Opinioni

Contrariamente ai Paesi germanici e scandinavi, l'Italia non ha una consolidata tradizione formativa e il nostro sistema educativo è debolissimo per quel che riguarda i percorsi misti scuola-azienda. Quali misure occorreranno per avvicinarci al modello tedesco? Il punto di vista di Maurizio Ferrera.
In uno dei momenti più neri per l’economia e il mondo del lavoro italiani occorre trovare soluzioni che possano permetterci di uscire dal tunnel della crisi il più rapidamente possibile. Anzitutto risolvendo il problema del lavoro, investendo sui giovani e modellando un sistema occupazionale che li valorizzi realmente. Sicuri che sia questa la strada privilegiata per provare a uscire dalla crisi, abbiamo scelto di dedicare alcuni approfondimenti al tema della disoccupazione giovanile nel tentativo di individuare gli elementi essenziali da cui si può ripartire.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano intervistato da Clemente Mimun, direttore del Tg5, ha espresso tutta la sua preoccupazione per il sistema occupazionale italiano. Napolitano ha sottolineato l'assoluta necessità di tornare a investire sui giovani, garantendo loro le possibilità di accedere al mondo del lavoro. Maurizio Ferrera, a partire dalla parole del Presidente, ha analizzato le prospettive lavorative dei giovani italiani, proponendo alcune soluzioni per uscire da questa situazione drammatica.
Un programma per la crescita che possa sostenere giovani e donne, le categorie che finora hanno avuto meno diritti e prospettive di avanzamento sociale. E' questo l'obiettivo del governo Letta, che sta mettendo a punto importanti misure che possano favorirne il raggiungimento in tempi brevi. Su questa strada, tuttavia, non mancheranno numerosi ostacoli.
E’ urgente l’approvazione della riforma dell’Indicatore della situazione economica del nucleo familiare (Isee), che consentirebbe allo Stato di risparmiare almeno 10 miliardi di euro l’anno combattendo sprechi ed evasione e potendo così finanziare un nuovo welfare più equo ed efficace. Di Maurizio Ferrera.
Possiamo fare un bilancio dell'anno appena concluso? Cosa ha fatto e cosa invece potrà fare nel 2013 il sindacato per i giovani italiani? Ci ha risposto Daniel Zanda, Segretario Generale della FeLSA – Federazione Lavoratori Somministrati Autonomi ed Atipici CISL Lombardia.
In gran parte d’Europa sui temi del welfare va formandosi un nuovo consenso “post-neoliberista”, nel quale si intrecciano, in versione aggiornata, elementi classici delle tradizioni liberal-democratica, social-democratica e in parte cristiamo-popolare. Maurizio Ferrera ha identificato questa emergente sintesi ideologica col termine neowelfarismo liberale.