Robin Murray, Julie Caulier Grice e Geoff Mulgan, nel loro Libro Bianco sull’Innovazione Sociale scrivono: “Definiamo innovazioni sociali le nuove idee (prodotti, servizi e modelli) che soddisfano dei bisogni sociali (in modo più efficace delle alternative esistenti) e che allo stesso tempo creano nuove relazioni e nuove collaborazioni. In altre parole, innovazioni che sono buone per la società e che accrescono le possibilità di azione per la società stessa”.
Secondo la definizione dei tre autori, molti di noi o nostri conoscenti sono dunque dei potenziali innovatori sociali, ma spesso manca la consapevolezza di questo talento, o magari la formazione necessaria per diventare tali a tutti gli effetti. Ci sono allora opportunità da cogliere al volo, come quella di investire sul proprio futuro e il proprio bagaglio culturale, seguendo i sogni e le aspirazioni coltivate da sempre.
Una di queste possibilità è MEMIS, il master per gli innovatori sociali di Human Foundation e dell’Università di Roma Tor Vergata, che ha preso il via lo scorso 6 aprile (ve ne avevamo parlato qui). Il corso di alto livello è un concentrato di approcci e metodologie per ripensare processi ed organizzazioni in chiave partecipativa, per progettare e gestire modelli di business sostenibili e ad alto impatto sociale, grazie alle lezioni impartite da docenti qualificati e forti di una grande esperienza sul campo.
Il metodo innovativo e frontale è uno dei punti di forza di questa proposta formativa che viene incontro alle esigenze degli studenti, consentendo loro di seguire anche i singoli moduli. L’intento è infatti quello di rendere quanto più accessibile il master, per consentire a chi, mosso per passione e reale interesse, desidera specializzarsi nel campo dell’innovazione sociale.
Fiore all’occhiello di MEMIS sarà la Summer School, che avrà luogo dal 19 al 22 luglio, sul tema: “Innovazione sociale nell’epoca della resilienza”. Il focus di questo percorso sarà dunque la possibilità di migliorare la società in un momento in cui siamo sempre più indotti ad “adattarci, tollerare, assorbire, far fronte e adeguarci rispetto al cambiamento e a minacce di vario tipo”, definizione che Neil Adger fornì in un suo famoso articolo del concetto di resilienza.
Non è un caso, dunque, che la Summer School sarà ospitata nelle Marche, Regione messa alla prova in questi ultimi mesi dal terremoto, che si presenta ora come un importante laboratorio di rinascita, innovazione e, appunto, di resilienza. Qui si potrà toccare con mano e sperimentare i benefici che interventi sociali strutturati potranno apportare al territorio e alla collettività.
Il corso sarà ospitato dalla Bottega del Terzo Settore – realtà finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno -, un progetto di contaminazione tra terzo settore e comunità, nato per costruire un modello di welfare in grado di rispondere ai bisogni sociali del territorio ascolano. La loro testimonianza sarà tra i momenti rilevanti del corso che si presenta come un’occasione concreta per offrire agli studenti un’esperienza di co-living e co-working, che consentirà di applicare pratiche di innovazione sociale e di progettazione per lo sviluppo di comunità sempre più resilienti.
Nel corso della Summer School gli studenti potranno progettare, sperimentare e rendere sostenibili risposte innovative ai bisogni sociali delle comunità, attraverso case studies, project work, testimonianze di altre importanti realtà come AMA Aquilone di San Benedetto del Tronto, specializzata in servizi socio-sanitari e sociali e Gruppo GOEL, noto per il suo impegno nel cambiamento socio-economico della Locride e della Calabria. Le metodologie utilizzate saranno la Teoria del Cambiamento, il Social Business Model Canvass ed il Fundraising Model Canvass: tre approcci alla progettazione e realizzazione di progetti di innovazione che mettono al centro i bisogni delle comunità, che individuano nel cambiamento generato dagli interventi sociali l’obiettivo delle progettualità, e che definiscono strategie di gestione e di sostenibilità multistakeholder.
La struttura della Summer School vedrà quindi alternarsi momenti di lezione, workshop e testimonianze, perfettamente in linea con lo spirito del master che propone un apprendimento sul campo, favorito dall’interazione e dal confronto. Di certo, sarà un’esperienza significativa dal punto di vista professionale, ma anche personale e umano, durante la quale non solo si apprenderanno importanti metodi e strumenti, ma si potrà fare rete e ampliare i propri orizzonti, toccando con mano le possibilità offerte da questo settore.
Lunedì 22 maggio si terrà il webinar di presentazione della Summer School con il Professore dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata Luigi Corvo, il Direttore di Human Foundation Federico Mento e la Dottoressa Elena Zanella esperta in fundraising. La scadenza per iscriversi alla Summer School è il 30 giugno.
Riferimenti