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Otto settimane non bastano certo a produrre risultati concreti, è però lecito chiedersi a che punto siamo e che cosa possiamo aspettarci da questa ambiziosa iniziativa. Per evitare il fallimento, il governo deve attivarsi subito almeno su due fronti: il rispetto di criteri minimi di trasparenza ed efficacia e il collegamento col mondo delle imprese. L'opinione di Maurizio Ferrera.
Continuano i nostri approfondimenti sull’implementazione della GG. Vi presentiamo il caso della Sardegna che, con una situazione occupazionale giovanile abbastanza seria, è stata la prima regione tra quelle del Sud, ad aver siglato con il Ministero la convenzione richiesta per attivare nel proprio ambito la Garanzia Giovani.
Il Rapporto Istat 2014 ci dà importanti indicazioni non solo per le scelte economiche ma anche per quelle sociali: se la fase recessiva ha focalizzato l’attenzione generale sulle emergenze economiche del Paese, una lettura prospettica in chiave demografica mette in luce come le emergenze sociali non siano da meno e richiedano interventi che non possono essere più rimandati.
I diritti sanciti dall’ordinamento europeo e gli strumenti atti a favorire la mobilità delle persone offrono opportunità crescenti per i cittadini Italiani. Politiche in grado di generare effetti positivi, come quello di mitigare l’impatto della crisi economica, ma non esenti da rischi, che ripropongono il dilemma della scelta tra chiusure nazionaliste e una più profonda integrazione.
La Garanzia Giovani è finalmente partita, almeno a livello ufficiale. Tuttavia, il grosso della sua attuazione effettiva dipendente innanzitutto dalle amministrazioni regionali e dai servizi al lavoro che verranno accreditati a livello locale. Nell'ambito del nostro Focus tematico, avviamo un'esplorazione preliminare delle prime fasi di implementazione a livello regionale.
L’implementazione della Garanzia Giovani attribuisce un ruolo centrale alle Regioni. Per questo motivo, il Focus YEI-GARANZIA GIOVANI ha avviato un’esplorazione preliminare delle iniziative avviate a livello regionale. Cominciamo dal Piemonte che, regione con il tasso di disoccupazione più alto nel Nord-Italia, è stata la prima a partire con il proprio piano.
Povertà tra i minori ed esclusione sociale sono da tempo al centro delle politiche della UE. A un anno dalla raccomandazione “Investing in children: breaking the cycle of disadvantage” lo European Network of Independent Experts on Social Inclusion ha pubblicato il rapporto annuale che offre una sintesi della situazione dei 28 Stati membri.
In occasione dell’entrata in vigore anche in Italia della Garanzia Giovani Percorsi di secondo welfare lancia uno speciale focus che intende porsi come finestra di osservazione e di riflessione sulle iniziative ad essa connesse. Il principale obiettivo è monitorare lo sviluppo del programma nazionale e le sue molteplici declinazioni regionali e locali, senza perdere di vista le esperienze estere.
La Garanzia Giovani è solo l'ultima di una lunga serie di azioni promosse a livello europeo. Lo sviluppo delle politiche comunitarie orientate all'inserimento dei giovani nel mercato del lavoro non è infatti una novità di questi ultimi anni, né una semplice risposta alla crisi economica scoppiata nel 2008. E' però la prima misura indirizzata espressamente al problema della disoccupazione giovanile
Dall’11 al 13 aprile in più di 135 Paesi di tutto il mondo, si celebrerà il Global Youth Service Day, per valorizzare il contributo che giovani e bambini danno ogni giorno alle loro comunità e alla costruzione di un mondo migliore. Ecco come istituzioni, scuole, associazioni e i singoli ragazzi e bambini possono parteciparvi.
l libro "Giovani a Perugia. Vissuti urbani e forme del tempo", a cura di Ambrogio Santambrogio, è il risultato di una ricerca svolta a Perugia nel corso dell’anno 2013 che mira a comprendere il rapporto dei giovani perugini con il contesto urbano. La ricerca commissionata dal Comune di Perugia, pur prendendo in considerazione una base territoriale limitata, affronta in modo trasversale una serie di problematiche che riguardano la condizione giovanile al di là di ogni peculiarità localistica. Vi presentiamo i principali risultati.
Lo scorso 5 marzo la Commissione Europea ha pubblicato la comunicazione “Taking stock of the Europe 2020 strategy” per fare il punto sullo sviluppo delle azioni che fanno parte del piano strategico a distanza di quattro anni dal suo avvio. Vi raccontiamo a che punto è l'UE e quanto sono lontani gli obiettivi stabiliti.
Creare occupazione per i giovani è uno dei “grandi obiettivi” di questo periodo, e guardare cosa stanno facendo gli altri Paesi può offrire spunti interessanti. In Francia, ad esempio, da due anni sono attivi gli “Emplois Francs” un interessante progetto per creare occupazione per i giovani residenti nelle zone economicamente e socialmente più emarginate.
Per la stesura del primo bando di finanziamento del 2014 la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza ha affiancato ai propri organi competenti un gruppo di 18 studenti delle scuole superiori di Monza, che hanno attivamente contribuito alla definizione del focus del bando e parteciperanno alla selezione dei progetti.
La Compagnia di San Paolo, nel corso di un convegno organizzato presso il Teatro Regio di Torino, ha presentato le proprie linee programmatiche per il 2014 e indicato alcuni risultati raggiunti nel corso delle attività del 2013. Per rimettere in moto i processi di sviluppo del proprio territorio la Compagnia porrà crescente attenzione all’implementazione di politiche di welfare innovative
Se in Italia il dibattito sull’utilizzo dei fondi FSE per la Youth Guarantee è più che mai acceso, anche il resto dell’Europa si muove per implementare misure adeguate a sostenere i giovani under25 senza lavoto. Al 15 gennaio 2014, 17 dei 28 Stati Membri hanno presentato alle istituzioni UE il proprio piano attuativo: ve ne raccontiamo alcuni.
Una garanzia per i giovani al di sopra dei 25 anni. E' questa la richiesta promossa dal gruppo Giovani Italiani Bruxelles e sostenuta da alcuni Eurodeputati italiani. L’obiettivo dell’appello è quello di influenzare l'applicazione della Youth Guarantee al contesto italiano prevedendo per l’Italia una estensione della garanzia giovani fino ai 29 anni d'età
E’ stata presentata a Torino l’Indagine sul Risparmio e sulle scelte finanziarie degli italiani 2013, un progetto annuale del Centro Einaudi e di Intesa Sanpaolo che grazie alle sue serie storiche consente di comparare le scelte di risparmio dei cittadini dal 1983 a oggi. Quest'anno le donne sono al centro dell'indagine.
A Milano una tre giorni per creare un dialogo tra i giovani che vivono, studiano e lavorano a Milano, le istituzioni e le realtà del territorio. L'evento ha rappresentato l'avvio di un percorso che punta a creare politiche innovative che siano partecipate e in grado di cogliere i cambiamenti della società, superando la retorica.
Giovani contro anziani, un problema molto italiano – ma non solo – su cui è stato detto e scritto di tutto, fatto molto poco. Ma aldilà dei luoghi comuni e delle polemiche che spesso accompagnano il dibattito, quali sono queste diseguaglianze? E’ importante capirlo, perché ritrovare l’equilibrio e la coesione tra generazioni è una delle vie dirette per creare delle società solide e sostenibili, oltre che un aiuto per recuperare risorse e superare la fase nera della crisi economica.