E’ stato sottoscritto il 9 gennaio da Cgil, Cisl e Uil insieme alle principali associazioni datoriali dell’industria, dell’artigianato, del commercio e dei servizi (Assolombarda, Confapi, Unione del Commercio, Unione Artigiani, Cna, Apa-Confartigianato, Casartigiani) l’accordo che istituisce il Fondo di garanzia per lavoratori in difficoltà.
L’obiettivo è di tutelare il reddito delle persone che vengono collocate in cassa integrazione accorciando i tempi necessari per l’erogazione delle indennità. La complessità della documentazione richiesta e i tempi burocratici previsti per l’attivazione della cassa integrazione, infatti, richiedono un’attesa media di due mesi, che a volte si prolunga fino a cinque/sei (ed è su questi ultimi casi, soprattutto che si intende intervenire attraverso il Fondo). Un tempo spesso troppo lungo per chi perde il lavoro e ha bisogno di un aiuto economico immediato.
Questo progetto, invece, permetterà di erogare anticipatamente, in un tempo massimo di 30-60 giorni, le indennità di cassa integrazione – straordinaria e in deroga – tramite prestiti bancari che verranno garantiti attraverso il Fondo. A disporre del Fondo di garanzia sarà la Fondazione Welfare Ambrosiano (istituto di cui fanno parte, oltre ai sindacati confederali, anche Comune di Milano, Provincia di Milano, Camera di Commercio Industria e Artigianato di Milano e Camera del Lavoro Metropolitana di Milano) che si rifarà, poi, sull’Inps. Anche la gestione dell’intesa sul piano pratico sarà a carico della Fondazione. Ora si attendono le risposte degli altri soggetti coinvolti, tra cui l’ABI (Associazione bancaria italiana), che ha già dimostrato un suo interesse ma che ancora non ha sottoscritto nessun accordo ufficiale. L’obiettivo è, comunque, di rendere il Fondo effettivo per la fine di marzo 2013.
Il fondo sarà usufruibile da tutti i lavoratori che hanno accesso alla cassa integrazione straordinaria e in deroga, compresi, quindi, quelli impiegati nelle piccole e medie imprese – i cui tempi di attesa sono spesso più lunghi – e nei settori dell’artigianato e del commercio. Restano invece esclusi precari e co.co.pro. Si stima che ne beneficeranno in totale almeno 5.000 persone, ovvero il 10% dei lavoratori che hanno usufruito degli ammortizzatori sociali nel 2012 tra Milano e provincia (50.000 lavoratori).
"Sarà l’avvio di una nuova forma di welfare, in cui partecipano diversi enti del pubblico e del privato", ha commentato il segretario generale della Cisl Milano Danilo Galvagni. “Con il progetto viene confermato il valore dell’esperimento della Fondazione che vede una costruttiva collaborazione tra soggetti differenti, sindacati confederali territoriali Cgil, Cisl e Uil, Camera di Commercio, Provincia e Comune di Milano nell’immaginare risposte concrete di contrasto alla crisi" – ha concluso l’assessore Tajani. A questo proposito si sottolinea che l’iniziativa si aggiunge a quella sul microcredito, programma avviato nell’ottobre 2011, grazie al quale sono già stati erogati oltre un milione e mezzo di finanziamenti a lavoratori in temporaneo stato di bisogno, a piccole imprese e start up (per ulteriori approfondimenti).
Riferimenti
Lombardia, un fondo di garanzia per i lavoratori in difficoltà, 9 gennaio 2013
Crisi, Tajani: bene accordo anticipazioni sociali per i lavoratori in CIG, La Repubblica, 9 gennaio 2013
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