tabella 1 sono descritti i finanziamenti previsti per i singoli bandi e progetti analizzati.
Tabella 1. Copertura finanziaria di fondi, progetti e bandi di contrasto alla povertà nel 2016Fonti: sito internet Fondazione CRC; dati forniti dalla Fondazione CRC.
Il presente articolo è stato scritto grazie alle informazioni raccolte nel corso di un’intervista realizzata il 24 febbraio 2017 con Andrea Silvestri (Direttore Generale) e Francesco Bertello (Responsabile dell’ufficio Comunicazione).
Riferimenti