6 ' di lettura
Salva pagina in PDF

La Fondazione della Comunità di Monza e Brianza è nata nel dicembre 2000 su iniziativa di Cariplo nell’ambito del progetto Fondazioni di Comunità, iniziativa di cui abbiamo già trattato in diversi altri articoli apparsi su questo sito. Nel corso degli anni questa Fondazione si è progressivamente affermata quale attore in grado di erogare risorse, sostenere progetti a favore del territorio e mettere in rete istituzioni, organizzazioni del terzo settore e cittadini, che hanno trovato in essa un punto di riferimento molto importante. Dalla sua costituzione la Fondazione della Comunità di Monza e Brianza è stata infatti capace di erogare oltre 12 milioni di euro, con i quali sono stati sostenuti ben 1.900 progetti promossi dalla società civile, e sviluppare interessanti iniziative rivolte alla comunità del territorio brianzolo.

Il territorio di riferimento

La Fondazione opera all’interno della Provincia di Monza e Brianza ovvero la seconda area, dopo la provincia di Napoli, più densamente popolata del Paese: su poco più di 400 km² vivono all’incirca 860.000 persone, suddivise in 55 amministrazioni comunali. E’ un territorio molto complesso, caratterizzato da un’economia fiorente e da un alto grado di produttività, che tuttavia negli anni ha dovuto far fronte a diverse problematiche legate al mondo del lavoro, al fenomeno dell’immigrazione e a nuove forme di povertà, che con la crisi economica sono notevolmente aumentate. Le attività della Fondazione sono organizzate sulla base dei cinque distretti socio-sanitari (Carate Brianza, Desio, Monza, Seregno e Vimercate) in cui è suddivisa la provincia. Il distretto di Monza, come dimostrano i dati del Report sull’attività erogativa 2001-2011, risulta quello a cui è stato finora destinato il maggior numero di erogazioni (45% del totale) e che pertanto ha tratto i maggiori vantaggi dalle attività della Fondazione.

Sostenere la comunità e sviluppare la cultura del dono

La Fondazione della Comunità di Monza e Brianza eroga ogni anno importanti risorse a sostegno di progetti e iniziative promosse dalla società civile. Tra il 2001 e il 2011, come mostra il report sulle attività erogative, la Fondazione ha erogato 11.585.746 € (figura 1), a cui vanno aggiunte le risorse fornite nel corso dell’anno 2012, pari a circa 950.000 euro. Tuttavia, al di là dell’attività erogativa, il primo obiettivo della Fondazione resta quello di promuovere la cultura del dono, divenendo punto di riferimento per tutti coloro che, pur non possedendo le competenze o gli strumenti necessari, desiderano devolvere risorse economiche per finalità filantropiche. La Fondazione offre al donatore competenze e strutture adeguate a tale scopo, e favorisce l’incontro e la cooperazione tra tutti coloro che ricorrono alla Fondazione stessa, siano essi imprese, professionisti, enti pubblici o privati, organizzazioni del terzo settore o singoli cittadini.

Figura 1. Erogazioni effettuate nel periodo 2001-2011 divise per tipologia

Fonte: Report attività erogativa 2001-2011, Fondazione della Comunità di Monza e Brianza

 

Un patrimonio sempre più importante

La Fondazione di Monza e Brianza è una delle Fondazioni di comunità che è riuscita a vincere la sfida con Cariplo, raccogliendo sul territorio i 5.200.000 € necessari per raggiungere l’obiettivo concordato (come ci ha spiegato Bernardino Casadei nell’intervista concessa a Secondo welfare). A fronte di questa raccolta, conclusasi nel 2009, la Fondazione brianzola ha visto triplicato il proprio patrimonio, che attualmente si attesta sui 16 milioni di euro. Questo denaro è utilizzato per portare avanti investimenti diversificati, i cui proventi sono utilizzati dalla Fondazione per finanziare progetti di utilità sociale e coprire le spese di gestione. Il cospicuo aumento di capitale ha dunque accresciuto le capacità di investimento della Fondazione e i relativi rendimenti ad essa collegati, che ogni anno ammontano ad alcune centinaia di migliaia di euro.

Modalità operative: bandi, micro-erogazioni e fondi patrimoniali

Come la maggior parte della Fondazioni di comunità lo strumento principale utilizzato per erogare risorse è quello del bando. Attraverso di esso le realtà del territorio possono chiedere alla Fondazione di contribuire alla realizzazione di progetti attraverso lo stanziamento di risorse economiche, che tuttavia non possono superare il 50% del costo finale previsto. Chi partecipa al bando, pertanto, deve anzitutto garantire la raccolta autonoma di almeno metà del denaro necessario. In questo modo le organizzazioni vengono responsabilizzate, e incoraggiate a reperire le risorse di cui necessitano attraverso interazioni con la comunità. La Fondazione ricorre anche ai bandi “emblematici minori”, ovvero bandi pubblicati congiuntamente con Fondazione Cariplo per finanziare progetti specifici che, per la loro dimensione, assumono particolare rilevanza per la comunità e necessitano di un processo di pianificazione strategica territoriale. Nel 2012 ben 650.000 € sono stati stanziati attraverso tale canale. Altro strumento attraverso cui opera la Fondazione è quello delle micro-erogazioni, ovvero risorse stanziate annualmente attraverso uno specifico fondo costituto per far fronte a necessità urgenti in ambito sociale. Occorre sottolineare che, anche in questo caso, la Fondazione non eroga il denaro direttamente a chi si trova in situazione di bisogno, ma si avvale della collaborazione delle organizzazioni del terzo settore che operano in contatto con questi soggetti.  Con questo strumento la fondazione ha erogato oltre 330.000 euro. Occorre infine ricordare anche le erogazioni emesse grazie ai rendimenti dei fondi patrimoniali costituti presso la Fondazione, e destinate a iniziative in linea con le finalità dei singoli fondi. Anche l’importo complessivo di tali risorse si è attestato sui 300.000 euro.

Maggiore attenzione al sociale per far fronte alla crisi

La Fondazione di Monza e Brianza da sempre indirizza gran parte delle proprie risorse (70% circa) verso l’assistenza sociale e socio-sanitaria. Negli ultimi anni, tuttavia, è aumentato l’impegno della Fondazione verso tali settori in cui, a causa della crisi, stanno emergendo nuove forme di fragilità. Nel 2011 sono stati emessi 10 bandi, per un valore complessivo di 1.063.950 euro, attraverso cui sono stati finanziati 80 progetti. I maggiori beneficiari di queste erogazioni, secondo i dati della Relazione Sociale 2011, sono stati giovani e minori (49% erogazioni per il sociale) – attraverso interventi volti a promuovere il volontariato giovanile, il supporto nello studio, proposte culturali e iniziative di prevenzione del disagio –, soggetti disabili (28%) e la famiglia (13%). Tra gli obiettivi più significativi il contrasto a situazioni di povertà e grave marginalità, la prevenzione del fenomeno delle dipendenze, il reinserimento dei detenuti, l’integrazione degli stranieri e il sostengo alla genitorialità. La crisi, pertanto, ha spinto la Fondazione a modificare la destinazione delle proprie risorse, privilegiando il settore sociale rispetto agli altri ambiti in cui storicamente opera.

Il progetto “Sostenere la genitorialità”

Uno dei temi a cui la Fondazione ha riservato più attenzione negli ultimi anni è stato quello delle famiglie con figli minorenni che, soprattutto in questo periodo di crisi, corrono il rischio di trovarsi sole di fronte a situazioni di difficoltà. Per questa ragione sin dal 2008 è stato attivato “Sostenere la genitorialità”, un progetto volto a promuovere e attivare forme di progettualità innovative a sostegno delle famiglie che coinvolgesse diversi attori sociali presenti sul territorio. Attraverso il coinvolgimento di soggetti del privato sociale, educatori, insegnanti, psicologi e genitori, la Fondazione ha cercato di favorire il dialogo tra questi attori, e la conseguente individuazione delle problematiche più ricorrenti nel rapporto tra figli e genitori. Sono stati quindi creati tre tavoli di confronto – Interventi educativi nella scuola dell’infanzia e primaria, Sostenere la genitorialità quando i figli e le figlie diventano adolescenti e Sostenere la genitorialità attraverso la formazione di genitori e gruppi di famiglie – che hanno consentito a vari soggetti del terzo settore e del sistema educativo di definire alcune linee di azione per rispondere ai bisogni emergenti delle famiglie, con l’intento di sviluppare percorsi di ascolto e dialogo finalizzati a facilitare la diffusione di pratiche sociali ed educative di integrazione e raccordo sul territorio. Gli esiti dell’iniziativa dimostrano come la creazione di questi momenti di confronto abbia reso possibile lo sviluppo di reti e micro-reti capaci di mettere in contatto soggetti che, adeguatamente sostenuti, possono ora implementare forme di intervento importanti in un’ottica di aiuto alle famiglie in difficoltà.

Molto più di un ente erogatore

La Fondazione della Comunità di Monza e Brianza è un esempio interessante di come un soggetto filantropico, inizialmente percepito dal territorio come mero erogatore di risorse, si sia progressivamente affermato quale promotore di nuovi approcci sui temi sociali, in grado di coinvolgere nelle proprie attività diversi attori appartenenti a settori differenti. Al di là della capacità di erogare risorse, sicuramente importante in un momento in cui la situazione economica appare quanto mai critica, bisogna dunque registrare l’attitudine a dialogare col territorio, e l’abilità nel promuovere nuove strategie operative in ambiti diversi. Soprattutto di fronte alla crisi, la Fondazione si è dimostrata in grado di rispondere coerentemente alla esigenze della comunità, percependone le necessità e coinvolgendola direttamente nella realizzazione di misure il più possibile adeguate. Avendo a cuore l’obiettivo primario di sviluppare la cultura del dono, la Fondazione ha cercato pertanto di proporre nuovi modi per rispondere alle esigenze della società della Brianza, che prevedessero non solo forme di sostegno economico alle organizzazioni, ma un diretto coinvolgimento delle stesse nello sviluppo di risposte adeguate.
Marta Petenzi, Segretario Generale della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, in un’intervista concessa a Secondo Welfare, ha ben chiarito le peculiarità di questo soggetto che, nonostante le difficoltà legate alla crisi, si sta impegnando con sempre maggiore impegno per continuare a operare in linea con le vere necessità del territorio che ha scelto di sostenere.

 

Riferimenti

L’intervista a Marta Petenzi, Segretario Generale della Fondazione della Comunità di Monza e Brianza

Report sull’attività erogativa 2001-2011

Relazione sociale 2011

Il progetto "Sostenere la genitorialità"

Alcune conclusioni relative al progetto "Sostenere la genitorialità"

I bandi emblematici minori della Fondazione di Monza e Brianza  

 

I nostri approfondimenti sulle Fondazioni di comunità

Le Fondazioni di comunità in Italia, uno sguardo d’insieme

Piermario Vello, Segretario generale di Cariplo, ci racconta il progetto Fondazioni di comunità

Una Fondazione di comunità per Parma

Fondazione della Comunità novarese: una best practice della filantropia di comunità

La Fondazione della Comunità Veronese

La Fondazione Comunitaria del Ticino Olona

 

Torna all’inizio