Dopo una lunga e serrata trattativa le rappresentanze sindacali di categoria Fp Cgil, Fp Cisl, Fisascat Cisl, Uiltucs, Uil Fpl e le associazioni imprenditoriali Legacoopsociali, Confcooperative Federsolidarietà, Agci Solidarietà hanno siglato il nuovo contratto nazionale delle cooperative sociali. L’ipotesi di accordo, che sarà sottoposta alla consultazione dei lavoratori, è stata raggiunta a circa 6 anni dalla scadenza del precedente contratto ed interessa oltre 400.000 addetti ai servizi privati alle dipendenze delle oltre 30.000 cooperative sociali nel comparto socio sanitario assistenziale educativo ed alle attività connesse.
Come si legge da un comunicato stampa di Fisascat Cisl, il rinnovo prevede incrementi salariali medi a regime di 80 euro e l’erogazione di un bonus una tantum di 300 euro in due rate nel 2019. Inoltre attraverso il CCNL sono state inserite nuove figure professionali, come quella per l’aiuto domiciliare, dell’operatore dei servizi di istruzione e formazione. L’obiettivo, si legge nel verbale dell’accordo, è quello di rendere ancor più completa l’offerta di servizi alle persone e, allo stesso tempo, valorizzare le tante competenze presenti nel nostro paese che possono trovare nella cooperazione sociale un’occasione di lavoro e di crescita professionale.
In tema di welfare contrattuale, sottolinea invece il comunicato di Fp Cgil, l’intesa ha previsto un aumento dei contributi a carico del datore di lavoro (dello 0,5%) per la previdenza complementare. Infine, il CCNL si qualifica altresì per l’inserimento di alcune tutele ulteriori come il congedo per le donne lavoratrici vittime di violenza e di genere e per il rafforzamento della garanzia della conservazione del posto di lavoro ai dipendenti nei casi di gravi patologie oncologiche, cronico degenerative ingravescenti.