L’economia sociale è un fenomeno che negli ultimi hanno ha guadagnato un ruolo centrale all’interno delle politiche pubbliche. Le imprese e le organizzazioni dell’economia sociale hanno saputo rispondere in modo efficace ed efficiente ai crescenti bisogni della comunità, divenendo così un punto di riferimento.
A seguito della pandemia, con la fragilità dell’economia e l’aggravarsi delle disuguaglianze esistenti, è emerso un naturale bisogno di resilienza, innovazione e cooperazione che ha evidenziato ancora di più la rilevanza dell’economia sociale.
Nel numero 1/2022 di Impresa Sociale Anna Athanasopoulou e Patrick Klein – entrambi della Direzione Generale del Mercato interno della Commissione Europea – approfondiscono lo stato attuale dell’economia sociale all’interno del panorama europeo, proponendo una riflessione sul futuro di questo settore e sulla necessità di rispondere alle sfide che il futuro ci riserva.
Gli autori si soffermano su due elementi. Da una parte, l’European Action Plan on Social Economy – cioè il Piano d’azione europeo per l’economia sociale – che definisce i corsi d’azione del prossimo decennio per le organizzazioni che si occupano di economia sociale e, dall’altra, il percorso Proximity and Social Economy, dedicato alla transizione verde e digitale.
Il piano messo in campo dall’Unione Europea si pone l’obiettivo di supportare e finanziare l’economia sociale, ponendo le basi per un suo migliore sviluppo. Per crescere e rafforzarsi l’economia sociale necessita di condizioni favorevoli, come ad esempio un corretto accesso ai finanziamenti, trasparenza negli appalti pubblici, modelli di business più forti e sostenibili, formazione del personale e crescita delle competenze.
Parallelamente, con il Proximity and Social Economy l’UE propone una strategia industriale che tuteli l’ambiente e la società, portando l’economia europea verso una maggiore sostenibilità competitiva. Questa strategia industriale consentirà all’Unione Europea di poter superare l’attuale crisi in modo da tutelare economia, società e ambiente. Secondo gli autori contribuirà inoltre a raggiungere maggiori livelli di preparazione per potenziali shock futuri.