Una piattaforma gratuita e indipendente, un archivio digitale dinamico dove trovare informazioni dettagliate e qualificate sulle organizzazioni del Terzo settore: è Italia non profit – la Guida al Terzo Settore il primo registro online in cui tutti gli enti (associazioni, fondazioni, comitati e cooperative sociali) possono raccontarsi, farsi conoscere, valorizzare il proprio operato e le proprie caratteristiche.
Presentata a gennaio 2017 e nata dall’idea di due giovani professioniste, Giulia Frangione e Mara Moioli, Italia non profit è una Startup innovativa a vocazione sociale – e Società Benefit – che ha l’obiettivo di ridurre le asimmetrie informative esistenti tra gli enti non profit e i donatori sostenendo lo sviluppo e la diffusione della cultura del dono e della donazione consapevole in Italia.
Letture indipendenti e possibilità di confrontare le differenze e le peculiarità delle organizzazioni: queste sono solo alcune delle opportunità che Italia non profit dà a chi accede alla piattaforma.
Pur trattandosi – secondo il censimento Istat del 2011 – di un settore che conta 680.811 dipendenti e che genera il 4% del PIL italiano, ad oggi infatti i donatori (le persone fisiche, ma anche le imprese) trovano le informazioni relative agli enti solo sui canali delle organizzazioni. Nel nostro Paese non esistono né un registro unico consultabile che consenta confronti ed elaborazioni di dati fra gli enti non profit, né uno standard minimo di trasparenza ed affidabilità che consenta di leggerne l’operato.
Italia non profit permette dunque di avere informazioni sul Terzo settore in un unico portale offrendo un quadro completo sugli enti, che vengono visualizzati e approfonditi attraverso tre diversi focus tematici: attività e modello di intervento, salute economico-finanziario, governance e accountability. Per questo la piattaforma si rivolge a chi dona e a chi ancora non lo fa: garantisce uno sguardo multidimensionale sul ciclo di vita degli enti su diverse aree di performance, valorizza le differenze e include tutti gli enti, anche quelli che non hanno strutture per comunicarsi. In questo modo, la piattaforma permette a tutti l’accesso ad una serie di dati importantissimi per comprendere un settore che ha una grande rilevanza per il benessere del Paese.
Come funziona?
Per gli enti: Italia non profit offre una vetrina dalla quale raccontarsi e promuoversi. Coinvolge le organizzazioni non profit nella compilazione di un questionario online originale e proprietario che esplora diversi aspetti del ciclo di vita dell’ente, verifica la correttezza delle informazioni, analizza, confronta ed elabora i dati, pubblica le informazioni e i dati raccolti in maniera chiara, uguale e altamente comunicativa.
Per gli utenti: Italia non profit offre la possibilità a tutti gli utenti (cittadini, imprese, fondazioni, istituzioni) di trovare informazioni qualificate sulle organizzazioni non profit e sui servizi di utilità sociale offerti, di documentarsi sul Terzo Settore, sugli enti, orientando verso la conoscenza del settore e la scelta di sostegno.
Il terzo settore su Italia non profit
La piattaforma conta ad oggi di più di 400 enti presenti in database.
Le organizzazioni non profit che si sono registrate sono realtà molte eterogenee per provenienza territoriale, causa sociale, forma giuridica (associazioni, comitati, fondazioni, cooperative sociali, etc.): su Italia non profit sono presenti enti piccoli e giovani ma anche grandi e strutturati, con grandi valori di raccolta fondi o con piccoli organici. Emergono quindi informazioni qualitative nuove, che solitamente è difficile reperire e che guardano alla relazione enti/donatori e trattano il tema della raccolta fondi con un’attenzione diversa.
Un importante trend registrato, che va a sottolineare la necessità di visibilità è sicuramente l’attenzione alla dimensione online/digitale, in crescita e sempre più rilevante anche per il Terzo settore. Questo segnale dimostra come la volontà di comunicare e comunicarsi, attraverso diversi strumenti, sia una necessità degli enti non solo al fine di aumentare la propria sostenibilità, ma anche di rappresentare i propri dati e la propria realtà tramite canali che generano maggiore accessibilità alle informazioni.
Come sottolineano Giulia Frangione e Mara Moioli – cofondatrici di Italia non Profit – “si parla da anni di diffusione della cultura del dono e di quanto la trasparenza e la misurazione siano fondamentali per la crescita delle donazioni in Italia. Questi due elementi da soli però non bastano. La trasparenza è solo il punto di partenza, non quello di arrivo. Le informazioni rafforzano l’operato delle organizzazioni e la loro capacità di costruire legami fiduciari. Per questo motivo siamo uno strumento per gli enti (a supporto delle loro relazioni), e uno strumento per i donatori (a supporto delle loro scelte).”
La guida alla riforma e la trasformazione digitale del terzo settore
Italia non profit è quindi un Osservatorio permanente sul Terzo settore: sono i dati, le ricerche e la conoscenza i veri protagonisti della sua valorizzazione. Per questo, sulla piattaforma si possono trovare anche contenuti divulgativi che avvicinano i donatori al Settore, rendendo disponibili approfondimenti, studi e analisi.
Uno di questi è la Guida alla Riforma del Terzo Settore (ve ne abbiamo parlato qui), un contenuto divulgativo e comprensibile per approfondire e rendere accessibile a tutti (enti, cittadini, volontari, donatori, istituzioni) il grande cambiamento che sta attraversando il Terzo Settore: si tratta di una pagina web semplice, completa e sempre aggiornata sul percorso della Riforma, navigabile per articoli e per argomenti.
Inoltre, in occasione del V Web Marketing Festival (tenutosi a Rimini il 23 e il 24 giugno 2017), Italia non profit ha lanciato la prima ricerca sulla trasformazione digitale del Terzo settore che mira ad evidenziare come l’utilizzo degli strumenti digitali, delle opportunità offerte dal web, impattino anche sui modelli organizzativi, sulla governance, sulla raccolta fondi, sulle scelte di spesa, sulla capacità di rispondere ai bisogni e soddisfare i beneficiari, e sul dialogo con i donatori e gli stakeholder.