C’è un altro modo di fare impresa, si può rilanciare l’economia e non penalizzare il welfare anche in un momento di crisi? Cinque regioni italiane,l’Umbria, le Marche, la Toscana, l’Emilia Romagna e la Liguria, hanno fatto delle organizzazioni civili, dell’economia della solidarietà, di quello che in Italia chiamiamo nel suo insieme Terzo settore, un loro modello di sviluppo ad alta intensità di capitale sociale.
Una delle economie emergenti e dinamiche, come quella brasiliana, ha da tempo un consolidato rapporto con il Mae (il Ministero degli Esteri italiano) e le cinque regioni del nostro Paese che, nell’ambito del programma Brasil Proximo hanno portato avanti l’obiettivo di attivare un network di politiche, opportunità ed interventi tesi ad accompagnare processi endogeni di sviluppo locale integrato, equo e sostenibile.
Allo scopo di studiare un quadro normativo attorno ai temi della partecipazione, dei servizi, dell’impresa e del capitale sociale, una delegazione brasiliana, guidata da Cristina Sampaio Lopes e Lais Vanessa Carvalho de Figueiredo Lopes, segreteria generale della presidenza della Repubblica del Brasile, e composta da parlamentari, funzionari ministeriali, esperti e rappresentanti delle organizzazioni civili, partecipa al seminario italo-brasiliano: La normativa delle organizzazioni civili e del Terzo settore in programma il 27 e 28 giugno alla Camera dei Deputati.
Un’altra economia, un altro welfare. Il Terzo settore in Italia e in Brasile, La Repubblica, 26 giugno 2013