In Piemonte i servizi socio assistenziali sono per la maggior parte gestiti da Consorzi, a cui i Comuni hanno delegato le relative funzioni per una operatività coordinata ed efficiente. Tra i 50 enti gestori piemontesi, il Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese (CSAC) è uno dei più estesi territorialmente, contando su 53 Comuni e 162.000 abitanti.
In questa fase di grande emergenza sanitaria il CSAC ha portato avanti, al pari degli altri enti gestori sul territorio regionale, le attività socio-assistenziali non indifferibili, come l’assistenza domiciliare alle persone anziane e con disabilità non autosufficienti, l’assistenza nelle strutture residenziali, i servizi sociali professionali per i più fragili che hanno necessità di assistenza economica, buoni spesa, pacchi viveri. Seguendo le ordinanze regionali, il Consorzio ha sospeso le attività dei Centri Diurni, continuando a mantenere un costante contatto telefonico e video con le famiglie, fornendo supporti e indicazioni operative per aiutare i caregiver a prendersi cura dei familiari con disabilità a domicilio attivando, ove necessario e condiviso, interventi personalizzati domiciliari con funzione di sollievo e supporto alle famiglie.
In questo contesto di emergenza e mantenimento delle attività essenziali, le necessità sono tante, alcune nuove, spesso da affrontare con urgenza. Alla crisi sanitaria si accompagna una grave crisi sociale, che vede chi prima era fragile diventarlo sempre di più, chi prima era solo rimanere ancora più solo.
Per continuare a dare risposte puntuali e tempestive ai diversi bisogni, il Consorzio ha lanciato una campagna di crowdfunding dal titolo evocativo "Lontan dagli occhi #VICINIALCUORE" perché in questo tempo in cui siamo chiamati a “tenere le distanze”, c’è chi chiede vicinanza e altro ancora.
La raccolta è ospitata sulla piattaforma Rete del Dono e a meno di due settimane dall’avvio ha raggiunto quota 10 mila euro. Un buon inizio, al quale il Consorzio conta di dare ancora molto seguito. Le prime risorse raccolte sono state utilizzate per mascherine e tablet: le prime destinate agli operatori sociosanitari che lavorano a domicilio per aiutare le persone non autosufficienti e i secondi per le quattro residenze per anziani di competenza del Consorzio, per facilitare la comunicazione con i familiari che da oltre un mese non hanno più accesso alle strutture.
Servono ancora molte altre risorse, per implementare questi acquisti e per aggiungere disponibilità per buoni spesa e pacchi alimentari. Chi volesse unirsi ai donatori, può utilizzare questo link.