Sabato 18 gennaio è stato presentato, presso il Teatro Toselli di Cuneo, il Bilancio di mandato 2016-2020 della Fondazione CRC. Il documento dà conto dell’attività di investimenti e gestione del patrimonio e si concentra, in particolare, sull’attività erogativa e progettuale della Fondazione negli ultimi quattro anni.
I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali di Francesco Profumo, Presidente di Acri, Giovanni Quaglia, Presidente dell’Associazione Piemontese delle Fondazioni, Federico Borgna, Sindaco di Cuneo e Presidente della Provincia di Cuneo, e Ferruccio Dardanello, Presidente della Camera di Commercio. La parte centrale della mattinata si è concentrata sulla presentazione del Bilancio di mandato, a cura del presidente di Fondazione CRC Giandomenico Genta e del direttore generale Andrea Silvestri. L’evento, moderato dalla giornalista e conduttrice Licia Colò, si è concluso con le riflessioni di alcuni testimoni significativi in merito a temi centrali per lo sviluppo dei territori e per l’azione futura della Fondazione CRC: i giovani, la cultura, l’economica circolare, lo sport e l’innovazione sociale.
Il valore del metodo (oltre che dei numeri)
Il presidente Genta ha sottolineato il “dialogo continuo e costruttivo” sviluppato, nel corso degli anni, con l’intera comunità provinciale. La presentazione del Bilancio ha rappresentato anche l’occasione per condividere gli esiti della gestione del patrimonio, con un occhio al prossimo ciclo di programmazione e al rinnovo del Consiglio di Amministrazione e del Consiglio Generale della Fondazione CRC (previsto per aprile prossimo): “Sono particolarmente contento di poter oggi annunciare che il bilancio 2019, chiuso a fine dicembre e che verrà approvato ad aprile, prevede il risultato migliore degli ultimi 11 anni: un’eredità preziosa che lasciamo a chi guiderà la Fondazione nel prossimo quadriennio”.
Il direttore generale Silvestri si è concentrato maggiormente sull’attività erogativa e progettuale della Fondazione CRC in questi anni. La sua presentazione ha innanzitutto dato conto dei risultati raggiunti in termini di risorse erogate e progetti realizzati: 93,4 milioni di euro erogati a favore del territorio, di cui il 14% investiti in progetti pluriennali, il 28% attribuiti attraverso sessioni erogative liberali, il 29% erogati attraverso bandi e il 29% investiti in progetti della Fondazione. A queste risorse si aggiungono quelle destinate a sostenere iniziative nazionali di carattere sociale – impresa sociale Con i bambini (per il contrasto della povertà educativa minorile), Fondazione Con il sud, Acri, sostegno ai Centri Servizi per il Volontariato – per un totale di quasi 100 milioni. Nel corso di questi quattro anni sono stati sostenuti 1.650 soggetti locali, con una media di 35 progetti e 19 bandi promossi ogni anno.
Il direttore Silvestri ha presentato poi i sette filoni d’intervento che costituiscono la parte centrale del Bilancio di mandato: generare innovazione e sviluppo, promuovere una cultura per tutti, coltivare talenti, incrementare il benessere della comunità, sostenere le piccole realtà, aprire nuovi spazi e sviluppare strategie per il futuro. Per i primi sei filoni Silvestri ha illustrato progetti esemplificativi dell’azione di Fondazione CRC. Sull’ultimo tema si sono invece concentrate alcune riflessioni di carattere più generale: alle Fondazioni è richiesto di promuovere cambiamenti che siano diffusi e sostenibili e, per questo, devono sempre più assumere il compito di mobilitare energie, risorse e competenze attraverso la realizzazione di collaborazioni in rete e la condivisione di conoscenze e stimoli; un tema a cui abbiamo dedicato un capitolo nel Quarto Rapporto sul secondo welfare in Italia 2019. In quest’ottica è stata evidenziata l’importanza che la Fondazione attribuisce alla realizzazione di progetti basati su ricerche approfondite: nel corso di questi anni CRC ha sostenuto iniziative di analisi e ricerca collegate ai propri progetti con 870.000 euro. Più di 1.500 persone sono state coinvolte in 19 ricerche – tra cui quelle realizzate dal nostro Laboratorio nel campo della disabilità intellettiva e del welfare aziendale –, 20 focus group, 16 incontri di presentazione, nove tavoli di confronto e progettazione congiunta, tre laboratori di innovazione – tra cui la serie di incontri Wa.Lab., realizzati da Percorsi di secondo welfare per aiutare i soggetti locali a confrontarsi sulle sfide e le opportunità presentate dal welfare aziendale a livello provinciale.
Giovani, cultura e innovazione sociale: vecchie e nuove sfide
La mattinata si è conclusa con gli interventi di relatori che si sono concentrati su alcune delle più significative sfide che attendono le nostre comunità: Carolyn Christov-Bakargiev, direttrice del Castello di Rivoli-Museo di Arte Contemporanea, ha sottolineato come la cultura possa rappresentare una risorsa per la valorizzazione del territorio e per la crescita civile; Fabrizio Ferrando, manager commerciale della Cartiera Pirinoli di Roccavione, ha raccontato la vicenda dell’azienda che dal fallimento ha saputo diventare un esempio riconosciuto di economia circolare; Andrea Lucchetta, ex campione di pallavolo, ha approfondito il valore dello sport per la crescita dei cittadini di domani e per l’inclusione delle persone con disabilità. È intervenuto anche Carlo Borgomeo, presidente di Con i Bambini, impresa sociale istituita per dare attuazione al Fondo Nazionale per la lotta alla povertà educativa minorile; il presidente Borgomeo, proprio a partire da questo esempio di contrasto alla povertà educativa sostenuto dalle Fondazioni di origine bancaria italiane, ha sottolineato come solo investendo sui bambini e sui giovani il Paese si assicurerà un futuro migliore. Laura Orestano, CEO di Socialfare, ha concluso la mattinata approfondendo la centralità dell’innovazione sociale per la coesione e la crescita sostenibile delle nostre comunità.
Riferimenti
Il Bilancio di mandato 2016-2020 di Fondazione CRC
Le slide di presentazione utilizzate dal direttore generale Andrea Silvestri