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Primo Welfare

Con il termine “primo welfare” ci riferiamo al sistema tradizionale di protezione sociale organizzato e gestito dallo Stato tra fine Ottocento e inizio Novecento per rispondere a rischi e bisogni sociali dei cittadini. Per questo esso è spesso indicato anche come “Welfare State” o “Stato Sociale”

Il primo welfare include una serie di politiche pubbliche e programmi “essenziali” – come pensioni, assistenza sanitaria, tutele contro la disoccupazione, istruzione, politiche per la famiglia, politiche abitative, etc. – che intendono garantire il benessere dei cittadini attraverso la redistribuzione delle risorse e la fornitura di servizi.

Il primo welfare rappresenta quindi la base del sistema di protezione sociale. Su di esso si innestano le evoluzioni e le integrazioni del secondo welfare, che coinvolge attori non-pubblici (Terzo Settore, aziende, corpi intermedi…) per rispondere ai rischi e bisogni in una logica sussidiaria e integrativa rispetto alle politiche pubbliche tradizionali.

Di seguito i nostri articoli in cui approfondiamo dinamiche e esperienze realizzate nel perimetro del primo welfare.

A livello internazionale sono tanti i casi di biblioteche che si sono innovate per andare incontro ai bisogni sociali delle proprie comunità. Andiamo a scoprire tre esperienze poco note ma molto interessanti che si sono sviluppate in Inghilterra, Svezia e Danimarca.
Stabilire i LEP è un problema annoso e irrisolto, con cui la politica italiana nel suo complesso ha a che fare da ormai più di vent’anni. La Legge sull'autonomia differenziata delle Regioni potrebbe permettere un passo avanti, ma rischia di generare numerose criticità.
Il 9 gennaio la legge Stanca sulla accessibilità digitale ha compiuto vent'anni. Due decenni nei quali la tecnologia ha cambiato (e continua a cambiare) il mondo e il modo in cui facciamo le cose. Antonio Palmieri ci spiega perché diffondere la cultura dell'accessibilità non è più un optional ma un dovere.
L’idea del sociale sta cambiando le biblioteche, che da “case dei libri” stanno diventando luoghi dove si possono costruire nuove relazioni e immaginare servizi di welfare “leggeri” attraverso processi territoriali partecipati.
È uscito il 12° Quaderno della Fondazione Marco Vigorelli dedicato alla conciliazione vita-lavoro e volto ad approfondire le molte accezioni del tema attraverso riflessioni teoriche ed esperienze pratiche. Ce ne parla la curatrice.
Digitalisation is essential for business development and is at the center of public debate in Europe. But it is still scarcely considered in Italy, where there are few skills in this field. What do companies think about this? Which profiles will be most in demand in the coming years?
Il 2023 è stato l'anno più caldo mai registrato. Le ricadute sociali dell'aumento delle temperature sono numerose e pesanti. Come mitigare l’effetto del caldo sui più fragili? Ne parla Chiara Lodi Rizzini per Fondazione Lottomatica.
Le biblioteche rispondono da sempre a una pluralità di bisogni. Sono ad esempio presidi civici e sociali che offrono la possibilità di socializzare e acquisire liberamente una formazione autonoma, fuori dagli spazi istituzionalmente deputati all’apprendimento e all’istruzione. Ma sapranno sopravvivere alle innovazioni degli ultimi anni?
Settant’anni e più di pace, democrazia e welfare hanno fatto perdere ai cittadini Ue la consapevolezza che alla base della politica c’è sempre la minaccia della violenza.
Gian Carlo Blangiardo su Neodemos spiega come a seconda dei criteri di misura il grado e la velocità dell’invecchiamento in Italia possa assumere contorni diversi. Ma basta cambiare una definizione per affrontare le conseguenze di un fenomeno?
L'ha curata il Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Assistenti Sociali per provare a sostenere l'operatività dei servizi nel difficile passaggio dal Reddito di Cittadinanza all'Assegno di Inclusione.