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Sul Corriere della Sera è uscito un articolo, realizzato col supporto di Secondo Welfare, in cui Paola D'Amico fa il punto su come il nostro Paese stia affrontando il tema del benessere psicologico tra i più giovani.
I consultori, che in questi giorni sono stati al centro dell'attenzione politica e mediatica, attualmente hanno in capo tantissimi servizi sociosanitari ma da tempo non si trovano nelle migliori condizioni per erogarli. Eppure potrebbero svolgere un ruolo importante per affrontare questioni centrali per il nostro Paese.
Francesco Pallante, professore ordinario di Diritto costituzionale presso l'Università di Torino, racconta i tratti essenziali del diritto alla salute in Italia, su Rivista Solidea.
Durante la pandemia le istituzioni italiane hanno dedicato crescente attenzione al tema del benessere mentale, varando diverse iniziative in tal senso. Ora occorre capire se e come si possano realizzare misure strutturali per garantire un adeguato sostegno ai cittadini, sia a livello nazionale che locale.
EU citizens staying in an EU Member State other than their home country can access emergency care in a rather straightforward way. At the same time, permanent residents from a different country are fully integrated into their host’s healthcare system. European and National norms that regulate access to cross-border health care make this possible. An overview of the state of implementing the EU healthcare regulations by comparing three different case studies.
L’invecchiamento della popolazione ha reso sempre più necessario lo studio e l’utilizzo di strumenti per garantire, quando possibile, il permanere al proprio domicilio in sicurezza. Da questa convinzione nasce il progetto CURA del Comune di Milano, finanziato dal PNRR, di cui Percorsi di secondo welfare è partner scientifico.
Romanzi e film fantascientifici, come spiega un recente volume di Neodemos, possono essere strumenti utili per comprendere la complessità delle tendenze demografiche contemporanee e non perdere di vista le cose da fare per evitare improbabili, ma non impossibili, conseguenze estreme.
Celebrata a Chiusi la ricorrenza dell’associazione di volontariato che raccoglie oltre 1.400 soci. Il presidente Talozzi: "Alleanza con politica e sanità per continuare a garantire diritti e dignità". Tra gli ospiti, Valentino Santoni di Percorsi di secondo welfare.
I diritti sociali in Europa oggi richiedono di coniugare l'universalismo del XX secolo con la soddisfazione di bisogni diversi e complessi. Un articolo di Maurizio Ferrera su Social Europe.
Su Rivista Solidea Chiara Lodi Rizzini approfondisce come le molteplici e interrelate forme di vulnerabilità condizionino il diritto alla salute, che per essere tutelato oggi necessita di un approccio integrato tra l’area sociale e quella sanitaria.
Per contrastare disoccupazione, povertà e disuguaglianze non si può fare a meno di ammortizzatori sociali e misure di sostegno del reddito. Ma da soli non creano lavoro. In Europa e in Italia sono in corso interessanti sperimentazioni in questo ambito.
I diffusi stereotipi sulle professioni del sociale spesso creano confusione nella scelta del percorso di studio e di lavoro. Per questo l’Università di Torino ha avviato un progetto per innovare l’orientamento e la formazione delle professioni socio-psico-pedagogiche.
L’intelligenza artificiale porta nuove opportunità al mondo del welfare, in alcuni casi può rivoluzionare interi servizi. Ma rischia anche di generare nuove forme di discriminazione e togliere centralità agli attori del pubblico e del privato sociale. Il welfare italiano è pronto a trarre il meglio da queste tecnologie?
Il contesto di policrisi che caratterizza il ventunesimo secolo ha fatto emergere nuovi rischi sociali che spesso non trovano risposte adeguate. Un recente volume di Maurizio Ferrera, Joan Miró e Stefano Ronchi riflette sulle prospettive di riforma del welfare.
Il caso portoghese ha molti elementi in comune con quello italiano, su tutti il forte invecchiamento della popolazione e la bassa fecondità. Per affrontare i propri problemi demografici Lisbona ha scelto di puntare su politiche migratorie più aperte e, dati alla mano, la popolazione negli ultimi è cresciuta. Una strada percorribile anche per il nostro Paese?
Quali sono le organizzazioni che hanno ottenuto di più dai fondi europei? E che cosa ci dicono dati e storie sulla gestione di queste risorse? Ne parla Gabriele Cruciata su Slow News.