Il 29 ottobre scorso Regione Lombardia ha pubblicato una delibera che stanzia risorse a sostegno di iniziative di welfare aziendale e interaziendale e per l’estensione della dote conciliazione servizi alla persona sull’intero territorio regionale. Risorse che saranno messe a bando nelle prossime settimane.
Si tratta di una delibera che la Giunta ha approvato il 25 ottobre, lo stesso giorno in cui la Lombardia, insieme alle altre Regioni, ha sancito in Conferenza Unificata l’Intesa Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per il 2012, per dare continuità e sviluppo alle misure, già avviate con la precedente intesa del 2010, volte a promuovere misure di conciliazione famiglia–lavoro. L’intesa, proposta dal Dipartimento per le Pari Opportunità, prevede che ogni Regione/Pubblica amministrazione proponga, in accordo con gli Enti Locali, un programma di azioni (finanziato con 15 milioni di euro ripartiti tra le regioni in virtù della loro realtà produttiva) teso a favorire l’occupazione femminile, ridurre le dimissioni per incompatibilità fra esigenze del lavoro e compiti di cura, facilitare l’accesso ai servizi di welfare territoriale, sostenere le imprese che intendono sviluppare modelli di welfare aziendale e di organizzazione del lavoro family friendly. Il documento muove dalle recenti indagini ISTAT sul fenomeno, individuando priorità, misure e azioni da incentivare, modalità di realizzazione dei progetti e ripartizione del fondo destinato alla conciliazione vita-lavoro su base regionale.
Con l’obiettivo di favorire le pari opportunità e accrescere la produttività delle imprese attraverso la partecipazione di donne e uomini al mercato del lavoro senza sacrificare l’equilibrio della vita familiare, la Conferenza unificata ha individuato tra le priorità per la conciliazione vita-lavoro: il miglioramento dei servizi di cura e di altri servizi alla persona; il sostegno a tipologie contrattuali “amiche della famiglia”; il supporto a misure di welfare aziendale; la promozione dello strumento dei congedi parentali tra i padri per favorire una più equilibrata ripartizione dei carichi familiari. L’intesa prevede inoltre che i programmi attuativi siano presentati in tempi contenuti e messi immediatamente in cantiere. Dovrà inoltre essere costituito un gruppo presso il Dipartimento delle Pari Opportunità con funzioni di sorveglianza e monitoraggio, composto da due rappresentanti dello stesso dipartimento per le Pari Opportunità, due del dipartimento per la Famiglia, due rappresentanti delle Regioni, uno dell’ANCI e uno dell’UPI. L’intesa propone infine l’individuazione in ogni Regione di un referente che coordini le politiche per la conciliazione collegando gli interventi attuati dai diversi assessorati.
Tornando alla delibera della Regione Lombardia, due sono i fronti di attenzione a cui corrispondono altrettante sezioni dell’avviso pubblico, per un ammontare complessivo di dieci milioni di euro:
– le imprese, dove il bando è finalizzato a promuovere iniziative di welfare aziendale ed interaziendale attraverso la presentazione di progetti;
– gli individui, attraverso la dote conciliazione servizi alla persona, misura che ha come obiettivo quello di favorire il mantenimento dell’occupazione, in particolare di quella femminile, dopo la nascita di un figlio, sostenendo la famiglia nei suoi compiti di cura ed agevolando l’accesso ai servizi del welfare.
Si tratta di una delibera coerente con quanto previsto dalla Legge regionale n. 7 del 18 aprile 2012 recante «Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione» e in particolare dall’art. 6 che prevede che la regione, nel rispetto dell’autonomia delle parti sociali in materia di contrattazione collettiva, possa sostenere accordi o intese sul territorio regionale che introducano strumenti innovativi finalizzati, fra l’altro, a realizzare forme organiche e stabili di welfare aziendale. Il bando per il sostegno alle imprese prevede un finanziamento di 5 milioni di euro per promuovere progetti di welfare aziendale e interaziendale finalizzati a favorire il benessere sociale della persona e della famiglia, incentivare l’adozione di piani di flessibilità aziendale per una miglior conciliazione famiglia–lavoro (si pensi ai permessi retribuiti), promuovere la previdenza integrativa (ad esempio attraverso aumenti dei contributi aziendali), favorire il mantenimento dell’occupazione, in particolare quella femminile, dopo la nascita di un figlio, sostenendo la famiglia nei suoi compiti di cura (ad esempio attraverso nidi, servizi di dopo scuola, formazione al rientro dalla maternità).
Potranno richiedere il finanziamento le Micro, Piccole e Medie Imprese (MPMI), le grandi imprese (in aggregazione con le MPMI) e le aziende della grande distribuzione. Indipendentemente dalla loro dimensione le aziende devono aver concluso o avviato un percorso di contrattazione di secondo livello. I progetti – della durata di 12 mesi – si rivolgono a lavoratrici e lavoratori dipendenti ed ai loro familiari, ai lavoratori in somministrazione, ed ai titolari di un contratto di collaborazione coordinata e continuativa, e potranno beneficiare di un contributo pari all’80% della spesa, in relazione al numero dei lavoratori destinatari delle iniziative di welfare, fino ad un massimo di 100.000 euro.
La medesima delibera, in continuità con quanto previsto nella Dgr 381/2010 e visto l’esito positivo della sperimentazione della dote conciliazione all’interno delle sei Reti territoriali di conciliazione di Monza-Brianza, Lecco, Bergamo, Brescia, Cremona e Mantova, individua una linea di azione per l’estensione a tutto il territorio regionale della dote conciliazione servizi alla persona, prevedendo alcuni correttivi rispetto al precedente bando pubblicato a luglio 2011. Le risorse per la dote conciliazione servizi alla persona ammontano complessivamente a 4.888.000 euro e sono assegnate alle Asl (in base alla distribuzione dei nati nei rispettivi territori negli anni 2010, 2011 e primo semestre 2012) affinché possano successivamente provvedere al rimborso agli aventi diritto secondo le modalità indicate dalla delibera.
Potranno beneficiare della dote prioritariamente lavoratrici e lavoratori che rientrano da un congedo effettivo e continuativo di maternità/paternità e parentale della durata minima di un mese, che fanno richiesta di dote entro il terzo anno di vita del figlio e non oltre due mesi dal rientro al lavoro. Devono appunto essere dipendenti di piccole e medie imprese, ma anche di grandi imprese o di imprese della grande distribuzione, che abbiano avviato azioni per l’introduzione di misure di welfare in riferimento alla L.R. 7/2012 diverse dalla facilitazione dell’accesso ai servizi di cura tramite un sostegno economico. La dote conciliazione è costituita da un rimborso delle spese (per un valore massimo di 200 euro mensili per 8 mesi, che corrispondono alla durata massima della dote) sostenute per l’accesso a servizi e unità di offerta aderenti alla filiera conciliazione, nelle seguenti aree di cura: prima infanzia; servizi socio-educativi e assistenziali ai minori di 14 anni; servizi a persone con disabilità o non autosufficienti e a persone affette da documentata grave infermità; servizi di mobilità.
La delibera costituisce un ulteriore tassello, nel contesto di un impegno che Regione Lombardia ha assunto con le politiche di conciliazione sviluppate nella IX legislatura e che ha consolidato con le misure promosse negli ultimi mesi: dalle misure sulle politiche dei tempi, alla responsabilità sociale di impresa, ai fondi stanziati ora a favore delle iniziative di welfare aziendale e per la sperimentazione della dote conciliazione su tutto il territorio regionale. La delibera rappresenta anche un’opportunità per rafforzare la contrattazione aziendale ed estenderla, in un’ottica di rete, attraverso percorsi di interazione che coinvolgano molteplici soggetti sia privati che istituzionali, per rispondere con strumenti innovativi ai bisogni delle persone e delle famiglie.
Riferimenti
Regione Lombardia – Welfare aziendale e Dote Conciliazione. Nuovi impegni 2012 – 2013
Dipartimento per le Pari Opportunità
Intesa "Conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per il 2012"
I nostri approfondimenti dedicati alla conciliazione famiglia-lavoro in Lombardia
Conciliazione famiglia lavoro e innovazione politico-istituzionale
Secondowelfare, 4 maggio 2012
La conciliazione famiglia-lavoro in Lombardia e nel mondo
Secondowelfare, 31 maggio 2012
La rete di conciliazione di Monza e Brianza e la fiera della conciliazione
Secondowelfare, 17 giugno 2012
Welfare territoriale e conciliazione: la rete di Lecco
Secondowelfare, 17 giugno 2012
Le reti territoriali lombarde per la conciliazione e le sfide dell’innovazione sociale
Secondowelfare, 25 ottobre 2012