L’organizzazione lombarda dell’Alleanza contro la povertà ha diffuso un comunicato stampa in cui critica aspramente le linee guida approvate dalla Regione Lombardia (delibera di Giunta n. 662/2018) e volte a recepire le previsioni del Piano nazionale per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà.
Come sottolinea il comunicato, nella fase di predisposizione delle linee guida sono stati realizzati alcuni momenti di approfondimento presso l’Assessorato, con obiettivo di giungere a una posizione condivisa fra la Regione e l’Alleanza contro la povertà. Il confronto tuttavia non ha portato al risultato auspicato poiché la Regione non ha tenuto conto delle richieste avanzate dalle associazioni che compongono l’Alleanza.
Secondo l’Alleanza, cinque sono in particolare i punti critici che caratterizzano le linee guida predisposte da Regione Lombardia:
- contrariamente a quanto richiesto dall’Alleanza contro la Povertà in Lombardia, non sono previste risorse regionali volte a integrare il finanziamento nazionale;
- la ripartizione delle risorse per ciascun ambito territoriale non tiene conto della presenza dei senza dimora ma considera esclusivamente il numero di abitanti;
- le linee guida non prevedono il rafforzamento dei servizi sociali e degli specifici interventi di sistema necessari (segretariato sociale, servizio sociale professionale, tirocini finalizzati all’inclusione sociale, sostegno socio educativo, assistenza domiciliare, sostegno alla genitorialità, servizio di mediazione culturale, servizio di pronto intervento sociale);
- non sono definite modalità operative utili alla costituzione delle equipe multidisciplinari e in questo modo si perde l’opportunità di favorire il coinvolgimento del terzo settore;
- non è previsto un adeguato ruolo di coordinamento e indirizzo regionale volto a favorire l’integrazione tra gli interventi sociali, per inserimento lavorativo, e la formazione. La materia è infatti interamente rinviata al livello territoriale.
Secondo l’Alleanza lombarda, nel loro insieme le linee guida riflettono un orientamento che non permette di affrontare la complessità del fenomeno della povertà e per questo, nell’ambito dei lavori della cabina di regia che dovrà essere attivata, si impegna affinché le debolezze segnalate siano superate.