L’emergenza Coronavirus spinge in queste ore molte aziende a chiedere a parte dei loro dipendenti di lavorare da remoto, cioè da casa, applicando quindi lo smart working. Anche il Governo – per sostenere tale pratica in questo momento molto particolare – ha introdotto nel Decreto del 23 febbraio 2020 misure per facilitare l’avvio di tali pratiche subito, senza vincoli di accordi aziendali in genere previsti in questi casi.
Come si legge in questo articolo uscito per L’Economia del Corriere della Sera, le aziende che si trovano ad adottare il lavoro agile devono comunque fare fronte ad alcuni problemi da tener in considerazione riguardanti la tecnologia e il suo utilizzo, l’accesso ai dati aziendali e il superamento del gap culturale che lo smart working richiedere.
Coronavirus: subito lo smart working. Il decreto e le 3 regole da applicare
Sergio Bocconi, Corriere della Sera, 24 febbraio 2020