Il 17 luglio il Consiglio dell’Acri ha approvato il bilancio di sistema delle 88 Fondazioni di origine bancaria per l’esercizio 2012. Di seguito proponiamo alcuni dei dati più interessanti, che potranno essere consultati nell’edizione integrale del rapporto che sarà pubblicato nei prossimi giorni sul sito dell’Acri: www.acri.it.
A fine dicembre 2012 il valore del patrimonio delle 88 Fondazioni di origine bancaria ammontava a 42.183 milioni di euro, in calo del 2% (851 milioni) rispetto ai 43.034 milioni all’anno precedente. Circa il 77% di questo calo è attribuibile a una sola Fondazione – Monte dei Paschi di Siena – che, si legge nel comunicato stampa Acri, ha “operato una svalutazione funzionale alle condizioni di contesto”.
Il calo del patrimonio è arrivato nonostante un risultato di gestione molto positivo pari a 1.069,7 milioni di euro, +127,3% rispetto ai 470,6 milioni del 2011, frutto del combinato disposto di maggiori proventi e minori oneri di gestione. I proventi complessivamente conseguiti, infatti, hanno registrato una crescita significativa, attestandosi a quota a 1.535,6 milioni di euro, in aumento del 24,1% rispetto ai 1.236,9 milioni nel 2011, mentre gli oneri di gestione sono calati del 44% passando da 731 a 410,7 milioni. Nel 2012 la redditività netta media del patrimonio delle Fondazioni è stata del 3,6% in sensibile miglioramento rispetto al 2011 (2,7%).
Nonostante questo risultato le erogazioni deliberate non hanno avuto un andamento altrettanto positivo, passando dai 1.092,5 milioni di euro del 2011 ai 965,8 milioni di euro del 2012 (-11,6%). Questa discrepanza è riconducibile a “una scelta prudenziale delle Fondazioni”, che hanno deciso di destinare una parte importante dell’avanzo di gestione (circa 394 milioni di euro) sia al rafforzamento del Patrimonio che al consolidamento dei Fondi per l’attività istituzionale futura, da cui negli anni precedenti avevano attinto per mantenere adeguati livelli di erogazioni da destinare ai territori.
Per quanto riguarda la distribuzione delle erogazioni è tuttavia da segnalare una sostanziale stabilità della parte di risorse destinate a sostenere interventi di welfare che vanno ad affiancarsi a quelli garantiti dal settore pubblico. Rispetto al 2011 diminuiscono le quote destinate all’assistenza sociale (che passa dal 14% al 12.9%) e alla salute pubblica, (dal 9.5% al 5.7%), mentre aumentano quelle per volontariato (dal 9.1% al 12.1%), educazione, istruzione e formazione (dall’11.6% al 15%) e sviluppo locale (dal 4.6% al 5.7%). In attesa della pubblicazione del rapporto completo, dunque, appare confermato l’impegno delle fondazioni nel rispondere ai rischi e bisogni di carattere sociale emergenti all’interno del Paese, destinando al welfare una parte cospicua delle proprie erogazioni. L’Acri sottolinea come nel periodo 2000-2012 “le Fondazioni hanno erogato risorse per complessivi 16,6 miliardi di euro e accantonato ulteriori risorse per l’attività erogativa futura per circa 1,9 miliardi di euro, per un totale di 18,5 miliardi di euro”.
In conclusione, pur avendo assistito a una sostanziale diminuzione del patrimonio complessivo e delle risorse erogate, il risultato di gestione del 2012 fa ben sperare per il futuro. Nonostante le difficoltà registrate nel 2012 da alcune associate all’Acri (in primo luogo MPS) e dopo un 2011 “particolarmente difficile”, le fondazioni sembrano essere orientate sulla strada giusta per poter contribuire con maggior forza al rilancio del Paese. La scelta di consolidare il patrimonio e i fondi per l’attività istituzionale futura, destinando loro una parte importante dell’avanzo di gestione vicina ai 400 milioni di euro, pare confermare questa tendenza che vuole le fondazioni impegnate per garantire anche in futuro un sostegno al sistema Paese.