Secondo Raffaella Pannuti, presidente di Fondazione Ant, "gli Enti del Terzo Settore hanno dimostrato nel tempo di voler maturare, sviluppando sistemi di controllo e di crescita per riuscire ad avere un maggior peso nella società". Per questo, "non possono limitarsi ad aspettare finanziamenti a fondo perduto, ma piuttosto devono creare anche progettualità virtuose e generative di risorse, e, dico anche, di opportunità. L’innovazione di processo, al pari dell’innovazione di idee, è una sfida da cogliere per dare una dimostrazione di attenzione verso la realtà che cambia negli anni".
"Pretendere innovazione e misurare l’impatto sociale degli attori del Terzo Settore ha significato se e solo se esiste una stretta correlazione con gli altri attori della società: le aziende e il pubblico. Ognuno di questi attori deve funzionare da vaso comunicante con l’altro in termini di credibilità, know-how e sostenibilità dei progetti e delle idee e dei modelli. Solo così non ci potranno essere interruzioni di processo e obiettivi non condivisi".
La misurazione dell’impatto sociale? Ha senso solo se profit, pubblico e privato sociale fanno sistema
Raffaella Pannuti, Vita, 27 novembre 2018