Cinque milioni di euro per l’infrastrutturazione sociale nel Mezzogiorno. La Fondazione con il Sud coinvolge ancora una volta le organizzazioni del Terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia perché si facciano promotrici di partnership capaci di realizzare “progetti esemplari” nell’ambito dello sviluppo, qualificazione e innovazione dei servizi socio-sanitari.
L’ultimo bando della Fondazione, che scadrà a settembre 2012, è dedicato ai disabili psichici e alle loro famiglie perché possano, con la collaborazione attiva di tutti gli attori pubblici e privati del territorio, avere accesso a percorsi di sostegno e crescita di lungo periodo. Un welfare “partecipato” che unisca sforzi e risorse del non profit insieme a quelli delle famiglie e degli enti pubblici e privati.
Quando si parla di disabilità si fa solitamente riferimento ai limiti alle capacità fisiche, dimenticando che disabilità di tipo psico-affettivo e psico-cognitivo, come ad esempio l’autismo, generano isolamento ed emarginazione. I soggetti colpiti, che nonostante i programmi di assistenza dipendono in larga parte dalle proprie famiglie, spesso non hanno reali opportunità di integrazione, sociale e lavorativa. Una condizione che diventa ancor più drammatica quando vissuta dalle famiglie meno abbienti, che avvertono il peso della quotidianità e ancor di più l’assenza di prospettive future per i propri cari. La Fondazione non si propone di sostituire i più “tradizionali” interventi assistenziali delle istituzioni, ma vuole invece promuovere la sperimentazione di soluzioni innovative che assicurino l’efficace inserimento sociale e professionale dei soggetti coinvolti, proprio in un’ottica di auto-sostenibilità di lungo periodo dei progetti finanziati.
Sposando l’idea di “networking sociale” propria del secondo welfare, il bando è riservato al finanziamento di partnership costituite da almeno tre soggetti, preferibilmente di natura diversa e in grado di mettere in campo risorse proprie. Un “soggetto responsabile” del settore non-profit potrà presentare domanda se supportato da almeno altri due partecipanti, che possono appartenere anche alle istituzioni, all’università e ricerca, e settore for-profit.
Le proposte, finalizzate al rafforzamento dell’autonomia delle persone con disabilità psichica, dovranno rientrare in due ambiti di intervento:
– l’avvio di strutture di accoglienza, riabilitazione e forme di convivenza di tipo famigliare, e per il rafforzamento dell’integrazione sociale;
– il rafforzamento e la creazione di attività lavorative che coinvolgano i soggetti con disabilità psichica, e siano in grado anche di garantire la sostenibilità economica del progetto proposto.
Una volta selezionati, gli interventi saranno articolati in due fasi. La prima, della durata massima di 12 mesi, sarà dedicata allo start-up dei progetti attraverso il supporto alla creazione delle condizioni tecniche, strutturali, amministrative e istituzionali necessarie all’avvio. Per questa fase la Fondazione finanzierà fino al 95% del costo totale, mentre i soggetti proponenti dovranno assicurare la copertura di un minimo del 5%. Durante la seconda fase invece, che coinciderà con l’inizio dell’operatività dei progetti e durerà fino a 36 mesi, il supporto economico della Fondazione, che non potrà coprire più del 20% del costo totale, si ridurrà gradualmente per essere sostituito dall’impegno crescente delle famiglie e degli enti pubblici e privati coinvolti.
Riferimenti
Il sito di Fondazione con il Sud