"La coesione è un input per produrre qualità, e il contrario non è vero. Da qui viene fuori il tema dell’artigianato, che incorpora plasticamente la dimensione della qualità dell’Italia. Se è vero che la qualità postula la coesione sociale, è anche vera una prospettiva di sviluppo che si costruisce sull’artigianato, sull’artigianato digitale e sul Made in Italy, che non possono prescindere dalla socialità".
"L’altro elemento che vedo fortissimo è che queste nuove forme di produzione incorporano anche delle nuove modalità di aggregazione. I fablab, i co-working o le botteghe non sono i nuovi circoli Acli o Arci, ma in qualche modo chi vi partecipa risponde anche a una domanda di fare e non solo di senso. Che si traduce nel fare insieme, in una dimensione fisica di prossimità".
A dirlo Paolo Venturi, Direttore di Aiccon, in un’intervista rilasciata a Felice Meoli sul rapporto tra mondo artigiano e economia civile, in cui sono emerse riflessioni molto interessanti sviluppate nel corso della XV edizione delle Giornate di Bertinoro.
"Un artigiano social per l’economia civile"
Felice Meoli, Etica News, 28 ottobre 2015