Sono passati dieci anni dall’inizio della crisi economica. Sei dall’avvio del progetto Percorsi di secondo welfare. Un tempo certamente non lunghissimo, ma sufficiente per provare a fare il punto sulla situazione del welfare del nostro Paese. E, soprattutto, adeguato per comprendere l’effettiva diffusione del secondo welfare, evidenziando le dinamiche ad esso collegate, presentando nuovi dati quantitativi sul suo “peso” e aggiornando alcune esperienze trattate nei nostri precedenti rapporti di ricerca.
Il Terzo Rapporto, presentato a Torino il 21 novembre 2017 presso l’Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo, affronta alcuni temi centrali per comprendere l’evoluzione del secondo welfare nel nostro Paese – come l’innovazione sociale, l’empowerment dei destinatari degli interventi, l’interazione con il Pubblico e l’attivismo “dal basso” – e approfondisce modi operandi, progetti e strategie delle tante realtà che sono parte integrante del secondo welfare.
I contenuti del documento spaziano dalle imprese che implementano piani di welfare aziendale allo sviluppo della bilateralità, dalle forme di contrasto alla povertà messe in campo dalle Fondazioni di origine bancaria al ruolo delle Fondazioni di partecipazione per il “dopo di noi”, dalle Youth Bank alle Fondazioni comunitarie nate nel Mezzogiorno, passando per il mondo assicurativo, le Fondazioni d’impresa e le nuove misure di contrasto all’indigenza.
Quantificare questa moltitudine di esperienze, attività e servizi non è stato facile. In primo luogo perché mancano fonti e dati aggregati, ma anche perché la continua evoluzione di proposte, idee e sperimentazioni rende difficile stare al passo con i diversi percorsi che segue il secondo welfare. Nonostante questo, i dati presentati all’interno del Rapporto, anche grazie al ricorso a infografiche riassuntive dei numeri più interessanti relativi ai vari fenomeni analizzati, restituiscono pezzi sempre più “pesanti” di un mosaico in continua espansione. In questo senso il secondo welfare non è più considerabile un insieme di iniziative sporadiche, ma di veri e propri nuovi pilastri che compongono un edificio destinato a pesare – al di là dei giudizi di valore – nel panorama del welfare e, più in generale, del modello sociale italiano.
Qui trovate le slide usate durante la presentazione; qui la rassegna stampa.
È possibile scaricare la VERSIONE INTEGRALE DEL RAPPORTO o consultare i singoli capitoli, disponibili di seguito.
Indice
Introduzione
di Maurizio Ferrera
Parte prima
Secondo welfare e innovazione sociale: a che punto siamo?
1. Secondo welfare e innovazione sociale in Europa: alla ricerca di un nesso
di Franca Maino
2. Le Youth Bank e le sfide dell’empowerment giovanile
di Rosangela Lodigiani e Patrik Vesan
Parte seconda
Il secondo welfare nel decennio della crisi
3. Il mondo assicurativo. Prestazioni, sinergie e prospettive in un’ottica di secondo welfare
di Elena Barazzetta
4. Welfare aziendale e provider prima e dopo le Leggi di Stabilità
di Valentino Santoni
5. Bilateralità, settori e territori: diversi modelli di solidarietà a confronto
di Federico Razetti e Francesca Tomatis
6. Le Fondazioni di impresa di fronte ad un Welfare State in trasformazione
Chiara Lodi Rizzini e Eleonora Noia
7. Secondo welfare e lotta alla povertà. Un’arena sempre più articolata
di Chiara Agostini
8. Il contributo delle Fondazioni di origine bancaria al contrasto alla povertà
di Chiara Agostini e Elisabetta Cibinel
9. Il ruolo delle Fondazioni di comunità per l’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno
di Lorenzo Bandera
10. Come affrontare le sfide della disabilità: la Legge 112/2016 e le Fondazioni di partecipazione per il “durante e dopo di noi”
di Paolo Pantrini e Franca Maino
Parte terza
Le prospettive
Riflessioni conclusive. Il secondo welfare oltre la crisi: segnali di radicamento e di cambiamento sistemico
di Franca Maino e Maurizio Ferrera