Nell’estate del 2024 lo sport paralimpico italiano ha raggiunto risultati straordinari: ai XVII Giochi Paralimpici Estivi di Parigi il nostro Paese ha totalizzato 71 medaglie (di cui 24 ori) – il miglior risultato di sempre se non si conta la prima storica edizione di Roma (in cui l’Italia fu prima nel medagliere, per ragioni particolari). Agli ultimi Giochi la delegazione italiana è stata la più numerosa di sempre, con 141 atleti e atlete in 17 discipline.
Quello delle paralimpiadi è solo un esempio di come lo sport possa e debba rappresentare un’occasione di inclusione per tutti, alla luce del suo valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico. Nell’anno olimpico, e a un anno esatto dall’inserimento dello sport nella Costituzione, Acri e Assifero hanno lanciato la campagna #Unaltrapartita. Comunità in campo, dedicata alla promozione dello sport sociale e inclusivo.
#Unaltrapartita è organizzata nell’ambito della XII Giornata europea delle fondazioni, un evento che si celebra ogni anno il 1° ottobre ed è promosso dal network europeo Philea – Philanthropy Europe Association per far conoscere a un pubblico più ampio la missione e l’opera delle organizzazioni filantropiche. In Italia l’evento è realizzato da Acri e Assifero, le associazioni che raggruppano rispettivamente le Fondazioni di origine bancaria e le altre Fondazioni ed enti filantropici (per esempio le Fondazioni di comunità, le Fondazioni di impresa, ecc.).
Alla campagna di quest’anno prendono parte le principali reti associative dello sport inclusivo (Aics, Csen, Opes, Sport for Inclusion, Uisp) in un calendario di oltre 130 eventi, tra spettacoli, incontri e appuntamenti che si svolgeranno dal 23 settembre al 1° ottobre in tutta Italia. Sarà l’occasione per scoprire decine di progetti che favoriscono l’attività sportiva di giovani e anziani, persone con disabilità, migranti, detenute.
La partecipazione sportiva in Italia e il ruolo del Terzo Settore
Secondo l’ultimo Rapporto BES dell’Istat (riferito a dati del 2023) il 34,2% delle persone di 14 anni e più dichiara di non svolgere né sport né attività fisica nel tempo libero. Il dato, per quanto in miglioramento rispetto al 2022 (36,3%) e al dato pre-pandemico (35,5% nel 2019), risulta ancora insoddisfacente.
Inoltre l’indicatore di sedentarietà è quello per cui si registra il più alto livello di eterogeneità regionale tra tutti i 152 indicatori contenuti nel Rapporto. In questo ambito c’è “un forte gradiente territoriale Nord-Mezzogiorno, con tassi di sedentarietà che si attestano al 25,4% nelle regioni del Nord e arrivano al 48,5% nelle regioni del Mezzogiorno” (p. 57). Anche le differenze di genere sono rilevanti in questo indicatore: le donne hanno livelli di sedentarietà più elevati rispetto agli uomini (37,1% contro 31,2%), sebbene il dato sia in corso di miglioramento.
Sport e sostenibilità: dalle olimpiadi ai campetti di provincia
I dati mostrano come lo sport risulti ancora poco accessibile a molte persone, specialmente in alcune aree del nostro Paese e per alcuni gruppi di popolazione (donne e persone con disabilità per esempio). Secondo l’Acri le ragioni principali di questi divari sono i costi elevati, la carenza di strutture e l’esempio famigliare.
Il Terzo Settore svolge un ruolo centrale per provare a rispondere a queste dinamiche: un terzo delle organizzazioni non profit italiane si occupa di sport, grazie anche a quasi il 20% di tutti i volontari italiani. In questo impegno le organizzazioni sono affiancate dalle Fondazioni italiane, nella convinzione che contribuire a garantire l’accesso alla pratica sportiva sia una delle strade per contrastare le disuguaglianze e far crescere la coesione sociale delle comunità.
Come ha sottolineato il presidente di Acri, Giovanni Azzone, nell’ambito del lancio della campagna #Unaltrapartita, “è necessario valorizzare il lavoro importantissimo delle oltre 120mila organizzazioni del Terzo Settore che, in tutta Italia, si occupano di promozione dell’attività sportiva, coinvolgendo chi lo sport ha smesso di praticarlo o chi vorrebbe, ma non ha i mezzi o le abilità fisiche per praticarlo“. Le Fondazioni di origine bancaria (e non solo) sostengono in termini economici e progettuali questo impegno per “fare in modo che lo sport possa affermarsi come un potente volano di benessere e di socialità, per far crescere comunità davvero coese e inclusive“.
L’impegno delle Fondazioni di origine bancaria
Le Fondazioni di origine bancaria sono attori fondamentali del secondo welfare, impegnate a promuovere lo sviluppo locale, la cultura, il benessere e l’inclusione (non solo attraverso lo sport). Le 86 Fondazioni di origine bancaria (FOB) italiane offrono il loro contributo in termini di competenze e progettuali ma anche – ovviamente – dal punto di vista economico. Per trasmettere il valore dell’impegno delle FOB ogni anno l’Acri (l’Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa) pubblica un Rapporto in cui aggrega i bilanci delle Fondazioni e ne sintetizza le condizioni patrimoniali e l’attività istituzionale.
Secondo il 29° Rapporto annuale il patrimonio contabile delle Fondazioni di origine bancaria, al 31 dicembre 2023, era pari a 41.190 milioni di euro (in aumento di circa 623,5 milioni di euro rispetto al 2022). Nel 2023 le FOB hanno erogato 1.047,5 milioni di euro, una crescita significativa rispetto agli importi assegnati nell’anno precedente (+8,9%), nonché il dato più alto degli ultimi 12 anni.
Queste risorse sono andate a sostenere 21.981 iniziative, per un importo medio 47.654 euro.
I settori di intervento e il sostegno all'inclusione
L'Acri analizza le erogazioni delle FOB impiegando la classificazione dei diversi settori di intervento delle Fondazioni (v. tabella).
Settori
|
2022 | 2023 | ||
mln di € | % | mln di € | % | |
Arte, attività e beni culturali | 246,9 | 25,7 | 251,2 | 24 |
Volontariato, filantropia e beneficenza* | 135,3 | 14,1 | 152,1 | 14,5 |
Educazione, istruzione e formazione | 106 | 11 | 115,8 | 11,1 |
Ricerca e sviluppo | 123,4 | 12,8 | 101,3 | 9,7 |
Sviluppo locale* | 92,7 | 9,6 | 90,6 | 8,7 |
Assistenza sociale* | 75,2 | 7,8 | 84,9 | 8,1 |
Salute pubblica* | 37,2 | 3,9 | 54,2 | 5,2 |
Protezione e qualità ambientale | 30,9 | 3,2 | 31,6 | 3 |
Sport e ricreazione | 7,3 | 0,8 | 6,9 | 0,7 |
Famiglia e valori connessi* | 6,9 | 0,7 | 5,2 | 0,5 |
Prevenzione della criminalità e sicurezza pubblica | 0 | 0 | 0,6 | 0,1 |
Diritti civili | 0,5 | 0,1 | 0,2 | 0 |
Religione e sviluppo spirituale | 0 | 0 | 0 | 0 |
Fondo per la povertà educativa minorile* | 84,6 | 8,8 | 69,2 | 6,6 |
Fondo per la repubblica digitale | 15,2 | 1,6 | 83,7 | 8 |
Totale | 962,2 | 100 | 1047,5 | 100 |
Fonte: elaborazione dell’autrice su dati Acri. Nota: i settori contrassegnati con * sono quelli afferenti all’area welfare secondo la classificazione di Secondo Welfare. Il disallineamento tra i valori totali e parziali esposti nel presente articolo deriva dall’arrotondamento dei suddetti valori operato in via automatica in fase di elaborazione da Acri.
Secondo la classificazione dell'Acri nel 2023 le Fondazioni hanno destinato al welfare (e cioè ai settori “Volontariato, filantropia e beneficenza”, “Assistenza sociale” e “Salute pubblica”) complessivamente 360,5 milioni di euro (34,4% del totale). Il nostro Laboratorio da diversi anni segue una classificazione parzialmente diversa rispetto a quella di Acri: riconduciamo alla voce "welfare" anche i settori “Famiglia e valori connessi”, “Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile” (precedentemente inseriti dalla stessa ACRI nell’area welfare) e “Sviluppo locale”1.
Secondo la nostra classificazione all’area del welfare nel 2023 sono stati destinati complessivamente 456,2 milioni di euro, pari a più del 43% del totale. Le risorse destinate all'area del welfare sono cresciute rispetto al 2022 (431,9 milioni di euro).
Le Fondazioni di origina bancaria hanno erogato un miliardo di euro nel 2023
Al settore "Sport e ricreazione" nel 2023 sono stati destinati 6,9 milioni di euro che hanno sostenuto un numero significativo di progetti (874); questa cifra rappresenta il 4% del totale delle iniziative sostenute ed è in aumento rispetto al 2022. L'impegno delle FOB nel campo dello sport, peraltro, non si limita a questo specifico settore istituzionale: lo sport, specialmente se inteso in ottica inclusiva, rientra all'interno di progetti e iniziative più ampie, che magari si pongono obiettivi più articolati rispetto alla "semplice" attività sportiva.
Erogazioni destinate ad attività e manifestazioni sportive sono documentate anche nei settori "Volontariato, filantropia e beneficenza", "Educazione, istruzione e formazione", "Sviluppo locale" e "Assistenza sociale". Anche le risorse destinate al Fondo per la povertà educativa minorile vanno in parte a sostenere iniziative di carattere sportivo, proprio perché il contrasto a questa forma di povertà prevede l'impegno a fornire a bambini e ragazze occasioni ricreative, culturali, sportive e formative che permettano loro di sviluppare tutto il loro potenziale.
Note
- Quest’ultimo settore comprende anche le iniziative di housing sociale e il sostegno all’edilizia popolare locale, pertanto a nostro avviso può essere ricondotta alla più generale area del welfare per le finalità che persegue, per gli strumenti che applica e/o per gli attori che coinvolge.