«Accogliere, proteggere, promuovere e integrare i migranti e i rifugiati»: sono queste le parole scelte da Papa Francesco per la 104esima “Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato”, celebrata domenica 14 gennaio 2018.
Tra i temi, anche la tutela e il sostegno ai minori non accompagnati, ragazze e ragazzi che si trovano in Italia soli, privi di assistenza e rappresentanza da parte dei genitori o di altri adulti per loro legalmente responsabili. La presenza di minori non accompagnati in Italia e in tutti i paesi europei è in continua crescita. Secondo i dati del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, i minori stranieri non accompagnati presenti in Italia a fine 2012 erano 5.821, ma al 30 novembre 2017 risultano più che triplicati arrivando a 18.508. Provengono prevalentemente da Gambia, Guinea, Egitto, Albania. La stragrande maggioranza dei minori accolti è di genere maschile e in una fascia di età compresa tra i 15 e i 17 anni (cfr. figura 1).
Figura 1. I Minori Stranieri Non Accompagnati in Italia, per genere ed età, a novembre 2017.
Fonte: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (2017)
A questo scenario si aggiungono i giovani che risultano irreperibili: sarebbero almeno 10.000 i bambini e ragazzi scomparsi dopo il loro arrivo in Europa, esposti al rischio di sfruttamento, abuso sessuale o lavorativo da parte di reti criminali.
Nel 2016, Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione CON IL SUD, Enel Cuore, Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Monte dei Paschi di Siena e Fondazione Peppino Vismara hanno promosso in Italia l’iniziativa “Never Alone, per un domani possibile”, che sostiene una serie di azioni volte a favorire l’autonomia e l’inclusione dei giovani migranti.
La situazione italiana si inserisce in un quadro europeo complesso: lo sviluppo di efficaci percorsi di inclusione dei minori stranieri non accompagnati è una sfida che va oltre le frontiere nazionali e richiede risposte a livello europeo. “Never Alone, per un domani possibile” si inserisce, infatti, nel programma europeo EPIM – European Programme on Integration and Migration, un’iniziativa congiunta di 25 fondazioni europee nata per promuovere progetti con lo stesso obiettivo in Italia, Grecia, Germania e Belgio, che ha mobilitato risorse per oltre 6 milioni di euro.
Nell’ambito del programma Never Alone, nel 2016 è stata emanata la prima edizione del Bando “Accoglienza e accompagnamento dei minori e giovani stranieri non accompagnati che arrivano in Italia soli” che ha selezionato otto progetti sul territorio italiano volti a potenziare le modalità di accoglienza dei giovani migranti, a lavorare allo scambio di buone pratiche e competenze, e costruire una nuova cultura dell’accoglienza: i contributi complessivamente deliberati sono stati pari a 3,5 milioni di euro.
I progetti, operativi da aprile 2017, coinvolgono 75 enti tra associazioni del Terzo Settore ed Enti pubblici, e lavorano nell’ambito di 12 regioni italiane: quattro regioni del Nord, quattro del Centro e quattro del Sud, con una concentrazione più alta in Sicilia, dove maggiore è la presenza di minori (il 43,9% di quelli censiti a novembre 2017 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) e hanno focalizzato la loro attenzione e i loro sforzi sui grandi temi che riguardano l’accoglienza e l’inclusione dei minori stranieri non accompagnati.
Le aree di intervento dei progetti finanziati sono numerose e possono essere ricondotte a quattro ambiti.
La creazione di un sistema di accoglienza specifico per le ragazze a rischio di tratta o vittime di tratta
In questo ambito il progetto M.A.P.NET (Miglioramento dei sistemi di accoglienza e protezione dei minori non accompagnati a rischio di tratta e sfruttamento), promosso da Cooperazione Internazionale Sud Sud di Palermo, si occupa di realizzare un’azione di sistema, che lavora sulla formazione di circa 400 operatori, il capacity building a sostegno delle amministrazioni locali, la sperimentazione di nuove pratiche di accoglienza per le ragazze in particolare, lo scambio di prassi e metodi, la messa in rete, il monitoraggio.
ll territorio siciliano si caratterizza, infatti, rispetto alle altre regioni italiane per un numero maggiore di sbarchi, un’ingente presenza di minori stranieri in prima e seconda accoglienza e per il transito della rotta della tratta nigeriana che dalla Libia raggiunge le coste siciliane e che negli ultimi anni interessa molte minori. Per predisporre le necessarie misure di protezione è fondamentale che, già dal momento dello sbarco, le équipe di lavoro siano in grado di riconoscere eventuali Indicatori di Tratta, di predisporre strumenti di identificazione e presa in carico;
La messa in atto di un sistema di accoglienza e di misure di integrazione sociale progettate su misura per i minori
In particolare il progetto Mai più soli del Cidis Onlus di Perugia promuove in Calabria, Campania, Lazio, Umbria e Veneto interazioni e scambi di competenze tra i diversi attori coinvolti nella tutela dei giovani. Per i minorenni il progetto lavora all’inserimento in famiglia attraverso la messa a regime del sistema dei Tutori volontari e dell’Affido Familiare, realizzando contemporaneamente interventi di advocacy e tutela legale per la promozione del rispetto dei diritti dei ragazzi. Per i neomaggiorenni, il progetto sperimenta lo sviluppo di buone pratiche sostenibili alternative all’accoglienza in strutture che permettano di integrare risorse pubbliche e private e coinvolgano gli stessi ragazzi nella gestione.
Con un approccio improntato all’accoglienza e all’ascolto, il progetto Ragazzi Harraga del CIAI realizza, invece, a Palermo laboratori interculturali, attività di orientamento e tirocini formativi per aiutare i minori a costruire un nuovo progetto di vita in Italia ricomponendo i frammenti della propria esperienza e partendo dalle proprie competenze e attitudini. Il progetto lavora anche con le aziende del territorio che si impegnano per favorire l’apprendimento e l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.
Il rafforzamento dell’autonomia dei giovani neomaggiorenni attraverso azioni volte a facilitare l’occupazione lavorativa e l’inclusione abitativa
In particolare il progetto Minori e giovani Stranieri Non Accompagnati: azioni di inclusione e autonomia dell’Istituto Don Calabria di Verona in Emilia Romagna, Sicilia e Veneto. Realizza percorsi di accompagnamento e supporto verso l’autonomia dei giovani, interventi rivolti all’alfabetizzazione e iniziative mirate all’integrazione sociale, valorizzando gli aspetti ludici, ricreativi e culturali da sviluppare sul territorio, attiva borse lavoro e tirocini di formazione della durata minima di quattro mesi, propone l’utilizzo di appartamenti per la semi-autonomia e di pacchetti housing first, con cui si contribuisce alla caparra e all’affitto degli alloggi per un periodo di sei mesi.
Il progetto Ragazzi sospesi: azioni di accompagnamento all’autonomia nel passaggio alla maggiore età dei minori stranieri non accompagnati, della Cooperativa Sociale Dedalus di Napoli – declinato su una gamma di azioni che vanno dal contatto in strada, all’accoglienza di primo e secondo livello fino al raggiungimento della piena autonomia abitativa e lavorativa – si basa su una serie di programmi individualizzati che chiamano i minori e i neomaggiorenni a partecipare in modo attivo alla definizione del proprio percorso: sottoscrivendo un Contratto Sociale basato sulla condivisione di finalità e attività, giovani e operatori si impegnano in uno scambio equo e danno inizio a un percorso tra pari, lontano dagli approcci meramente assistenzialistici.
Il progetto Strada facendo: sperimentazione di interventi in rete per il passaggio nell’età adulta di minori stranieri e neomaggiorenni non accompagnati del CESVI di Bergamo promuove sui territori di Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia e Toscana la sperimentazione, la messa in rete e la replicabilità di buone pratiche di accoglienza e integrazione di giovani migranti tra i 16 e i 19 anni, grazie alla sinergia fra diciassette partner (tra enti pubblici, cooperative sociali, associazioni ed enti di formazione professionale), che sinora ha coinvolto in percorsi di studio e tirocini formativi 173 ragazze e ragazzi..
Il progetto Together: costruiamo insieme il futuro di Save the Children Italia di Roma sui territori di Lazio, Piemonte e Sicilia accompagna i giovani coinvolti con attività formative e di orientamento al mondo del lavoro, borse lavoro, supportandoli per gli aspetti di cura, sport, salute,abitazione e nella conoscenza della lingua italiana. Il progetto, che coinvolge nove partner pubblici e privati, attiva percorsi di tirocini aziendali e piani di accompagnamento all’autonomia abitativa per almeno 60 ragazzi e si impegna nella creazione di un database delle competenze a livello nazionale per individuare i profili professionali dei neomaggiorenni potenzialmente in linea con le esigenze del mondo produttivo.
Favorire la partecipazione attiva e consapevole della cittadinanza e delle istituzioni capaci di favorire efficaci e duraturi processi di accoglienza e inclusione
In questo senso a Brescia, il progetto MSNA – Minori: Seminare una Nuova Accoglienza della Fondazione Museke, mette a disposizione di circa 60 giovani e della cittadinanza un’équipe multi-professionale per favorire la crescita equilibrata del singolo e della collettività e per creare occasioni di incontro tra il migrante e la comunità che lo circonda, attraverso incontri dedicati agli istituti scolastici, programmi specifici a favore degli operatori di settore e della cittadinanza per la formazione di Tutori Civici Volontari e la sperimentazione di pratiche di Affido sociale diffuso.
Riferimenti
Sito web di Never Alone, per un domani possibile
Sito web del programma europeo EPIM – European Programme on Integration and Migration
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (2017), Report mensile minori stranieri non accompagnati (MSNA) in Italia. Dati al 30 novembre 2017