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In Italia la filantropia, intesa come sostegno ad attività socialmente utili attraverso l’erogazione di risorse monetarie, muove complessivamente 9,1 miliardi di euro posizionando il nostro Paese al terzo posto in Europa dopo Regno Unito con 25,3 miliardi e Germania con 23,8 miliardi (stima ERNOP – European Research Network on Philanthropy). Del totale delle donazioni italiane, secondo le più recenti ricerche, circa 4,6 miliardi provengono da elargizioni individuali, 1,5 miliardi da Fondazioni, il rimanente da lasciti testamentari, erogazioni da parte di imprese e altre modalità informali.

Di fronte al crescente divario tra risorse pubbliche e domanda di servizi sociali – che secondo Oxford Economics in Italia entro il 2025 arriverà a 70 miliardi – questi dati diffusi da Fondazione Lang Italia in vista del prossimo Lang Philanthropy Day appaiono particolarmente interessanti. La filantropia, infatti, oggi più che mai è chiamata ad individuare modelli più efficienti ed efficaci di allocazione delle risorse, adottando professionalità specifiche, definendo strategie di intervento capaci di produrre un impatto sociale misurabile e avviando partnership che coinvolgano il settore corporate e il mondo della finanza.

Le Fondazioni erogative, in questo senso, rivestono sempre più il ruolo di “operatori qualificati” in grado di sviluppare competenze specifiche utili sia per promuovere nuove reti di intervento sia per rafforzare le organizzazioni beneficiarie al fine di ottenere i risultati sociali desiderati.

 

Filantropia e Fondazioni

Le Fondazioni italiane sono circa 6.200, principalmente di origine bancaria e privata. In poco meno di un decennio il loro numero è quasi raddoppiato. Un fenomeno che può essere in parte spiegato dal desiderio dei filantropi italiani di strutturare il proprio disegno filantropico in modo più strategico e continuativo. 

Nel 2016 le sole Fondazioni bancarie (88) hanno erogato oltre 1 miliardo di euro (+10% rispetto ai 936,7 milioni del 2015). La media di importo destinato a ogni progetto sale a 50.806 euro (dai 43.437 euro del 2015), mentre diminuisce leggermente il numero medio di interventi per singola Fondazione, a riprova di una maggiore focalizzazione: se ne contano 231 contro i 251 nel 2015. Si stima che le Fondazioni di impresa (131) nel 2015 abbiano erogato circa 200 milioni di euro.

 

Filantropia e individui

Negli ultimi 12 anni il numero complessivo di donatori individuali è sceso dal 31% al 19%, tuttavia l’ammontare di risorse per il settore del non profit si mantiene stabile o in ripresa grazie all’aumento della donazione media.

Tra i donatori più generosi, in particolare, ci sono gli HNWI (High Net Worth Individuals), ovvero coloro che in Italia detengono un patrimonio superiore al milione di euro. Nel 2015 il 91% di loro ha effettuato una donazione (+11% rispetto al 2014) e il 27% ha aumentato le proprie elargizioni (+13%) destinandole principalmente a salute (72%), ambiente (60%) e inclusione sociale (40%).

A fronte di questo impegno, emerge la necessità per questi soggetti di dotarsi di competenze qualificate al fine di strutturare il proprio disegno filantropico. Tra le difficoltà incontrate dagli HNWI nell’individuare i beneficiari delle proprie donazioni prevalgono: scelta del bisogno sociale (48%), orientamento tra le diverse organizzazioni (36%) e tra le modalità di giving (32%). A indirizzare le loro scelte intervengono: il consiglio dei familiari (52%), le conferenze di settore (40%), i consulenti professionali (36%) (Centro Studi Lang su dati Oxford Economics, ACRI, Assifero, ENROP, Forbes, GFK, ISTAT, Istituto Italiano della donazione, Istat, UNHCR, Vita).

 

V Lang Philanthropy Day

A fronte di questi dati, appare chiaro come prendere sul serio questo tema in maniera sia davvero importante. Proprio in questa direzione va il V Lang Philanthropy Dayche si svolgerà martedì 24 ottobre a Milano presso Palazzo Clerici. L’evento, organizzato come ogni anno da Fondazione Lang Italia, vedrà coinvolte alcune tra le maggiori realtà filantropiche dell’Italia e del mondo per confrontarsi sui trend, sulle prospettive del settore e sugli strumenti più innovativi a disposizione.

Il Lang Philanthropy Day prevede una sessione di apertura in cui saranno presentate le strategie di intervento di funders internazionali e le modalità di supporto da adottare per generare un impatto sociale sostenibile e scalabile, ovvero in grado di attirare grandi investitori capaci di accelerarne la crescita. Seguiranno sei working session in cui verranno approfonditi diversi driver della filantropia strategica tra cui venture philanthropy, governace delle iniziative filantropiche, corporate philanthropy, valutazione di impatto sociale nonché la Theory of Change, modello attraverso cui ogni organizzazione può definire la propria strategia di intervento e valutarne l’efficacia (un tema di cui avevamo già tratta qui).

Rispetto a questi ultimi temi verrà, nel corso dell’evento verrà illustrata l’analisi realizzata dal Centro Studi Lang che ha misurato gli effetti sociali prodotti dai principali servizi dell’Associazione CAF onlus – Centro di Aiuto ai Minori e alla Famiglia in crisi nel triennio 2014-16. Si tratta del il primo caso in Italia di un calcolo SROI – Social Return on Investment in grado di dimostrare l’impatto generato dalle attività in favore dei minori in condizione di bisogno. 


Qui sono disponibili maggiori informazioni sul programma del V Lang Philanthropy Day
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