Il 7 dicembre si è svolto a Torino presso la sede del Centro Einaudi, un evento pubblico per la presentazione del progetto Percorsi di secondo welfare, il laboratorio sul secondo welfare in Italia.
Numerosi gli ospiti in sala, che hanno ascoltato gli interventi di Giuseppina De Santis, direttrice del Centro Einaudi, e Maurizio Ferrera, coordinatore scientifico del progetto. Franca Maino, direttrice del Laboratorio, ha poi raccontato la genesi e lo sviluppo della ricerca, ha introdotto le aree di approfondimento più interessanti e ha spiegato con l’ausilio di una presentazione (scaricabile in pdf) il contesto di riferimento in cui si colloca l’oggetto dell’analisi, il così detto “secondo welfare”, e quali saranno le prospettive di ricerca future.
Anche molti dei partner che supportano il progetto sono intervenuti per commentare la nascita del progetto e spiegare le ragioni del proprio appoggio all’iniziativa, e fornire nuovi spunti di discussione e futuro approfondimento.
Giacomo Carbonari, segretario generale del Forum Ania-Consumatori, ha spiegato come il sostegno al laboratorio sul secondo welfare si collochi all’interno del progetto dell’Ania, e del Forum Ania-Consumatori, di analisi della vulnerabilità economica delle famiglie italiane e di confronto e collaborazione con attori sociali pubblici e privati, al fine di cercare soluzioni di mercato che possano rispondere ai nuovi rischi e alle necessità dei cittadini, all’insegna di un “welfare-mix” in cui anche le compagnie assicurative possano occupare un ruolo all’interno di un modello sociale condiviso.
Francesco Giubilei, direttore della comunicazione corporate di KME Group, ha brevemente richiamato l’esperienza del Dynamo Camp realizzata dall’azienda per sottolineare la necessità di condivisione e confronto di best practice e progetti innovativi, in un secondo welfare che vede impegnate anche le imprese nel creare benessere non solo per i propri dipendenti ma anche per le loro famiglie e per i territori interessati.
Giorgio Righetti, presente nella duplice veste di consigliere della Fondazione con il Sud e direttore generale dell’Acri – Associazione delle Fondazioni di origine bancaria, ha posto l’attenzione sul ruolo determinante del Terzo Settore e del volontariato nel secondo welfare, ed ha invitato a ricercare e promuovere le esperienze presenti nel Sud del Paese per favorire la diffusione e la conoscenza di queste iniziative, che operano per rispondere ai bisogni sociali delle comunità più svantaggiate.
Gianpaolo Barbetta, responsabile della pianificazione strategica per la filantropia della Fondazione Cariplo e docente dell’Università Cattolica di Milano, ha ricordato l’importanza delle tematiche di welfare per la Fondazione Cariplo ed ha fornito spunti importanti per il lavoro del gruppo di ricerca, sottolineando i rischi di una ricostruzione così complessa e la necessità di analisi approfondite e criteri di selezione stringenti per distinguere i numerosi tentativi di innovazione dalle ben più preziose “buone prassi” meritevoli di diventare esempi.
Ha concluso gli interventi Marco Demarie, responsabile dell’ufficio studi della Compagnia di San Paolo, proponendo una riflessione sulla necessità di razionalizzazione e riflessione circa aree di intervento e possibili interazioni tra il primo welfare di natura pubblica ed un secondo welfare che integra e non sostituisce i regimi di protezione sociale. Proprio per ricostruire queste dinamiche il laboratorio dovrà elaborare un solido modello teorico che includa i bisogni e i servizi, ma anche gli attori coinvolti e gli incentivi che ne favoriscono l’intervento.
L’evento si è chiuso con una sessione di domande e risposte dal pubblico e con la promessa di rincontrarsi presto per aggiornamenti sullo sviluppo della ricerca e per istituzionalizzare occasioni di confronto e dibattito periodiche sulle diverse tematiche affrontate all’interno del laboratorio.