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Terzo Settore

Cos’è il Terzo Settore?

Il Terzo Settore è un insieme eterogeneo di organizzazioni private che operano senza scopo di lucro per finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Tali realtà sono caratterizzate dall’impegno per il bene comune e dalla partecipazione attiva della cittadinanza nella promozione di servizi e iniziative in favore delle comunità.

Perché è “terzo”?

Perché svolge funzioni terze differenti rispetto al settore pubblico (Stato e sue diramazioni) e al settore privato (Mercato), colmando sussidiariamente le lacune che questi lasciano nell’ambito dei bisogni, specialmente sociali, dei cittadini. Per questa natura, le organizzazioni che ne fanno parte sono fondamentali per il secondo welfare.

Chi fa parte del Terzo Settore?

Un soggetto di Terzo Settore deve possedere la natura giuridica privata, non avere scopo di lucro, perseguire di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale per l’interesse generale l’attuazione, in attuazione del principio di sussidiarietà. Include dunque una molteplicità di soggetti tra cui citiamo: associazioni di volontariato e di promozione sociale, cooperative sociali, imprese sociali, organizzazioni non governative, associazioni sportive dilettantistiche, società di mutuo soccorso, enti religiosi riconosciuti.

Quali nessi tra Terzo settore e welfare?

Il Terzo Settore integra e amplia il welfare pubblico promuovendo l’innovazione sociale e la partecipazione attiva dei cittadini. Attraverso partnership multi-attore, e in applicazione del principio di sussidiarietà, crea coesione sociale e capitale sociale, genera occupazione e mobilita risorse e servizi che si affiancano a quelli pubblici e del privato for profit. Inoltre, svolge un ruolo di advocacy per influenzare le politiche pubbliche e garantire un maggiore godimento dei diritti sociali.

Di seguito tanti articoli utili per approfondire questo ruolo.

Venerdì 11 marzo a Roma è stata presentata ufficialmente l'ASviS, l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile. Questa nuova realtà, nata su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma Tor Vergata, riunisce attualmene 80 tra le più importanti organizzazioni sociali e reti della società civile italiana, che si prefiggono di far crescere consapevolezza dell’importanza dell’Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile approvata dalle Nazioni Unite nel settembre 2015.
Martedì 8 marzo presso la Casa del Volontariato di Monza la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza ha presentato i nuovi strumenti erogativi che nel corso del 2016 saranno messi a disposizione delle organizzazioni non profit per sostenere attività sociali e culturali sul territorio brianzolo. Nel complesso è previsto uno stanziamento di oltre 950.000 euro e la pubblicazione di 9 i bandi, che saranno volti a supportare progetti sociali e culturali in tutta la provincia.
Meridonare, start up che offre servizi di crowdfunding a chi vuole sviluppare progetti con finalità sociale nel Mezzogiorno, lancia "dona tempo", servizio che offre la possibilità alle persone di scambiarsi reciprocamente attività, servizi e saperi utilizzando il tempo al posto del denaro. Oltre a contribuire con donazioni in denaro, dunque, chi vorrà potrà donare parte del proprio tempo personale, professionale e relazionale, in termini di volontariato.
Fondazione Cariplo conferma anche per il 2016 il proprio impegno per la costruzione di un nuovo welfare. Anche quest'anno, infatti, con la terza edizione del Bando “Welfare di Comunità e Innovazione Sociale” Cariplo stanzierà 10 milioni di euro destinati ad attori pubblici e privati che sui territori operativi della Fondazione vogliono sviluppare progetti per rinnovare il welfare locale, intraprendendo un percorso impegnativo e sfidante di programmazione territoriale, aperta e partecipata.
È uscito il numero 1/2016 di Quaderni di Economia Sociale, il dossier semestrale di SRM – Studi e Ricerche per il Mezzogiorno. Nell’editoriale di questo nuovo numero, Salvio Capasso fa il punto sullo sviluppo di welfare society e partecipazione civica al Sud. Il dossier contiene tre contributi a cura dei ricercatori del nostro laboratorio relativi allo sviluppo del secondo welfare nel Mezzogiorno, la diffusione degli empori solidali nelle regioni del Sud e i primi passi dell'impact investing.
A partire dalle riflessioni condotte nel corso dello scorso anno, e in coerenza con le Linee di Indirizzo del Piano Territoriale Unitario emanate nell’ottobre 2015 dal Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte, Compagnia di San Paolo ha deciso di rafforzare il proprio impegno nei confronti del mondo carcerario italiano con il Progetto Libero 2016. Sul sito della fondazioni sono disponibili le linee guida per partecipare all'iniziativa.
Italian public healthcare cannot provide all services requested by a new society that is increasingly demanding, because of the social and cultural changes. Furthermore the long-lasting-economic crisis has exacerbated the situation by contributing to the impoverishment of Italian families and by increasing the number of people who fit in the ‘grey slot’ and who do not have the means to access private healthcare. In this context, it is fundamental to start a fruitful collaboration between public and private actors in order to elaborate and strengthen health sector proposals directed at satisfying citizens’ needs.
Fondazione Prosolidar Onlus rappresenta, pariteticamente, tutte le Organizzazioni sindacali del settore del credito, le imprese aderenti all'ABI e l'ABI stessa. È la prima e unica esperienza a livello internazionale di ente finanziato attraverso il match-gifting, cioè la condivisione del contributo in misura uguale tra lavoratori e imprese. Simone Castello del Centro Studi della Fondazione Lang Italia ha approfondito con Edgardo Maria Iozia, fondatore di Prosolidar, le modalità di intervento di questa realtà.
Attraverso la seconda edizione del bando "Fatto per Bene" Compagnia di San Paolo si propone, valorizzando l’esperienza dello scorso anno, di costruire reti di solidarietà sempre più forti ed efficaci per contrastare la povertà attraverso la promozione di reti di prossimità, sia stimolando l’iniziativa autonoma della comunità sul territorio sia innescando nei confronti delle persone beneficiarie meccanismi di coinvolgimento e protagonismo.
Le polisportive per l’integrazione sociale sono oggi diffuse in tutto il territorio nazionale e rappresentano una forma di “innovazione silenziosa” fondata sulla capacità tipica delle cooperative sociali, e più in generale delle organizzazioni del Terzo Settore, di coordinare risorse pubbliche, private e comunitarie per trasformare la capacità di risposta di una comunità alla domanda di integrazione di cui sono portatrici le persone con disagi psicosociali. Ce ne parlano Andrea Bernardoni e Antonio Picciotti.
Il 4 febbraio, nella tradizionale conferenza stampa di presentazione delle attività erogative previste per l’anno in corso, Fondazione Cariplo ha ufficialmente avviato le celebrazioni per i 25 anni di attività dell’ente. Un’occasione per raccontare quanto sia stato fatto in questi 5 lustri, ma anche un’opportunità importante per delineare gli obiettivi per il futuro, a partire dalle erogazioni filantropiche previste per il 2016.
Il tema dell’impact investing è ormai centrale nel dibattito sul futuro del welfare. E così, seppur con un certo ritardo rispetto ad altri Paesi, finalmente anche in Italia si iniziano a vedere valide riflessioni che possono contribuire a identificare gli strumenti di finanza sociale più adeguati al nostro contesto nazionale. Un significativo apporto in tal senso è fornito da un recente saggio curato da Stefano Zamagni, Paolo Venturi e Sara Rago, pubblicato nell’ultimo numero della rivista Impresa Sociale.
Come salvaguardare alti standard di welfare in modo sostenibile, trasformando il “libro dei sogni” in politiche concrete e realizzabili? Quali sono i modelli e le idee innovative che possono offrire soluzioni? Qual è il contributo del Terzo Settore a questo processo? Sono queste le domande che aprono il percorso di Share2016, un laboratorio aperto di idee e buone pratiche per Torino, promosso da amministratori pubblici e persone appassionate di politica.
Fino ad oggi il fundraising è stato visto più che altro come un cugino del marketing che, a differenza del suo più famoso parente, vive e lavora in un settore - quello non profit – dalle dimensioni economiche più limitate e dotato di vincoli alle attività più prettamente commerciali, dove cerca, a volte con difficoltà e ristrettezze, di applicare i suoi principi e i suoi meccanismi. Ora, secondo Massimo Coen Cagli, il fundraising è chiamato ad assumere il ruolo di capofamiglia.
Il Servizio Sanitario Nazionale da solo non riesce più a dare una risposta alle crescenti esigenze di una società in rapida trasformazione. In questo contesto è necessario avviare una proficua collaborazione tra soggetti pubblici e privati per realizzare proposte di assistenza sanitaria integrativa tese a soddisfare i nuovi bisogni dei cittadini: tra questi attori ci le Società di Mutuo Soccorso che ricoprono un ruolo fondamentale nella costruzione del welfare sussidiario.
Nei giorni scorsi il CdA della Fondazione CRC ha deliberato il sostegno ai quattro progetti selezionati nell’ambito della Misura A del bando Cantiere Nuovo Welfare 2015. Si tratta di iniziative di durata triennale finalizzate all’efficientamento e all’innovazione dei servizi sociali sul territorio della provincia cuneese, che promuoveranno l’attivazione di interventi sperimentali e innovativi attraverso il coinvolgimento di enti pubblici, soggetti privati e del terzo settore.
Meridonare è è una start up innovativa che offre servizi di crowdfunding a chi vuole sviluppare progetti con finalità sociali, culturali e civiche nel Mezzogiorno d’Italia. Frutto di un'intuizione della Fondazione Banco di Napol, strutturatasi grazie alla collaborazione con l'associazione L.I.V.E.S. e la Fondazione di Comunità del Centro Storico di Napoli, la piattaforma il 21 dicembre scorso è stata presentata alla città di Napoli nel corso di un Open Day.
Il Consiglio di Amministrazione di Fondazione Cariplo ha deliberato i primi contributi per l’anno 2016. Nel complesso si tratta di 26 milioni di euro che andranno a sostenere 91 progetti. A spiccare sono soprattutto le risorse stanziate per la seconda edizione del bando Welfare in Azione, dedicato al welfare di comunità e all’innovazione sociale: 9.300.000 euro che permetteranno la realizzazione di 9 progetti che andranno ad aggiungersi alle 7 sperimentazioni già avviate col bando 2014.
Il 14 dicembre a Torino è andato in scena lo spettacolo di Teatro forum “Dindi, grana, spiccioli e altre quisquilie!”. La serata è il frutto di un percorso teatrale sul tema delle difficoltà economiche svolto nell’ambito del progetto Contiamo Insieme, sviluppato da ActionAid in partnership con l'Associazione TeatroContesto, il CEPSI, il Dipartimento di Psicologia dell'Università degli Studi di Torino e realizzato grazie alla collaborazione della Città Metropolitana di Torino e il sostegno della Compagnia di San Paolo.
Per le persone con disabilità una vita indipendente non è solo una condizione auspicabile, ma anche una prospettiva possibile. Per realizzarla, però, è necessario mobilitare le energie presenti nei territori e sensibilizzare le comunità, così da innescare – prima di tutto – un cambiamento culturale. Sono queste le premesse da cui è partito il progetto VelA promosso dalla Fondazione CRC. Analizziamo le azioni messe in campo nel Cuneese per affrontare il difficile tema del “durante e dopo di noi”.