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In gran parte d’Europa sui temi del welfare va formandosi un nuovo consenso “post-neoliberista”, nel quale si intrecciano, in versione aggiornata, elementi classici delle tradizioni liberal-democratica, social-democratica e in parte cristiamo-popolare. Maurizio Ferrera ha identificato questa emergente sintesi ideologica col termine neowelfarismo liberale.
Il governo cerca soluzioni al problema occupazionale ipotizzando una “staffetta” che spinga i lavoratori anziani ad accettare soluzioni part-time, prevedendo contributi aggiuntivi su base regionale che impediscano perdite pensionistiche, e consenta ai giovani di entrare nel mondo del lavoro. Si prospetterebbe così una sorta di “patto fra generazioni” incentivato dallo Stato, ma sarebbe una buona idea?
Nel corso degli ultimi anni le politiche sociali e occupazionali europee hanno evidenziato come la società vada verso un progressivo prolungamento della vita lavorativa e dell’età di pensionamento reale. Nei paesi dell’Unione Europea il tasso di occupazione tra i 65 e i 69 anni di età è salito dall’8,8% al 10,5% tra il 2005 e il 2011. Ma chi sono oggi i pensionati lavoratori? Quali attività svolgono? Quali iniziative possono intraprendere policy-makers, datori di lavoro e pensionati per gestire al meglio l’impatto di questa tendenza sull'intera società?
La Fondazione San Benedetto di Brescia ha organizzato un incontro pubblico dal titolo "Dal welfare pubblico locale alla welfare society: non lasciamoli soli". Al dibattito ha contribuito Julian Le Grand, Professore di Politiche sociali alla London School of Economics and Political Science, attraverso una video intervista concessa per l'occasione.
Continuano i nostri approfondimenti sulla filantropia comunitaria nel nostro Paese. Dopo l'intervista a Piermario Vello, Segretario Generale di Cariplo, il dialogo con Bernardino Casadei, Segretario Generale di Assifero, e l'analisi di alcune esperienze presenti sul territorio, abbiamo incontrato i vertici della Fondazione della Comunità Veronese, giovane realtà sviluppatasi a Verona nel 2010.
La Rete Banco Alimentare raccoglie annualmente migliaia di tonnellate di cibo da destinare a chi si trova in stato di indigenza, rispondendo a bisogni crescenti cui il settore pubblico fatica a far fronte. La struttura, le modalità operative e le iniziative varate da tale realtà, in particolare l'annuale appuntamento della Colletta Alimentare, rappresentano un interessante esempio di secondo welfare in cui corpi intermedi, istituzioni e cittadini collaborano attivamente per aiutare chi ha bisogno.
Nelle scorse settimane ci siamo occupati del volume "La sfida del cambiamento, superare la crisi senza sacrificare nessuno" con cui la Fondazioni per la Sussidiarietà ha definito le caratteristiche, le applicazioni e le prospettive del welfare sussidiario. Mossi dal desiderio di comprendere meglio alcuni aspetti di tale modello abbiamo chiesto a Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la sussidiarietà, di approfondire con noi alcune questioni relative al modello di welfare proposto. Nel corso del dialogo sono state toccate diverse tematiche legate al volume ma anche argomenti di stretta attualità, come le posizioni recentemente assunte dal governo Monti in materia sociale e le prospettive della Big Society di David Cameron
E' in uscita il bando di Regione Lombardia che stanzia risorse a sostegno di iniziative di welfare aziendale ed interaziendale per l’estensione della dote conciliazione sull’intero territorio regionale. Il provvedimento mira a sostenere le imprese che intendono introdurre misure di welfare aziendale e di organizzazione del lavoro family friendly.
Il 9 e 10 novembre si è svolta la XII edizione delle Giornate di Bertinoro per l’Economia Civile, l’evento di AICCON che annualmente riunisce i maggiori rappresentanti del terzo settore, dell’università, del mondo imprenditoriale e delle istituzioni per discutere di Economia Civile.
I paesi asiatici stanno strutturando sistemi di welfare sempre più complessi, capaci di fornire beni e servizi sociali alla propria popolazione. Ijin Hong, docente presso la Sungshin Women’s University di Seoul, ci spiega come funziona il sistema di welfare della Corea del Sud, uno dei modelli di welfare più avanzati dell'estremo oriente.
Continuano gli approfondimenti relativi ai modelli di welfare innovati, che propongono di affiancare alle azioni tradizionalmente garantite da soggetti istituzionali quelle svolte da realtà non appartenenti al settore pubblico. Dopo l'analisi del welfare 2.0 dell'Ufficio Pio di Torino proponiamo l'esperienza del welfare sussidiario, impostato dalla Fondazione per la Sussidiarietà, le cui caratteristiche sono presentate all'interno del volume "La sfida del cambiamento, superare la crisi senza sacrificare nessuno", curato da Lorenza Violini e Giorgio Vittadini.
Quale ruolo potrebbe assumere l’imprenditoria giovanile nella ripresa economica dell'Europa? Nel settembre scorso la Commissione Europea ha pubblicato, in collaborazione con l’Ocse, un documento in cui sono state delineate le linee guida che l’Unione seguirà per favorire lo sviluppo delle giovani start up del continente.