Il Comune di Perugia, Assessorato alla Cultura e Politiche Sociali, sta realizzando in questi mesi il progetto “Famiglie Migranti e Linguaggi dei Giovani” (FA.MI.LIN.G). Si tratta di una iniziativa finanziata dal Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi 2007-2013, che propone laboratori espressivi e incontri di approfondimento per giovani italiani e stranieri dai 12 ai 30 anni, presso le strutture comunali. Laboratori ed incontri hanno preso avvio nel novembre 2011 e termineranno nel mese di maggio 2012. Sono stati previsti in particolare laboratori di lingua e cultura italiana, di linguaggi artistici, di teatro e di espressione corporea, di musica, di street dance e urban culture, di video-editing. Per quanto riguarda gli incontri tematici sono stati organizzati sei momenti di formazione sul lavoro e l’auto-imprenditorialità, oltre ad incontri dedicati all’approfondimento della cultura araba e di quella sud-americana.
Gli obiettivi che il comune di Perugia si prefigge con questo progetto sono i seguenti:
a) favorire la partecipazione alla vita sociale dei giovani migranti insieme ai loro coetanei del territorio;
b) migliorare le conoscenze dei giovani migranti relativamente all’uso della lingua italiana e della fruizione del territorio nel quale vivono;
c) attivare circuiti virtuosi di collaborazioni e partecipazione dei giovani, secondo la metodologia peer-to-peer, e luoghi/occasioni di incontro fruibili da giovani immigrati e non;
d) favorire la contaminazione delle culture d’origine dei partecipanti al fine di rafforzarne la conoscenza reciproca;
e) migliorare l’inserimento dei giovani immigrati all’interno delle scuole;
f) realizzare un modello trasferibile di politiche per l’integrazione fra i giovani;
g) coinvolgere le famiglie straniere attraverso i linguaggi culturali dei giovani.
L’iniziativa FA.MI.LIN.G può contare sul contributo determinante del Terzo settore, nello specifico di tre cooperative sociali attive da tempo sul territorio perugino: Borgorete, Nuova Dimensione e Polis.
Borgorete
La cooperativa sociale Borgorete si costituisce nel 2007, dalla fusione di due cooperative storiche di Perugia, La Rete e Il Borgo, nate nel 1979 per volontà di un gruppo di giovani studenti e volontari impegnati nel sociale (“La Rete, ad indicare il desiderio di un intervento sociale integrato nel territorio, il Borgo, evocazione della vita di quartiere che aggrega, che è solidale, che è viva e condivisa” – dal sito di Borgorete). Tra gli anni ’80 e ’90, le due cooperative espandono l’ambito dei propri servizi, nello sforzo di proporsi all’ente pubblico come partner nello sviluppo e nella programmazione dei servizi sociali (dal turismo sociale alla formazione, dai servizi per la prima infanzia a quelli per le tossicodipendenze). Gli anni 2000 vedono le due cooperative (che per l’appunto si fondono nel 2007) impegnate in stretta collaborazione a costruire, come si legge nel sito, “nuove modalità di relazione e collaborazione con gli Enti locali, alla luce della legge 328/2000 e del metodo della concertazione; l’adozione di un sistema di gestione per la qualità; l’attenzione agli attuali scenari socio-culturali e alle nuove configurazioni del Welfare. La sfida principale e generale consiste sempre più nel coniugare gli obiettivi dell’attività sociale (capace di rispondere ai bisogni sociali emergenti e di fare ‘cultura’ in ambito sociale), con quelli dell’impresa (alle prese con produttività, esigenze di bilancio, qualità ed efficienza organizzative) e della cooperativa (basata sul mutualismo, la partecipazione e la tutela dei soci)”.
Tra le attività di Borgorete si segnala la gestione dell’asilo Kilipupu, nato nel 2008 nei locali dell’ex-nido della Perugina, ora Nestlè Italiana SpA. L’asilo Kilipupu è il frutto di un accordo tra Nestlè e Consorzio Abn, con il sostegno della Regione Umbria e del Comune di Perugia, che offre 81 posti, 25 dei quali sono riservati ai dipendenti Nestlè, ai bambini del territorio.
Nuova Dimensione
La Cooperativa Nuova Dimensione Società Cooperativa Sociale ONLUS opera sul territorio provinciale di Perugia dal 1981, nel settore dei servizi alla persona in ambito assistenziale, sociale, socio-sanitario, educativo, formativo e di animazione. Dal 2009 Nuova Dimensione è certificata anche per i servizi di formazione. Per quanto riguarda le sue origini, leggiamo nel sito che “la Cooperativa ha iniziato nel 1981 la sua attività con i Centri estivi per l’infanzia, allargando negli anni ’80 i suoi settori d’azione, e comincia ad occuparsi di prevenzione del disagio giovanile con attività di animazione dedicate agli adolescenti. Compie, inoltre, un’indagine conoscitiva dell’assistenza domiciliare agli anziani, collabora al progetto dei distretti socio-sanitari di Assistenza domiciliare integrata, in cui tutte le figure professionali che si occupano dell’anziano (dall’assistente sociale, all’infermiere, all’operatore domiciliare della cooperativa) insieme programmano, eseguono e verificano il lavoro, per dare risposte sempre più adeguate alle esigenze degli utenti. La Cooperativa sigla, inoltre, una convenzione con la ULSS per la gestione di un gruppo famiglia per ex-lungodegenti dell’ospedale psichiatrico, uno dei primi casi in Italia di applicazione pratica della Legge Basaglia che prevedeva ”una struttura intermedia” in cui conciliare il nuovo approccio alla malattia mentale, coinvolgendo anche il territorio”. A partire dalla seconda metà degli anni Novanta l’ambito di intervento della Cooperativa si estende all’orientamento scolastico e professionale, alla prevenzione, alla formazione e all’inserimento lavorativo.
Polis
Polis è una cooperativa sociale nata nel 2008 dalla fusione di due cooperative storiche del territorio perugino, ALSS e LASCIAA. Quest’ultima, in particolare, è stata costituita nel 1981 dalla volontà di un gruppo di donne con un obiettivo imprenditoriale che intendeva coniugarsi ai fini sociali della tutela delle persone in difficoltà. I servizi per gli anziani impiegano circa 351 soci divisi fra strutture residenziali, centri diurni e servizi domiciliari, quelli per i minori impiegano circa 244 soci divisi fra gli asili nido, il supporto scolastico, le attività estive e i servizi domiciliari. Per quanto riguarda i servizi ai disabili, 75 soci operano fra i centri diurni, il trasporto utenti, le strutture residenziali e il servizio domiciliare. Infine, nell’area “salute mentale e dipendenze” sono impiegati circa 87 soci divisi fra strutture residenziali, semiresidenziali, unità di convivenza e i servizi domiciliari.
Il progetto FA.MI.LIN.G si avvale quindi dell’apporto esperto di queste tre cooperative, il cui forte radicamento territoriale ha con tutta probabilità favorito la progettualità condivisa con il Comune di Perugia. L’iniziativa conferma le potenzialità di sperimentazione nella prospettiva del welfare mix tra pubblico e privato (in questo caso non profit) che si fonda sull’operare sinergico dell’autorità locale – rafforzata nella propria programmazione in campo sociale dalle risorse dei fondi europei – e del Terzo settore, capace di declinare in azioni concrete, fruibili dal territorio, gli indirizzi di policy dell’ente locale.