La crisi determinata dalla pandemia ha colpito duramente le donne. Lo testimoniano, ad esempio, i dati sull’occupazione femminile diffusi dall’Istat all’inizio di febbraio (che abbiamo commentato qui), così come l’aumento della violenza contro le donne a partire dal lockdown della primavera scorsa. È proprio a partire da queste considerazioni che ActionAid (AA) – organizzazione internazionale che promuove diritti, partecipazione e inclusione – ha elaborato un documento di indirizzo volto alla misurazione dei suoi interventi dal punto di vista dell’empowerment femminile, come hanno raccontato le due referenti del Monitoraggio e Valutazione dei progetti di AA in Italia ed Europa in un recente articolo su Vita.
L’empowerment delle donne
Il documento di indirizzo dedica un corposo approfondimento alla ricostruzione del framework teorico del concetto di empowerment, esplorandolo da una prospettiva filosofica, sociologica, psicologica e femminista. A conclusione di questi approfondimenti è infine descritta una prospettiva normativa, con particolare riferimento alla definizione del concetto di empowerment in relazione alla violenza e alla parità di genere ai diversi livelli istituzionali: da quello internazionale (con un accenno all’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030) a quello regionale.
Sintetizzando i diversi contributi è dunque proposta una definizione articolata di empowerment: “un processo multidimensionale progressivo in cui la donna o un gruppo di donne acquisisce potere ed è in grado di compiere scelte significative per sé e per altri/e in ambito personale, sociale, politico ed economico. A livello trasformativo, questo si traduce in un cambiamento delle relazioni di potere tra i generi sia nelle relazioni interpersonali che a livello di collettività” (p. 11).
La misurazione dell’empowerment
Accanto alla prospettiva teorica il documento fa una ricognizione di numerosi indicatori e strategie di misurazione dell’impatto degli interventi in relazione all’empowerment femminile. Le autrici proseguono costruendo passo per passo un percorso logico al fine di collegare la definizione di empowerment agli strumenti per misurarlo. Il processo di misurazione dovrà quindi considerare la dimensione individuale e quella collettiva, incidendo sui diversi contesti di vita delle persone: dominio personale, sociale, economico e politico.
Il documento prosegue descrivendo le varie tappe del percorso di empowerment, le principali dimensioni e i principali indicatori che possono descrivere l’empowerment individuale e collettivo. La sezione è completata da un approfondimento sulle dimensioni dell’empowerment nello specifico contesto della fuoriuscita dalla violenza (con accenni a questioni come la salute, il benessere e l’indipendenza economica). Sono infine descritti interventi e progetti pilota che ActionAid conduce in Italia e in Europa che hanno ricadute significative sull’empowerment, con un approfondimento sul monitoraggio dei fondi antiviolenza nel nostro Paese (un tema che avevamo approfondimento qui).
Il framework teorico e pratico presentato non rappresenta che un primo passo del percorso, e sarà integrato alla luce dell’evoluzione dell’intervento di AA su questo tema. Come sottolineano le autrici non si tratta però semplicemente di un documento a uso interno: l’elaborato ha anche una funzione “politica” e intende affermare pubblicamente che lo sviluppo delle donne rappresenta una priorità fondamentale per AA.
Riferimenti
ActionAid, L’empowerment delle donne – Documento di indirizzo