Lo scorso 5 novembre è stata presentata attraverso un evento online la piattaforma welfareXcremona. Si tratta di un progetto promosso dal Consorzio Sol.co insieme a CGM e CGMoving, in sinergia con il Comune di Cremona, allo scopo di presentare e proporre i servizi di welfare realizzati delle cooperative sociali del territorio.
Grazie alla piattaforma i residenti del comune lombardo possono infatti trovare risposte alle esigenze che riguardano per esempio la sanità territoriale, la didattica a distanza, l’assistenza domiciliare e i pasti a domicilio, il facchinaggio e le sanificazioni, la mediazione familiare e il segretariato sociale. Sono quindi disponibili – rimodulati in base alle esigenze dettate dalla pandemia – i servizi alla persona, quelli educativi, quelli legati al tempo libero e anche le informazioni sulle agevolazioni e i buoni sociali.
L’iniziativa è stata ideata attraverso l’utilizzo del portale WelfareX, strumento digitale che si propone di aggregare l’offerta di servizi di welfare sviluppata su uno specifico territorio e che negli ultimi mesi è stata adottata in alcune città come risposta alle sfide dettate dal Covid-19; tra questi territori ci sono: Biella, Matera, Sondrio, Rho, Napoli, Salerno, Forlì, Padova, Milano, Torino, Bari, Chieti e Trapani.
Allo scopo di comprendere in maniera più approfondita gli obiettivi e il funzionamento del progetto di Cremona abbiamo intervistato Giusi Biaggi, welfare manager del Consorzio Sol.co Cremona.
Gentile Dott.ssa Biaggi, come nasce l’idea di welfareXcremona? Come mai avete scelto di innovare l’offerta di servizi alla persona adottando una piattaforma digitale e come mai lo avete fatto proprio in questo periodo difficile?
Da tempo il Consorzio Sol.co Cremona stava cercando nuove strategie per incontrare le domande dei cittadini. La riflessione è partita durante la crisi economica e finanziaria del 2008: molte persone, molte famiglie, che non avevano mai avuto bisogno di sostegno, si sono trovate improvvisamente in povertà. È stato un momento drammatico, ma che ha consentito a tutti noi di comprendere la nostra vulnerabilità. Una congiuntura economica sfavorevole, una malattia in famiglia, la perdita del lavoro possono farci scivolare “dall’altra parte”, dalla parte di chi ha bisogno. E la pandemia non ha fatto altro che rendere ancora più evidente questa nostra vulnerabilità.
La molla che quindi ha portato il Consorzio e le cooperative a un cambio di passo è stata proprio la consapevolezza di doversi rapportare con domande sempre più complesse, frammentate e variegate, portate da singoli cittadini o nuclei; domande non necessariamente mediate da un servizio pubblico inviante.
La ricerca di nuove strade ci ha visti inoltre da subito interessati al tema del welfare aziendale. E nell’ultimo anno l’accelerata è stata data dalla piattaforma integrata WelfareX di CGMoving, che a Cremona ha preso il nome di welfareXcremona. La piattaforma consente di arrivare a molti cittadini, più di quanti ne incontriamo quotidianamente. E per ciascun cittadino, sia esso un lavoratore beneficiario di un piano di welfare, una persona in carico ai servizi o “semplicemente” qualcuno che cerca di un servizio di qualità a domanda pagante, vi è la possibilità di accedere alla piattaforma e fruire dei servizi, secondo il proprio profilo.
In che modo l’Amministrazione pubblica locale è coinvolta nel progetto? I residenti del territorio possono richiedere, a prezzi ridotti, i servizi delle cooperative convenzionate con il Comune?
Il Comune di Cremona sta condividendo con noi la necessità di innovare i servizi anche grazie al digitale. Da un paio d’anni collaboriamo per la costruzione di un gestionale capace di accompagnare e coordinare le azioni di sostegno a persone in povertà. Durante la prima fase della pandemia, Cremona è stata colpita duramente e sono emersi bisogni urgenti cui dare risposta. Bisogni che hanno toccato ampie fasce di popolazione. Si è pertanto deciso di investire insieme su una piattaforma integrata che gradualmente sarà in grado di gestire anche l’erogazione dei servizi comunali affidati, tramite coprogettazione, accreditamento o appalto, alle cooperative sociali.
Quali sono le prestazioni attualmente attive e che possono essere richieste attraverso la piattaforma welfareXcremona?
Su welfareXcremona si trovano servizi per le persone di tutte le età: dal doposcuola alla assistenza domiciliare integrata, dal pasto a domicilio alla visita geriatrica. In questa fase di lancio siamo in grado di gestire i servizi a domanda pagante. Presto saranno integrati sia gli interventi di welfare aziendale sia i servizi comunali. Considerato il periodo che stiamo vivendo, oggi in piattaforma si trovano molti servizi “a domicilio”.
Per il prossimo futuro si prevede di integrare queste prestazioni rivolte ai residenti del territorio anche possibili azioni di welfare aziendale? In che modo?
Attraverso i nostri Welfare Manager riusciamo a costruire un piano su misura per ciascuna realtà aziendale. Piano che parte dall’ascolto dei lavoratori e dalla condivisione con la direzione aziendale delle finalità delle misure messe in campo. La nostra piattaforma è costantemente aggiornata ed aggiornabile, con servizi e fornitori con requisiti di qualità rispondenti alla prassi UNI 58/2019.
Inoltre, l’adozione della piattaforma WelfareX da parte di diversi territori d’Italia consente ai lavoratori titolari di un “borsellino” welfare di acquistare servizi alla persona anche per familiari che sono lontani. Un bel vantaggio per le imprese che decidono di gestire attraverso di noi il welfare per i dipendenti.
Qual è e quale sarà il ruolo dei Welfare Manager all’interno di questo progetto? In che modo aiuteranno, da un lato, i cittadini e, dall’altro, le cooperative del territorio?
Il ruolo del Welfare Manager è fondamentale perché garantisce competenza, professionalità e umanità. Si muove sul territorio, garantendo ascolto e vicinanza; sa cogliere il bisogno ed orientare verso le risposte; è figura di mediazione perché supporta anche l’offerta nella qualificazione delle proposte; si mette a fianco delle imprese e dei lavoratori per costruire risposte ai bisogni in grado di migliorare la qualità della propria vita e quella dei familiari.