Il 10 e 11 ottobre si è svolta la XIV edizione delle Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile, appuntamento promosso dal Centro Studi AICCON che ogni anno porta in Romagna numerosi rappresentanti di terzo settore, imprese, istituzioni e mondo accademico. Il tema scelto per l’edizione 2014 “Dal Dualismo alla Co-Produzione” ha permesso di focalizzare l’attenzione intorno a esperienze, risorse e luoghi che, attraverso percorsi di co-produzione, si sono dimostrati in grado di affrontare positivamente il dualismo che contraddistingue diverse dinamiche socio-economici tipiche del nostro Paese. Di seguito vi presentiamo una breve sintesi dell’evento, ma vi invitiamo a visionare gli altri contributi segnalati nel testo per approfondire le diverse tematiche affrontate in questo interessantissima due giorni di lavoro.
Dal Dualismo alla Co-Produzione: cosa c’è in gioco?
Nella mattinata di venerdì 10 (clicca qui per il racconto della prima giornata), dopo l’intervento iniziale di Mauro Lusetti, Presidente ACI – Alleanza Cooperative Italiane, che ha analizzato il ruolo della cooperazione italiana di fronte alla crisi, si è svolta la tavola rotonda dedicata ad approfondire il tema della quattordicesima edizione delle GdB. A Guseppe Frangi, Direttore Responsabile di Vita, è spettato il compito di coordinare gli interventi di Stefano Zamagni, Presidente della commissione scientifica di AICCON; Giovanna Melandri, Presidente di Human Foundation; Gian Paolo Barbetta, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore; e Giorgio Alleva, nuovo Presidente dell’Istat.
Zamagni ha evidenziato come le politiche attuate nel nostro Paese (specialmente per quel che riguarda il tema dei divari regionali) si siano sempre e solo focalizzate sul dualismo economico e sul dualismo sociale, mentre è stato colpevolmente e ripetutamente trascurato il dualismo civile, ovvero quelle dinamiche culturali dei territori che rappresentano “la vera spinta che può permetterne lo sviluppo”. E’ proprio agendo su questa dimensione che l’idea della co-produzione può assumere un ruolo fondamentale per il nostro Paese, soprattutto grazie alle attività svolte dal Terzo Settore, tuttavia deve ancora superare tanti limiti che gli impediscono di fare un salto di qualità. In particolare, secondo Zamagni, i soggetti dell’economia civile dovranno superare la “paura della valutazione” per arrivare a creare “una metrica che possa valutare l’impatto sociale prodotto” (clicca qui per approfondire l’intervento di Zamagni).
Sul tema della valutazione d’impatto si sono concentrati anche Giovanna Melandri e Gianpaolo Barbetta, che hanno dato vita a un interessante confronto intorno ai temi della finanza sociale e, in particolare, al ruolo che potrebbe essere assunto dai Social Impact Bond nel nostro contesto nazionale. Melandri ha raccontato delle potenzialità dei SIBs anche alla luce di recenti rapporti pubblicati dalla Task Force G8 sul Social Impact Investing, mentre Barbetta ha sottolineato come quello che promettono di fare i SIBs potrebbero farlo in maniera meno complessa le Fondazioni di origine bancaria. Da ultimo Alleva ha spiegato come l’Istat stia lavorando alla costruzione del registro del non profit, che in futuro consentirà di poter accedere a dati e informazioni affidabili e aggiornate relative al Terzo settore” (Clicca qui per approfondire gl interventi di Melandri e Barbetta).
Risorse, strumenti ed esperienze della co-produzione
Nella seconda parte della giornata si è svolta un’interessante tavola rotonda in cui si è discusso del ruolo che gli attori del mondo cooperativo e, più in generale, i soggetti appartenenti al Terzo settore, possono svolgere in un’ottica di co-produzione. Alfredo Morabito, Vice Presidente AICCON, ha quindi moderato il dibattito tra Stefano Granata, Presidente Gruppo Cooperativo CGM; Riccardo Maiolini, CeRIIS – Luiss Guido Carli; Fabio Renzi, Segretario Generale Fondazione Symbola; Giulio Sensi, CNV Centro Nazionale per il Volontariato; e Aldo Soldi, Direttore Generale Coopfond.
La parte più interessante del pomeriggio è stata tuttavia quella di GdB Lab che, grazie ad un approccio più narrativo, ha posto al centro dell’attenzione 5 concrete esperienze di co-produzione raccontate da coloro i quali le hanno realizzate. Una sorta di “manuale di esperienze” secondo Flaviano Zandonai, direttore generale di Iris Network, utile ad altre organizzazioni per capire come è possibile rigenerare i propri territori.
Andrea Paoletti, che ha presentato l’esperienza di Casa Netural, un “coworking rurale diventato incubatore di sogni” che si è sviluppato in Basilicata; Riccarda Zezza ha raccontato dell’esperienza di Piano C e del valore aggiunto del coworking per il mondo femminile; Marco Cataldo ha presentato Officine Cantelmo, una vecchia fabbrica del ferro di Lecce che è diventata uno spazio di co-produzione aperto ai giovani; Giancarlo Ciarpi ha raccontato della sua esperienza di agronomo-bancario e dell’idea della Banca del territorio sviluppata in Toscana dalla Banca della Maremma; Daniela Selloni ha parlato di Sharexpo, un percorso volto alla sperimentazione della sharing economy durante i mesi in cui si svolgerà l’Esposizione Universale di Milano del 2015.
Perché la Co-Produzione può essere l’opportunità del Paese
Nella mattinata di sabato 11 (clicca qui per il racconto della seconda giornata) si è svolto la sessione di chiusura dell’evento ha visto la partecipazione di Rosario Altieri, Presidente Nazionale AGCI; Leonardo Becchetti, Università di Roma Tor Vergata; Annibale d’Elia, Dirigente dell’Ufficio Politiche giovanili e legalità della Regione Puglia; Claudio Fiaschi, Vice Presidente Nazionale di Confcooperative; Linda Laura Sabbadini, Direttore Dipartimento Statistiche sociali e ambientali dell’Istat; e Claudio Gagliardi, Segretario Generale di Unioncamere. I relatori hanno discusso di responsabilità condivisa e del ruolo che famiglie, comunità e imprese possono e devono giocare in un’ottica di co-produzione.
Nel della sessione conclusiva delle GdB 2014 sono quindi intervenuti Luigi Bobba, Sottosegretario con delega al Terzo Settore, e il Ministro del Lavoro e del Welfare Giuliano Poletti. Il Sottosegretario Bobba ha ovviamente concentrato il proprio intervento sull’attesa riforma del Terzo Settore, il cui iter legislativo dovrebbe prendere avvio proprio nei prossimi giorni, dando particolare risalto ai processi che cambieranno il volto do Servizio Civile e Impresa Sociale, che saranno i veri “turbo della riforma” (clicca qui per approfondire l’intervento di Bobba).
Il Ministro Poletti Poletti ha invece parlato della recentissima riforma del mercato del lavoro e offerto alcune riflessioni sul nostro sistema di protezione sociale. Il titolare del Dicastero del Lavoro e del Welfare ha in particolare sottolineato come occorra arrivare quanto prima ad una nuova dimensione delle relazioni tra cittadino, comunità e istituzioni, raggiungibile necessariamente attraverso l’eliminazione dei tanti ostacoli che impediscono lo sviluppo di processi co-produttivi. Proprio la co-produzione, ha concluso Poletti, è una grande opportunità che si pone dinnanzi al nostro Paese per scardinare quell’impianto istituzionale che ci tiene bloccati e ci impedisce di tornare a crescere (clicca qui l’intervento di Poletti).
Il racconto della prima giornata di Bertinoro 2014
Concluse le Gdb: il racconto della seconda giornata
Bobba: Servizio Civile e Impresa Socaile saranno i turbo della riforma
Poletti: favoriamo la co-produzione, ma prima abbattiamo gli ostacoli del pubblico
La strada dell’economia civile per ridurre i divari regionali
Co-produzione, sfide per un nuovo welfare
Presentato il programma delle Giornate di Bertinoro 2014