Percorsi di secondo welfare è lieto di pubblicare il Working Paper 3/2019 della collana 2WEL, curato da Maria Luppi. Il paper intende documentare l’evoluzione della formazione degli assistenti sociali a partire dall’esperienza del corso di Laurea in “Servizio Sociale” dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca e, in particolare, approfondendo il progetto “Tirocini innovativi” attivato in tale contesto.
Curatrice
Maria Luppi ha ricorperto l’incarico di docente di Guida al Tirocinio e di Metodi e Tecniche del Servizio Sociale, Corso di Laurea in Servizio Sociale, presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca. È Coordinatrice del progetto “Tirocini innovativi”.
Abstract
L’attuale fase di veloce mutamento nei fenomeni sociali, nella caratterizzazione dei bisogni, nelle politiche, nell’organizzazione dei servizi, interroga le professioni del welfare e chiama in causa chi ha responsabilità nella loro formazione. Nella formazione degli assistenti sociali è previsto un tirocinio professionalizzante parte integrante del percorso di studi. Sulla “formazione sul campo” il Corso di Laurea dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca ha investito molto in questi anni: 1) per costruire relazioni efficaci con i professionisti che all’interno dei propri servizi svolgono una funzione di supervisione; 2) per accompagnare il tirocinio con un lavoro di rielaborazione all’interno della didattica, costituendo un gruppo di docenti di “Guida al tirocinio” formato da assistenti sociali attivi in ambiti diversi nel mondo del welfare; 3) per promuovere ricerca, finalizzata ad un miglioramento continuo della qualità dell’esperienza. In questo quadro, il paper presenta il progetto “Tirocini innovativi” attivato dal CdL, che ha visto un gruppo di assistenti sociali – docenti, supervisori, studenti – impegnato a promuovere e osservare situazioni di tirocinio fondate su modalità per alcuni aspetti innovative, rispetto all’esclusivo affiancamento del tirocinante ad un assistente sociale supervisore; modalità più adatte a sostenere l’avvicinamento dello studente al ruolo professionale entro processi di cambiamento. Lo ha fatto, con un supporto di formazione accompagnamento, incrociando lo sguardo di diversi stakeholder su diversi contesti di lavoro sociale: quelli più tradizionali, entro servizi istituzionali pubblici o privati o in interazione, vincolati da una normativa di settore; quelli più legati al territorio, luogo privilegiato di incontro fra attori e risorse non sempre tradizionalmente cooperanti, sede di programmi di welfare locale cui anche il servizio sociale partecipa. Qui l’apprendimento mette in gioco la scoperta della professione in una dimensione comunitaria dove primo e secondo welfare si incontrano.