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I termini per la presentazione dei progetti che saranno finanziati attraverso il Fondo di contrasto alla povertà educativa sono scaduti. Nel complesso sono state raccolte circa 1.200 proposte, di cui 395 riguardanti la fascia 0-6 anni e quasi 800 rivolte alla fascia 11-17 anni. Abbiamo discusso del funzionamento del Fondo e delle sfide che si prepara ad affrontare con Marzia Sica, rappresentante per la Compagnia di San Paolo all’interno del Comitato di Indirizzo Strategico del Fondo.
È un bilancio decisamente positivo quello che emerge dall'indagine Baffi Carefin dell'Università Bocconi sul percorso di educazione assicurativa "Io&irischi", realizzato dal Forum ANIA-Consumatori per gli studenti delle scuole superiori italiane. La ricerca, svolta tra il 2014 e il 2016, ha coinvolto un campione di 100 classi di 63 scuole superiori partecipanti al progetto, per un totale di 1.528 studenti.
L'educazione all'imprenditorialità rappresenterà una delle 10 azioni che saranno varate dal MIUR nell'ambito del nuovo piano "Scuola aperta, inclusiva e innovativa". Sul piatto verranno messi complessivamente 830 milioni di euro, 50 dei quali saranno destinati appunto alla formazione dei nuovi imprenditori, con attenzione a tutte le sue dimensioni: quella classica, quella a finalità sociale, quella cooperativa e di comunità.
Il 7° Atlante dell’Infanzia (a rischio). Bambini, Supereroi" di Save the Children racconta la difficile realtà dei tantissimi minori a rischio povertà che vivono nel nostro Paese. In Italia, infatti, più di un milione di bambini vive in povertà assoluta, mentre un bambino su tre è a rischio povertà ed esclusione sociale. Il volume, articolato in 43 tavole tematiche e 48 mappe che contengono analisi, grafici e dati geolocalizzati, offre una panoramica completa della realtà dell’infanzia in Italia. Questo articolo riporta i dati più interessanti.
Una Smart Community che vuole puntare i riflettori sulla necessità e opportunità di ripensare ad una produttività economica che sia orientata allʼinclusione della diversità. È questa la fisionomia di Abili Oltre, progetto ideato da SNFIA - Sindacato Nazionale Funzionari Imprese Assicuratrici insieme ad ADAPT che si sta realizzando a Roma. Ne abbiamo parlato con Marino D’Angelo, Segretario Generale di SNFIA, che ci ha raccontato origine e obiettivi di questa iniziativa. Una Smart Community pensata per costruire nuovi modelli lavorativi orientati all’armonizzazione dei singoli individui con le strutture gestionali d’impresa
Proseguono gli approfondimenti di Percorsi di Secondo Welfare sulla Conferenza Nazionale sulle Politiche per la Disabilità “Uniti, Diritti, alla Meta”, svoltasi a Firenze il 16 e 17 settembre. In questo articolo Paolo Pantrini ci propone una sintesi del dibattito sul Secondo Programma Biennale di Azione per la Promozione dei Diritti e l’Integrazione delle Persone con Disabilità, con un focus sui temi dell'inclusione sociale e la vita indipendente.
Attraverso lo sviluppo della cosiddetta amministrazione condivisa è possibile favorire un rapporto paritario tra l'ente locale e i cittadini, orientato ad agevolare l'implementazione di attività e misure nell'ottica della sussidiarietà orizzontale. Graziano Maino ci offre alcuni spunti di riflessione su sviluppo, strutturazione e prospettive dei Regolamenti di amministrazione condivisa, che negli ultimi anni sono stati adottati in diverse città italiane.
Il Fondo povertà educativa entra in una nuova fase. Alla firma del Protocollo di Intesa fra le FOB, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è seguito il primo incontro del Comitato d’Indirizzo Strategico. In occasione dell’avvio dei lavori del comitato, Vita.it ha riunito attorno a un tavolo le associazioni impegnate sul tema e il sottosegretario Nannicini. L’incontro è stato l’occasione per condividere alcuni spunti di riflessione da affidare ai lavori del comitato.
L'invecchiamento attivo può essere un'occasione per favorire scambi tra generazioni che, anche se spesso percepite fra loro molto distanti, hanno molto da dare l'una all'altra. Può essere infatti una dinamica che diminuisce la solitudine, permette alle persone di sentirisi utili e migliorare il benessere della persona. Lina Bonomo ne parla partendo dall'esperienza di AbilMENTE Insieme, progetto realizzato a Potenza grazie alla collaborazione tra numerosi attori pubblici e privati.
Push to Open di Jointly è un programma destinato agli studenti del 4° e 5° anno delle scuole superiori, pensato per agevolare la conoscenza del mondo del lavoro prima che i ragazzi si iscrivano all'università. Un'iniziativa che grazie all'apporto delle nuove tecnologie canalizza stimoli, contatti e informazioni utili ai giovani per chiarirsi le idee e per fare in modo un po' più consapevole una scelta cruciale per il loro futuro.
A Torino si è svolto un ciclo di incontri dedicato alle tematiche educative e al mondo della scuola, intitolato “Dialoghi sull’educazione”. I seminari sono stati un’occasione d’incontro e confronto per sviluppare riflessioni secondo una prospettiva di lifelong e lifewide learning. Di particolare rilevanza per il mondo del secondo welfare è stato l’incontro “Educazione e lotta alle povertà. Mappe e progetti per rompere il circolo vizioso delle povertà educative”, dedicato alle iniziative di Save The Children.
Il 17 maggio a Roma è stato ufficialmente presentato il Fondo per contrastare la povertà educativa. A questo punto entro un mese dovrebbe essere varato il Decreto del Ministero del Tesoro che, secondo quanto previsto dalla Legge di Stabilità, assicurerà alle Fondazioni un credito d’imposta pari al 75% delle somme impegnate. Le Fondazioni bancarie, infatti, sosterranno l’iniziativa con uno stanziamento di 120 milioni all’anno per il prossimo triennio.
UBI Banca ha emesso il prestito obbligazionario solidale “UBI Comunità per Save the Children” per un ammontare complessivo di 20 milioni di euro. UBI Banca devolverà a Save the Children un contributo pari allo 0,50% del valore nominale delle obbligazioni sottoscritte, che sarà destinato al sostegno dei 16 "Punti Luce" istituiti da Save the Children in territori privi o carenti di opportunità educative per minori e finalizzati a contrastare la povertà educativa.
Oltre 1 milione di bambini vive in povertà assoluta. Pur con significative differenze regionali, l’offerta educativa e i servizi per l’infanzia sono in generale insufficienti, e a farne le spese (in termini di acquisizione delle competenze) sono soprattutto le fasce più disagiate. Questo il quadro delineato da Save the Children nel rapporto "Liberare i bambini dalla povertà educativa: a che punto siamo?" presentato a Roma lo scorso 9 maggio, in occasione della conferenza di rilancio della campagna “Illuminiamo il Futuro”.
In questa intervista, Chiara Agostini ci racconta le principali caratteristiche della politica europea dell'istruzione elaborata nel quadro della strategia decennale per la crescita e l’occupazione lanciata nel 2000 (Strategia di Lisbona) e proseguita con il lancio (nel 2010) della Strategia "Europa 2020". L'intervista affronta poi ulteriori temi quali la crisi economica, le politiche di austerity e il loro impatto sui sistemi nazionali dell’istruzione.
Dedicare particolare attenzione alle aree del paese nelle quali il fenomeno della povertà educativa è più diffuso, sviluppare interventi che agiscono sia a livello di comunità, sia a livello individuale, costruire un sistema di monitoraggio e valutazione che misuri l’impatto degli interventi sui beneficiari diretti e sulla comunità. Queste le raccomandazioni di Save the Children per l’applicazione del nuovo “Fondo sulla povertà educativa minorile” istituito dalla Legge di Stabilità 2016.
Nel nostro Paese c'è un grande bisogno di distinguere “ciò che funziona” da ciò che “non funziona” in modo da migliorare e rendere meno costoso il sistema di welfare. Eppure in Italia i casi in cui si è provato ad usare metodologie rigorose per verificare l’efficacia di un intervento sociale sono assai limitate. Uno sforzo in questa direzione è stato fatto dal progetto “Riunioni di famiglia”, che ha sperimentato l’utilizzo delle Family Group Conferences per migliorare il benessere dei ragazzi in difficoltà.
Il dibattito sulla riforma della scuola è iniziato bene ma sta finendo malissimo. Dopo le consultazioni avviate dal governo, con l'inizio dell'iter parlamentare è scattato il tradizionale "richiamo della foresta": quel misto di corporativismo e ideologia del quale il nostro Paese sembra incapace di liberarsi. Eppure la posta in gioco è altissima.