Si è chiusa domenica 10 luglio la prima edizione del Festival della Partecipazione che ha portato nelle strade, nelle piazze e nei teatri dell’Aquila cultura, musica, teatro e buon cibo, coinvolgendo tanti cittadini che hanno deciso di prendere parte a una quattro giorni dedicata alla politica dal basso.
Il Festival, promosso dall’Alleanza Italia, Sveglia! – composta da ActionAid Italia, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia -, insieme al Comune dell’Aquila, ha contato più 80 eventi, articolati in 7 filoni tematici – Partecipazione, Cibo, Città territorio e ambiente, Scuola e educazione, Welfare, Arte scienza e società, Sport – per una 4 giorni di incontri, laboratori, spettacoli, tavole esperienziali, concerti e mostre che ha mobilitato circa 30 mila persone. Il tutto, accomunato dal lungo il filo rosso del tema della partecipazione, vissuto e raccontato sotto molteplici aspetti.
Dal dialogo di apertura fra Don Luigi Ciotti e Carlo Petrini sui migranti di ieri e di oggi, allo spazio quotidiano curato dal Prof. Giovanni Moro sulle parole legate alla partecipazione, come potere e politica. Dal pranzo collettivo fra gli aquilani, il Segretario Generale della CGIL Susanna Camusso e gli operai che ogni giorno lavorano per ricostruire case e edifici danneggiati dal terremoto del 2009 al dibattito sul riutilizzo da parte dei cittadini dei beni pubblici abbandonati con il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. Ma anche il concerto per pubblico e orchestra “Trois langages imaginaieres”, il cineforum serale, i dibattiti sullo sport inteso come strumento di contrasto all’esclusione sociale, l’approfondimento sul referendum costituzionale. E ancora, il dialogo sul citizen journalism fra Riccardo Bonacina, Marcello Masi, Giampaolo Roidi, Marino Sinibaldi e Mauro Tedeschini. Il Festival della partecipazione è stato tutto questo: una varietà di appuntamenti realizzati con l’obiettivo di confrontarsi e ribadire il valore di una partecipazione qualificata al governo delle politiche pubbliche, per testimoniare come, insieme, i cittadini possano davvero cambiare le cose in meglio.
“L’Aquila rappresenta il luogo giusto per sperimentare; è da qui che parte un messaggio a tutto il Paese, una chiamata all’Italia per trasformare la protesta in proposta” ha dichiarato Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid, nel giorno di chiusura del Festival. “Una proposta che parte dalla conoscenza sperimentata su metodi e strumenti per far partecipare le persone. Non c’è nulla da inventare, è qualcosa che noi organizzazioni civiche abbiamo e che i partiti hanno dimenticato. Queste giornate sono linfa vitale che danno conferma della voglia di partecipare delle persone e rafforzano la legittimità del nostro lavoro”.
“Il Festival ha parlato alla testa e alla pancia di tutti i partecipanti, toccando sentimenti, confrontando metodi, costruendo relazioni, dando fiducia e divertendo” ha sottolineato Fabrizio Barca, consigliere scientifico del Festival. “Qui si sono mescolate e contaminate le parole chiave delle tre associazioni organizzatrici: dignità, lotta alla povertà, peso nelle decisioni, autonoma iniziativa dei cittadini, tutela dei diritti, riappropriazione dei tempi di vita, radicamento nel territorio attraverso il cibo. L’Aquila è il posto giusto per sperimentare, oggi e nei prossimi anni, questo innesto, perché qui ognuna di queste parole è il simbolo di una riconquista. Le giovani e i giovani che hanno costruito queste giornate, sapranno far crescere l’albero: ne ha bisogno il paese per portare nelle pubbliche decisioni un confronto acceso, aperto, informato e ragionevole”.
ActionAid Italia, Cittadinanzattiva e Slow Food Italia hanno voluto ribadire che: “Non siamo e non saremo mai un partito politico. Ci presentiamo come un soggetto nuovo che fa politica e che è più della somma delle tre organizzazioni promotrici. Tutti insieme abbiamo persone e risorse per innovare e cambiare il paese. Per questo, dobbiamo incontrare e confrontarci con i sentimenti di quei cittadini che ancora non sono stati conquistati dall’attivismo: sapevamo che gli aquilani avrebbero risposto positivamente a questa nuova proposta lasciandosi coinvolgere come protagonisti e non solo come pubblico”.
Nel dare appuntamento al luglio del 2017, per la seconda edizione del Festival della Partecipazione, le tre organizzazioni si sono quindi impegnate a lavorare per far sì che all’interno delle norme ci siano sempre strumenti e misure che favoriscano la partecipazione dei cittadini, riconoscendone la loro autonoma e spontanea forza di coinvolgimento e di iniziativa.