Il capitolo si pone l’obiettivo di valutare in quale misura e in che modo gli Enti bilaterali territoriali (Ebt) stiano contribuendo alla costruzione di secondo welfare in Italia. A tal fine, si propongono i risultati di una mappatura aggiornata delle prestazioni di assistenza sanitaria integrativa e di sostegno alla famiglia offerte dagli Ebt dei settori in cui la bilateralità presenta articolazioni su scala locale: l’edilizia, l’agricoltura, l’artigianato, il terziario, il turismo e i servizi. Il focus sulla dimensione subnazionale si giustifica alla luce della centralità del territorio sia sul piano teorico (nel paradigma del secondo welfare) sia sul piano storico (nello sviluppo della bilateralità). A fronte di timori e aspettative crescenti sulle forme di welfare bilaterale, l’analisi prova a rispondere alle seguenti domande: quanto si differenziano effettivamente le prestazioni offerte ai lavoratori? È possibile individuare “modelli di solidarietà” diversificati fra settori e territori? E in quali rapporti si collocano tali iniziative con gli interventi di “primo welfare”? Alla luce delle evidenze empiriche raccolte è possibile avanzare alcune riflessioni su limiti, potenzialità e prospettive del welfare bilaterale nell’attuale panorama del sistema italiano di protezione sociale, prestando particolare attenzione alle differenziazioni del “welfare bilaterale” sia fra settori economici sia fra aree geografiche del Paese.
Bilaterality, Sectors and Territories. A Comparison Among Different Solidarity Patterns
The aim of this chapter is to evaluate to what extent and how the territorial bilateral bodies are actually contributing to the construction of second welfare measures in Italy. To this end, the results of an updated map are discussed, considering the phenomenon in several economic areas (construction, agriculture, artisan, and tertiary, tourism and services sectors). More specifically, the analysis takes into account the provision of supplementary health care and family support benefits by locally-based bilateral bodies. The choice of focusing on the subnational dimension is due to the centrality of such territorial level both theoretically (in the paradigm of the second welfare) and historically (in the development of bilateral relations). In response to growing fears and expectations on bilateral welfare, the analysis addresses the following questions: to what extent do the benefits offered to workers differ? Looking at both sectors and territories, is it possible to identify distinct “solidarity patterns”? And how do these initiatives combine with “first welfare” policies? Thanks to gathered empirical evidences, some considerations can be advanced on the limits, potentialities and prospects of bilateral welfare within the Italian social protection system. Specific attention is paid to differences in bilateral welfare measures between and among economic sectors and geographical areas of the country.