L’emergenza sanitaria ha colpito in maniera particolare le persone senza dimora. Come vi abbiamo raccontato qui, durante lo scorso anno i servizi di accoglienza per queste persone sono stati messi a dura prova proprio perché sono sorte necessità nuove, aggravate dal rischio di contagio. Al momento, in una campagna vaccinale che punta a immunizzare l’80% della popolazione entro settembre, è necessario pensare anche a chi non ha dimora e viene intercettato con maggiori difficoltà dalle istituzioni pubbliche.
In merito sono molte le associazioni impegnate sul territorio per permettere a centinaia di persone emarginate, talvolta immigrate senza permesso di soggiorno, di accedere alla vaccinazione. In Lombardia, a Palermo e Albano (Lazio) si è stretta una collaborazione tra le associazioni sanitarie del territorio e le organizzazioni che si occupano di persone senza dimora. Nella Capitale il grosso del lavoro viene fatto grazie alla collaborazione tra associazioni, ospedali e il Vaticano con l’opera della Elemosineria. Tra i vari attori impegnati in questo fronte troviamo anche le case-famiglia, come quelle afferenti all’associazione Papa Giovanni XXIII.
Vaccini a senzatetto e irregolari, le iniziative in campo dalla Sicilia alla Lombardia
Il Sole 24 Ore, 20 maggio 2021