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I problemi che contraddistinguono il nostro sistema di welfare richiedono risposte radicali e innovative, che possano permettere la ristrutturazione di un modello ormai insostenibile per il Paese. In attesa che la politica e le istituzioni mettano in pratica soluzioni convincenti, la società civile si sta muovendo per fornire nuovi punti vista da cui ripartire fin da ora. Tra questi soggetti anche la Fondazione Turati di Pistoia, che ha scelto di istituire un apposito Centro Studi che è stato presentato a Firenze il 15 marzo corso con il convegno "Per un nuovo welfare: equità, crescita, sussidiarietà" (di cui è già disponibile la registrazione video).

 

La crisi (del welfare) che non passa

Siamo ormai entrai nel sesto anno della crisi e sono sotto gli occhi di tutti le grandi questioni che questa condizione comporta. I temi legati al welfare, in particolare, costituiscono alcune delle problematiche di maggior rilievo che il prossimo governo, quando si insedierà, dovrà affrontare con una certa urgenza. I dati degli ultimi mesi parlano infatti di un sistema sempre più in difficoltà per le note ragioni economiche ma anche, e soprattutto, per problematiche strutturali di non facile soluzione. I dati relativi all’occupazione e l’andamento demografico  ne sono sintomo, e non lasciano ben sperare per il futuro. Molti cittadini, soprattutto se giovani (il 38.7% secondo i dati Istat di gennaio sono disoccupati), affrontano quotidianamente immense difficoltà per trovare (o ri-trovare) un’occupazione, determinando costi elevatissimi per il sistema di protezione nazionale. Allo stesso tempo il costante invecchiamento della popolazione, che già ora determina grandi problematiche di carattere socio-sanitario, comporterà gravi conseguenze nel medio-lungo periodo, poiché i bisogni legati alla non-autosufficienza aumenteranno esponenzialmente (come indicato anche dalle previsioni Istat).

Guardare ai problemi con una prospettiva nuova

In attesa che dalla politica e dalle istituzioni arrivino risposte convincenti, almeno ad alcune delle questioni emerse a causa della crisi, sono diversi i soggetti che, con prospettive e modalità diverse, stanno provando a fornire chiavi di lettura innovative per uscire dall’impasse. C’è Percorsi di secondo welfare, ma negli scorsi mesi ci siamo occupati anche di altri attori operanti in questo senso, come l’Ufficio Pio di Torino (Il welfare 2.0 dell’Ufficio Pio di Torino) o la Fondazione per la Sussidiarietà (La sfida del cambiamento, verso un welfare sussidiario). Una nuova ed interessante iniziativa viene ora dalla Fondazione Filippo Turati di Pistoia, che ha dato vita a un Centro Studi con l’intento di svolgere attività di ricerca sui grandi temi del welfare e sulle condizione delle fasce più deboli della società.

La Fondazione Filippo Turati

Nei primi anni del secondo dopoguerra, a Pistoia, un gruppo di giovani accomunati dagli ideali del socialismo riformista dava vita al Comitato provinciale del CISS (Centro Italiano di Solidarietà Sociale), un’opera di volontariato sociale destinata a lasciare un segno duraturo nella storia della città toscana. Il CISS offriva risposte ai problemi più gravi ed urgenti della popolazione, in particolare dei giovani, contribuendo ad integrare l’azione delle istituzioni pubbliche nei settori dell’istruzione professionale e dell’assistenza sanitaria. Nel 1967, sulla spinta di Antonio Cariglia, si decise di rendere più chiare le finalità associative dell’organizzazione con la costituzione di una Fondazione, di cui Cariglia stesso divenne primo presidente, intitolata a Filippo Turati.
Attualmente la Fondazione opera nel campo dell’assistenza, della sanità, dell’educazione e della cultura, cercando di andare incontro alle necessità delle persone che, per le cause più varie, si trovano in situazione di svantaggio. La Fondazione si occupa in particolare di anziani non autosufficienti e giovani con problemi di disabilità che necessitano di livelli di assistenza particolarmente elevati. Sulla base di queste esigenze la “Turati” ha realizzato numerose strutture: centri di riabilitazione, case di cura, centri di soggiorno, case di riposo, residenze per persone anziane, disabili, malati di Alzheimer e soggetti in stato vegetativo.

Il Centro Studi e la presentazione di Firenze

Di fronte alle grandi problematiche che contraddistinguono il sistema di welfare italiano la Fondazione Turati, forte anche delle proprie competenze in tema di assistenza, ha deciso di dar vita a un Centro Studi che possa contribuire al dibattito pubblico. Il primo atto di questa iniziativa si è svolto il 15 marzo, a Firenze, con il convegno “Per un nuovo welfare: equità, crescita, sussidiarietà” – cui hanno preso parte parte esponenti di istituzioni, parti sociali, terzo settore e imprese, ed è stato contraddistinto da alcuni interessanti contributi. Segnaliamo in particolare l’intervento di Alessandro Petretto, ordinario di Economia Pubblica all’Università di Firenze e attuale assessore al bilancio della giunta Renzi, sull’argomento “Per un welfare equo, ma compatibile con la crescita”, l’intervento di Franca Maino, direttrice di Percorsi di welfare e docente presso l’Università degli Studi di Milano, sul tema “Un nuovo welfare fra vincoli e prospettive”, e il contributo “Il nuovo welfare fra Costituzione e legislazione nazionale e regionale” di Andrea Simoncini, ordinario di Diritto Costituzionale a Firenze. Tutti gli interventi sono disponibili in formato video sul sito della Fondazione Turati.

 

Riferimenti

Resoconto del convegno "Per un nuovo welfare: equità, crescita, sussidiarietà"

I video degli interventi 

Il sito della Fondazione Filippo Turati 

I dati Istat sull’occupazione relativi al gennaio 2013

Il futuro demografico del Paese: previsioni regionali della popolazione residente al 2065

 

Modelli di welfare innovativi, i nostri approfondimenti:

Il welfare 2.0 dell’Ufficio Pio di Torino

La sfida del cambiamento, verso un welfare sussidiario

 

 

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