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In Veneto prende il via il sistema regionale di accreditamento delle forme di welfare collettive

Il progetto, sostenuto da Veneto Welfare e Veneto Lavoro, si propone di favorire lo sviluppo di previdenza complementare, sanità integrativa, fondi bilaterali e welfare aziendale
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A partire dal 30 novembre ha preso formalmente avvio il sistema di accreditamento delle forme di welfare collettive previsto dalla Regione Veneto. L’attività, come vi abbiamo raccontato in questo approfondimento, sarà portata avanti da Veneto Welfare, realtà appartenente all’ente strumentale regionale Veneto Lavoro, allo scopo di favorire la promozione e lo sviluppo di esperienze di secondo welfare.

L’accreditamento è aperto ai fondi pensione negoziali iscritti all’albo nazionale Covip, ai fondi sanitari integrativi bilaterali, alle forme di welfare contrattuale gestite dagli enti bilaterali e dai fondi di solidarietà e ad altre forme collettive di welfare integrativo di tipo aziendale o territoriale. Come afferma la Delibera Regionale che regolamenta il sistema di accreditamento, per poter presentare richiesta di iscrizione all’elenco regionale è necessario possedere un’adeguata struttura sul territorio, sia in termini di servizio offerto siadi utenti, presentare profili di costo contenuti ed efficienza gestionale, e, relativamente ai soli fondi pensione, prevedere una quota di investimenti in Veneto.

"Vogliamo dare un riconoscimento alle forme di welfare collettive che garantiscono presenza sul territorio, ritorno di investimenti nell’economia regionale e servizi di qualità, avviando al contempo il primo sistema di certificazione e monitoraggio del welfare in Italia", ha affermato l’Assessore al lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan.

"Veneto Welfare", continua l’Assessore Donazzan, "nasce con lo specifico compito di dare impulso allo sviluppo della previdenza complementare e più in generale ai sistemi di welfare integrato in regione. L’avvio dell’accreditamento rappresenta una tappa importantissima nel percorso di costruzione di un sistema veneto del welfare che abbiamo intrapreso e ci consente di far sì che la legge regionale non rimanga lettera morta. La vicinanza ad altri territori, dove vi è una tradizione consolidata su questi temi, quali il Trentino, ci ha certamente aiutato in questo cammino, ma ciò che più ci ha spinto è la consapevolezza che nel nostro territorio, oltre al welfare pubblico, coesistono da anni forme di welfare collettivo e aziendale, esperienze pluriennali di previdenza complementare e di assistenza sanitaria integrativa e un privato sociale che supporta con competenza ed efficienza l’integrazione delle fasce più deboli. "Il nostro obiettivo" ha concluso Donazzan, "è quello di mettere a sistema questo enorme patrimonio di conoscenza e avviare processi di incentivazione".

Per maggiori informazioni sulla proposta di Veneto Welfare e Veneto Lavoro

Per maggiori informazioni sul sistema di accreditamento