La povertà educativa si manifesta attraverso l’abbandono della scuola (come dimostra l’indagine controfattuale sugli elementi predittivi della povertà educativa), i bassi livelli di competenze in scienze matematica e italiano (fino al punto che proprio di recente 600 docenti universitari hanno denunciato che gli studenti universitari non sanno più scrivere) e il crescente disagio giovanile (ripreso da molti punti di vista durante la giornata internazionale del contrasto al cyberbullismo). Per contrastarla è necessaria un’azione strutturata e nazionale, che necessariamente parta dalla scuola.
La neo ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha portato in consiglio dei Ministri un primo pacchetto di bandi per un totale di 830 milioni, per lo più costituiti da risorse europee per interventi pluriennali in diversi ambiti (tra i quali anche l’educazione all’impreditorialità, di cui vi avevamo parlato qui), per promuovere le competenze delle studentesse e degli studenti, alla luce degli obiettivi di sviluppo sostenibile, fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
Per la prima volta si tratta di un intervento nazionale, non solo rivolto alle Regioni, che si ispira a obiettivi internazionali, come più volte raccomandato dall’ASviS (l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile). Poi si tratta di una azione che agisce su tutti gli aspetti multidimensionali della povertà educativa: dispersione scolastica, integrazione socio culturale, cittadinanza globale e digitale, competenze di base e competenze specialistiche.
Una vera svolta anche perché nei giorni scorsi le Fondazioni bancarie hanno annunciato il rifinanziamento del Fondo Nazionale per contrastare la povertà educativa che interessa circa 1 milione di bambini e adolescenti. Si tratta di altri 120 mln che si aggiungono ad altrettante risorse stanziate lo scorso anno per finanziare i primi due bandi 0-6 anni e 11-17 anni, di cui l’ultimo scaduto l’8 febbraio, con ben 1200 progetti presentati da Scuole e Terzo Settore. Nel comitato di indirizzo strategico del Fondo Nazionale siedono governo, Fondazioni bancarie e Forum del terzo settore. La gestione operativa è affidata alla impresa sociale Con i Bambini, interamente partecipata dalla Fondazione Con Il Sud.
La scuola riparte in alleanza con il terzo settore
Marco Chiesara, Huffington Post, 13 febbraio 2017