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La rivoluzione dello smart working non riguarda più solo i colletti bianchi, che possono svolgere il loro lavoro anche da casa, negli spazi di co-working o da dove ritengono più opportuno. Oggi, anche grazie all'avvento dell'Industria 4.0, può coinvolgere anche chi lavora in produzione. Attraverso forme di "lavoro agile" è possibile rendere più autonomi e liberi i processi organizzativi e migliorare la soddisfazione e il benessere delle persone che vi partecipano. Approfondiamo in questo articolo.
Con lo scopo di approfondire gli obiettivi dell'accordo firmato quest'oggi da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, abbiamo intervistato Gigi Petteni, Segretario Confederale di Cisl. In particolare, Petteni ci aiuta a comprendere quali possono essere le opportunità dell'accordo in materia di welfare aziendale e contrattuale. Ecco l'intervista realizzata da Valentino Santoni.
Il "Patto per la Fabbrica" siglato il 28 febbraio 2018 da Confindustria con Cgil, Cisl e Uil, contiene delle linee-guida destinate ad ammodernare le relazioni industriali e la contrattazione collettiva, tenendo conto delle innovazioni e delle trasformazioni del contesto produttivo del nostro Paese. Tra le tematiche centrali vi è il welfare aziendale e contrattuale. A questo proposito, in questo articolo Giovanni Scansani individua le opportunità che, in prospettiva futura, scaturiscono dall'accordo proprio in materia di welfare.
Il 21 febbraio l'Alleanza dell'Ambito Territoriale Albino-Valle Seriana ha presentato Beatrice, progetto implementato all'interno dei Piani Territoriali di conciliazione finanziati da Regione Lombardia (DGR 5969/16). Si tratta di un progetto di welfare territoriale particolarmente innovativo e sviluppato in rete fra Comuni, imprese e Terzo Settore, attraverso una piattaforma costruita in sinergia tra pubblico e privato a favore di aziende e servizi locali.
La sclerosi multipla è una patologia cronica e degenerativa particolarmente diffusa in età lavorativa. Un nuovo accordo tra l'azienda farmaceutica Merck Serono, la Femca Cisl e l'AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla Onlus) offre nuove opportunità per i lavoratori affetti da questa patologia. In questo approfondimento vi raccontiamo in cosa consistono le misure introdotte.
Il lavoro agile o smart working si sta confermando come uno strumento organizzativo in grado di soddisfare reciprocamente aziende e dipendenti. Lo dicono chiaramente i dati di molte ricerche realizzate negli ultimi mesi e lo confermano in questa intervista anche Arianna Visentini e Francesco Iasi di Variazioni, società di consulenza esperta di smart working.
A pochi mesi dall'entrata in vigore dell'accordo integrativo di luglio 2017, che ha riguardato oltre 1000 collaboratori della sua struttura commerciale in Italia, Sanofi ha esteso le misure di welfare aziendale alle famiglie dei propri dipendenti e ha introdotto un progetto di volontariato. Vi presentiamo le principali novità.
La Regione Piemonte ha lanciato un bando che costruirà un nuovo sistema di promozione dell'assistenza familiare in grado di coniugare politiche per le pari opportunità, politiche sociali, politiche attive del lavoro e della formazione professionale. Il bando - che vi presentiamo in questo articolo - è stato elaborato sulla base dei risultati emersi da un'indagine preliminare a cui ha contribuito il Laboratorio Percorsi di secondo welfare.
Nel capitolo 5 del Rapporto, Federico Razetti e Francesca Tomatis offrono una mappatura delle prestazioni di assistenza sanitaria integrativa e di sostegno alla famiglia offerte dagli Enti bilaterali territoriali in quei settori in cui la bilateralità presenta articolazioni su scala locale: l’edilizia, l’agricoltura, l’artigianato, il terziario, il turismo e i servizi. In totale, l'indagine ha coinvolto oltre il 90% degli Enti bilaterali attivi sul territorio nazionale.
Negli ultimi due anni si è registrata una vera e propria diffusione dei piani di welfare nelle aziende. A fare da volano è stato l’ammodernamento del TUIR, il Testo Unico delle Imposte sul Reddito, e la leva fiscale introdotta con la Legge di Stabilità 2016 e confermata poi nel 2017. A questi temi è dedicato il volume “Welfare aziendale tra dimensione organizzativa e cura della persona”, 23° Quaderno di Sviluppo&Organizzazione, curato dalla direttrice di Percorsi di secondo welfare Franca Maino.
L'Osservatorio sulla Contrattazione di Secondo Livello (OCSEL) di Cisl si occupa di raccogliere, analizzare e studiare gli accordi integrativi e di rinnovo aziendali sottoscritti a ogni livello. Ogni due anni, per esporre il suo lavoro, l'Osservatorio pubblica un rapporto in cui sono indicati tutti i dati relativi ai contratti stipulati negli anni precedenti. In questo articolo vi riportiamo i principali risultati emersi da questo documento.
Lo scorso 6 ottobre la CGIL di Monza e Brianza ha presentato i risultati di una ricerca condotta sul welfare aziendale. Ai lavoratori di alcune importanti aziende dell’area Energy Park, che si trova nel vimercatese, è stato proposto un questionario con l’obiettivo di indagare i bisogni dei lavoratori e capire come metterli in relazione ai servizi offerti dal territorio.
In occasione della Terza Conferenza Nazionale della Famiglia, che si è svolta il 28 e 29 settembre, Cgil Cisl e Uil hanno realizzato un documento comune in cui espongono proposte che, attraverso un investimento maggiore sulle famiglie, mirano a rafforzare la coesione sociale e a favorire lo sviluppo del nostro Paese. Un obiettivo raggiungibile solo attraverso una strategia complessiva che introduca politiche fiscali, del lavoro e di welfare attente alle famiglie.
È appena uscito il volume "Disability management, welfare e permessi solidali", curato da Silvia Stefanovichj e corredato da una prefazione di Annamaria Furlan. Il libro, edito dalle Edizioni Lavoro, raccoglie diverse esperienze di accomodamento ragionevole e disability management frutto del partenariato tra parti datoriali e sindacato. Il testo è frutto dei lavori del workshop realizzato nel dicembre scorso in occasione del Premio Cisl "Flavio Cocanari" nel decennale della Convenzione ONU.
In occasione del XII Congresso CISL Lombardia, Guido Costa ha intervistato Maurizio Ferrera sul possibile ruolo del welfare contrattuale all’interno della sempre più necessaria riforma dei sistemi di protezione sociale. Secondo il professore della Statale di Milano, una maggiore sinergia tra contrattazione decentrata ed economia sociale possono generare un circolo virtuoso per l'occupazione.
La Giunta Regionale del Piemonte ha appena approvato WeCaRe, Atto di indirizzo sull’innovazione sociale che si propone di coinvolgere tutti gli attori del territorio per promuovere lo sviluppo locale e la coesione sociale. Ne abbiamo parlato con Augusto Ferrari – Assessore alle Politiche sociali, della famiglia e della casa della Regione Piemonte – facendoci spiegare il percorso seguito da WeCaRe a partire dal Patto per il Sociale del 2015.
La riforma costituzionale avrebbe dovuto abolirlo, ma la vittoria del “no” al referendum del 4 dicembre ha evitato la dissoluzione del CNEL. Così il 21 febbraio scorso l’Assemblea dell'organo ha approvato un disegno di legge che propone di modificare la normativa vigente e che mira ad aumentarne le competenze e a rafforzarne il ruolo di rappresentanza. Ne abbiamo parlato con Gian Paolo Gualaccini, Vice Presidente del CNEL, che ci ha indicato i principali obiettivi della riforma dal punto di vista del secondo welfare.
Il 27 marzo scorso è stato approvato dal Consiglio regionale della Lombardia il Fattore Famiglia, ovvero un indicatore sintetico della situazione reddituale e patrimoniale quale strumento integrativo per la definizione delle condizioni economiche delle famiglie, ai fini della individuazione di modalità più eque di accesso alle prestazioni. Abbiamo chiesto a Paola Gilardoni, Segretario Regionale Cisl Lombardia, di spiegarci cosa pensa il suo sindacato di questo nuovo strumento.
Con il termine “contrattazione sociale territoriale” si fa riferimento a quell’attività di contrattazione che si realizza nei territori, ha come controparte (prevalentemente) le istituzioni pubbliche (enti locali e asl) e tocca temi che vanno dall’erogazione di servizi e prestazioni, al livello delle tariffe e dei tributi locali. Delle caratteristiche di questa contrattazione ne abbiamo discusso con Maria Guidotti coordinatrice dell’Osservatorio sulla contrattazione sociale Cgil e Spi.
Negli ultimi anni l'Associazione Italiana Sclerosi Multipla si è fortemente impegnata nella difesa del diritto al lavoro delle persone con disabilità, attivandosi nelle aziende e nelle istituzioni e collaborando con i sindacati. Il tutto nell’ottica di costruzione di un secondo welfare che parta dalla società civile e garantisca l’esigibilità dei diritti sanciti a livello internazionale. Grazie alla disponibilità dell’avvocato Paolo Bandiera, Direttore Affari Generali di AISM, approfondiamo le attività svolte dall'Associazione.
Nel marzo dello scorso anno la Commissione Europea ha presentato una prima stesura del “Pilastro europeo dei diritti sociali”. Da allora si è avviato un processo di consultazione con lo scopo di raccogliere indicazioni e posizioni dei diversi attori dell'UE. A questo processo ha partecipato anche la Cisl, che ha presentato alla Camera dei Deputati un proprio documento relativo al Pilastro Sociale Europeo. Grazie al contributo di Maurizio Bernava, Segretario Nazionale di Cisl, vi presentiamo i punti principali di questo documento.
Con un'intervistata a Paola Gilardoni, Segretario Regionale di Cisl Lombardia, continuano i nostri approfondimenti dedicati al Casellario dell’assistenza in Lombardia. Come ci ha spiegato la nostra intervistata, il sindacato auspica che il percorso per far dialogare il Casellario dell’Assistenza con la Cartella sociale informatizzata riprenda al più presto. E ribadisce l’interesse a continuare il confronto su questo punto.