Lanciata nei Paesi nordici negli anni Ottanta, la Garanzia Giovani (GG) è oggi un’iniziativa di portata sovranazionale. Un’idea nata "al freddo" dunque, ma che a partire dal 2013 è stata adottata a livello europeo, al fine di lenire lo scottante problema della disoccupazione giovanile che ha assunto connotati drammatici soprattutto nelle regioni scaldate dal sole del Mediterraneo. Negli ultimi cinque anni, anche a causa dei severi effetti recessivi della crisi economica scoppiata nel 2008, il numero dei giovani senza un lavoro è cresciuto molto rapidamente raggiungendo valori elevati in Grecia (58,6%), Spagna (57,7%) e Italia (40%) (Fonte: Eurostat LFS, 2013).
Un’analisi più approfondita della condizione occupazionale giovanile in Europa rivela ad ogni modo una situazione più articolata. Considerando ad esempio la quota di disoccupati fra le persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni (il cosidetto "unemployment ratio"), Paesi come la Spagna e la Grecia mostrano percentuali particolarmente elevate (rispettivamente il 30% e il 27%). Al contrario, la situazione italiana appare in questo caso meno preoccupante, attestandosi su livelli pari al 15%, ovvero di poco superiori a Francia, Gran Bretagna e Svezia (circa il 13%). Diverso ancora appare il "peso" dei giovani disoccupati rispetto al totale delle persone in cerca di lavoro. In questo caso, in Paesi come la Grecia e la Spagna, i giovani rappresentano solo una parte largamente minoritaria dei disoccupati (equivalente al 14 e al 16 % del totale dei "senza lavoro"), mentre in Italia tale quota sale al 21%, rimanendo comunque ben distante dal quasi 40% della Gran Bretagna e della Svezia (Fonte: Eurostat 2013).
A far crescere l’allarme concorrono infine anche le statistiche sui cosiddetti NEET, ovvero i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni che non lavorano e non sono coinvolti in qualche percorso formativo. Anche in questo caso purtroppo nei primi posti della sfortuna classifica troviamo tre Paesi mediterranei, ovvero la Grecia (28,9%), l’Italia (26%) e la Spagna (22,6%).
Il problema della disoccupazione giovanile in Europa non si presenta dunque come omogeneo né con riferimento alla sua ampiezza, né alla sua intensità. Ad ogni modo si tratta di un problema che ha costituito un forte incentivo per lo sviluppo di un quadro comune di azioni a livello comunitario. Nel febbraio 2013 il Consiglio europeo ha adottato la Youth Employment Initiative (YEI) volta a finanziare con un budget complessivo di circa 6 miliardi di euro per il periodo 2014-2020 un insieme di iniziative rivolte alla lotta alla disoccupazione giovanile. Tra queste rientrano anche le misure che saranno adottate nell’ambito della cosiddetta Youth Guarantee, ovvero quell’iniziativa che nelle intenzioni originarie del legislatore europeo si prefigge di promuovere misure di carattere strutturale indirizzate a fronteggiare il problema dell’inattività e della disoccupazione giovanile.
Il nuovo focus Garanzia Giovani intende dunque porsi come finestra di osservazione e di riflessione sulle iniziative connesse alla Garanzia Giovani su cui sono riposte molte attese e speranze. Il principale obiettivo è monitorare lo sviluppo delle misure connesse al programma nazionale della GG e alle sue molteplici declinazioni regionali e locali, nonché prestare attenzione ad alcune esperienze significative realizzate in altri Paesi.
Potrebbe interessarti anche:
Le politiche europee per l’occupazione giovanile
I nostri articoli dedicati alla garanzia giovani