L’ultimo numero della rivista Quaderni di Economia Sociale affronta il delicato tema della crisi del welfare prendendo in esame il crescente ruolo del terzo settore nella fornitura di servizi a carattere sociale. A partire dai risultati dell’ultimo censimento Istat relativo alle organizzazioni non profit, la rivista prende in esame funzioni, strumenti finanziari e politiche di investimento capaci di cambiare il volto dei nostri territori, e propone alcuni casi che dimostrano la concretezza e la bontà di quei progetti sviluppati in un’ottica di secondo welfare. Vi proponiamo di seguito una breve recensione della rivista, dove compaiono anche alcuni contributi curati dai ricercatori di Percorsi di secondo welfare.
Quaderni di economia sociale
Quaderni di Economia Sociale è una rivista semestrale dedicata al mondo della solidarietà, del non profit e della partecipazione civica che si pone l’obiettivo di comprendere e approfondire le azioni di coloro i quali operano per lo sviluppo sociale e culturale dei territori – specialmente meridionali – quale premessa della crescita economica degli stessi. In altre parole, l’intento è quello di guardare anche e soprattutto agli aspetti socio-culturali prima che a quelli economici per poter tracciare percorsi di sviluppo e crescita innovativi e finora inediti. Un obiettivo sicuramente interessante che, come abbia visto già in altre occasioni, va accomunando sempre più realtà ed istituzioni che a diverso titolo si occupano di Mezzogiorno. Non a caso la rivista è promossa dalla Fondazione CON IL SUD (le cui attività sono ben descritte nella nostra recente intervista al suo Presidente, Carlo Borgomeo) e da SRM, Centro Studi specializzato nell’analisi di dinamiche economiche del Mezzogiorno, in collaborazione con Banca Prossima, banca del Gruppo Intesa Sanpaolo che si rivolge esclusivamente al mondo non profit.
Terzo settore: un ruolo crescente che necessita di sostegno adeguato
Il numero di luglio di Quaderni di Economia Sociale, intitolato La valenza economica della solidarietà, del non profit e della partecipazione civica, affronta il delicato tema della crisi del welfare rilevando come, a fronte di un progressivo indebolimento del sistema pubblico, sia ormai evidente un rafforzamento del settore non profit in diversi ambiti di intervento sociale. Come dimostrano anche i dati del 9° Censimento Istat dell’Industria, dei servizi e delle istituzioni non profit, infatti, negli anni le organizzazioni del terzo settore sono andate assumendo, con maggiore o minore intensità, ruoli e funzioni storicamente ricoperti dal settore pubblico o dal settore privato for profit.
Tuttavia, nonostante uno sviluppo qualitativo e quantitativo imponente, la strada che si trova di fronte il terzo settore è ancora molto lunga e tortuosa. Affinché esso possa svolgere un vero ruolo sussidiario all’intervento pubblico, infatti, occorre si attui un deciso rilancio dell’economia sociale che permetta di adottare, dove possibile, modelli di finanziamento della domanda di servizi più che dell’offerta degli stessi, e sistemi innovativi che permettano una maggiore interazione tra pubblico e privato. In questo senso, come si può leggere nell’editoriale curato da Massimo Deandreis, Direttore Generale di SRM, “la strategia più promettente per far fronte alla crisi strutturale del nostro Stato sociale sembra essere da un lato quella di specificare meglio le competenze del governo centrale nel campo dei servizi sociali e dall’altra di affiancare al primo welfare un “secondo welfare” che non si sostituisce al primo ma lo integri contribuendo a dare risposte ai nuovi bisogni, per arginare l’arretramento del welfare state pubblico”.
Il contenuto del nuovo numero di Quaderni di Economia Sociale
Nella prima parte della rivista, arrivata alla sua terza uscita, sono presenti alcuni contributi che indicano come il terzo settore, anche e soprattutto dal punto di vista economico, rivesta oggi più che mai un ruolo decisivo per i territori in cui si trova ad operare. Lo dimostra l’analisi dei dati di Autilia Cozzolino del già citato Censimento Istat, il contributo di Franca Maino sul contributo del secondo welfare in risposta ai nuovi bisogni sociali, la relazione su società e economia di Cristina Montesi e diversi altri articoli pubblicati nella sezione Il Terzo Settore: una “economia” al servizio del territorio.
Nella seconda sezione, Ruolo, funzioni e strumenti di finanza, delle politiche di investimento e di inserimento sociale, è presente un approfondimento sulle fondazioni di comunità, curato da Bernardino Casadei di Assifero, dove si evidenzia come la promozione di processi di impatto collettivo potrebbe rilevarsi una modalità operativa estremamente interessante per il territorio, capace di aiutare la crescita qualitativa degli enti non profit. Nel contributo di Adriana Pepe, Marco Ratti e Giorgio Turchetto viene quindi affrontata la grave situazione economico-finanziaria del settore culturale italiano, specie nella parte organizzata in forma non profit, esplorando a tal proposito possibili strade per una stabilizzazione. Nella medesima sezione sono presenti anche due articoli, curati Da Francesco Amati e Giancamillo Trani, rispettivamente sul rapporto tra immigrazione e mercato del lavoro italiano, in cui si sottolinea la necessità di rivedere le politiche d’accoglienza, e su immigrazione e criminalità, fenomeno contrastabile attraverso adeguate politiche di welfare. Si illustra poi Adottup, un progetto nato dalla collaborazione tra il Gruppo Intesa Sanpaolo e Confindustria che si rivolge a nuove imprese che hanno bisogno di sostengo per sviluppare il proprio business o a quelle che cercano partner industriali per sviluppare progetti e operazioni ad alta complessità.
Nella sezione Voce del territorio si raccontano quindi progetti e attività che dimostrano l’impegno delle diverse comunità e territori in ambito sociale. E’ questo il caso del SISAF, esperienza di welfare di comunità, il progetto di educazione finanziaria promosso dalla Banca della Maremma sul territorio di Grosseto, la storia della cooperativa sociale Dedalus, attiva nel campo dei servizi e degli interventi rivolti alle persone immigrate, e della Fondazione Laureus Sport for Good Italia Onlus impegnata a risolvere situazioni di disagio giovanile attraverso attività sportive e percorsi di sostegno educativo e psicologico. Tra i contributi proposti in questa sezione c’è anche quello di Chiara Lodi Rizzini e Lorenzo Bandera dedicato ai supermercati sociali, di cui abbiamo avuto modo di parlare anche in alcuni articoli pubblicati nei mesi scorsi.
Riferimenti
La presentazione di Quaderni di Economia Sociale
Il numero di luglio della rivista