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Il sostegno alle famiglie da parte delle istituzioni implica lo sviluppo di un sistema di interventi integrato e trasversale. A partire da un recente incontro organizzato dalla Cisl Lombardia, Paola Gilardoni ci propone alcune riflessioni sulle azioni che potrebbero essere messe in campo a livello regionale per affrontare, anche grazie a una maggiore sinergia tra Pubblico e privato, le esigenze di conciliazione, genitorialità e cura.
Vi segnaliamo la pubblicazione del rapporto "Il reddito di cittadinanza in Lombardia", promosso da Regione Lombardia e curato da Polis Lombardia insieme a Ismeri e Percorsi di secondo welfare. I risultati saranno utilizzati per analizzare come l'attuazione del Reddito di Cittadinanza si sia declinata a livello regionale. Gli esiti del rapporto serviranno per supportare i decisori regionali nel processo di rimodulazione del welfare regionale.
Fondazione Cariplo, in collaborazione con l’Istat, ha svolto una ricerca volta a fotografare lo stato di salute del sistema non profit in Lombardia e nelle province piemontesi di Novara e del VCO. I dati raccolti appaiono particolarmente allarmanti e dovrebbero destare l’attenzione non solo delle autorità regionali ma anche di quelle nazionali. Quello che sta accadendo al Terzo Settore in Lombardia, con ogni probabilità, è lo specchio di una situazione trasversale all'interno Paese.
È uscito il nuovo Rapporto del Network Non Autosufficienza sull’assistenza agli anziani non autosufficienti in Italia, promosso dalla Fondazione Cenci Gallingani ed edito da Maggioli. Il documento offre uno sguardo completo sul sistema pubblico di assistenza e sulle sue prospettive, partendo dall’assunto che la tragedia vissuta con la pandemia ci ha condotti a un "punto di non ritorno".
Un gruppo di associazioni attive nel campo dell'assistenza ha presentato 10 proposte per realizzare una rete di cure territoriali “robusta, diffusa e competente” sul territorio lombardo. L'iniziativa è promossa dalle sezioni regionali di Forum del Terzo Settore, Spi Cgil, Fnp Cisl, Acli Aps, Legacoop, Confcooperative, Federsolidarietà, Auser, Anteas, Ordine degli assistenti sociali, CISL Medici, UNEBA e i Centri di servizio per il volontariato.
"Nuove sinergie: reti territoriali a sostegno della conciliazione" è un progetto sostenuto da Spazio Aperto Servizi nell'ambito dei piani di conciliazione promossi da Regione Lombardia allo scopo di promuovere la costituzione di una rete tra imprese per avviare iniziative di welfare aziendale e conciliazione vita-lavoro. Le aziende interessate possono manifestare il loro interesse fino al 15 gennaio 2021.
Quest'anno ricorre il 20° anniversario dell'approvazione della Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Per questo abbiamo dato il via a una serie di approfondimenti in merito allo stato dell'attuazione della legge 328/2000. In questo articolo Mariangela Remondini, funzionaria presso il Comune di Mantova, fa una riflessione operativa sugli obiettivi mancati e sugli ostacoli da affrontare nel contesto della pandemia.
Sale riunioni dell'ufficio a disposizione dei figli dei dipendenti per sostenere esami e interrogazioni, supporto psicologico gratuito, rimborsi per linea internet durante lo smart working, 15 giorni aggiuntivi di permesso retribuito per assistere familiari malati di Covid-19 e la possibilità di effettuare test sierologici. L'emergenza sanitaria non fa paura a tante realtà lombarde che hanno risposto rafforzando le misure di welfare.
L'8 novembre ricorre il ventesimo anniversario dell'approvazione della Legge 328/2000 per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Abbiamo incontrato Gianmario Gazzi, Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Assistenti Sociali, per parlare del rapporto tra la professione e la legge 328/2000 e per cercare di individuare qualche sfida prioritaria per i prossimi anni.
Quest'anno ricorre il ventesimo anniversario dell’approvazione della 328/2000, la legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Il provvedimento, atteso per decenni, ha cercato di ordinare una materia frammentata imponendo un cambio di paradigma nel sistema. Questo articolo è il primo di una serie di approfondimenti che il nostro Laboratorio dedicherà al ventennale della legge.
Prosegue il progetto "Welfare aziendale e territoriale a misura di artigiani, micro e piccole imprese", promosso da CNA Piemonte attraverso il bando regionale WeCaRe, Welfare Cantiere Regionale. A seguito dello stop forzato dovuto dalla pandemia di Covid-19, sono ripartiti gli incontri formativi e informativi dedicati ai temi del welfare aziendale e delle reti tra imprese.
Il Terzo Settore, nonostante la sua crescente importanza nell'affrontare i bisogni sociali del nostro Paese, ha sempre faticato ad ottenere la giusta attenzione da parte del Legislatore. La recente sentenza 131/2020 della Corte Costituzionale sembra poter cambiare questa situazione, ponendo la pietra angolare per la costruzione di un vero e proprio diritto costituzionale del Terzo Settore. Perché? Ce ne parla Silvia De Dea.
Lo scorso 16 giugno, la Regione Puglia ha approvato una Legge regionale frutto di un lavoro congiunto con diversi stakeholder territoriali che intende aiutare gli adolescenti nella transizione all'età adulta. Le attività previste sono molteplici: ascolto e sostegno psicologico, accompagnamento delle famiglie, sostegno socio-educativo, costruzione di spazi di aggregazione, attività extrascolastiche, e altro ancora. Per saperne di più abbiamo parlato con il consigliere regionale Gianni Liviano, promotore della norma.
Tra il 2017 e il 2019 la Regione Veneto ha messo a disposizione di enti locali e Terzo Settore oltre 2 milioni di euro per attivare progetti dedicati ai giovani. In totale sono state realizzate 143 iniziative che hanno coinvolto 37.000 ragazzi. Un recente volume di Maurizio Busacca e Alessandro Caputo ricostruisce le attività di ricerca valutativa a supporto delle politiche regionali per i giovani veneti secondo un approccio di tipo area-based.
Nelle ultime settimane molti enti pubblici hanno iniziato a ricorre a campagne per reperire risorse necessarie a fronteggiare l'emergenza Coronavirus. Secondo la Scuola di Fundraising di Roma, tuttavia, raramente queste iniziative sono realizzate seguendo dei minimi criteri di qualità che possano garantire risultati qualitativi e quantitativi soddisfacenti. Per questa ragione ha voluto realizzare un decalogo che spiega come muoversi al meglio.
La Regione Lazio ha recentemente pubblicato un avviso pubblico per favorire e sostenere le imprese che vogliono avviare azioni di smart working. Il bando mette in campo 2 milioni di euro ed è stato elaborato per rispondere in modo immediato alle crescenti necessità e richieste delle aziende di far lavorare i propri dipendenti utilizzando il lavoro agile in questo momento di emergenza epidemiologica.
Vi segnaliamo l'Avviso pubblico promosso da Regione Lombardia allo scopo di promuovere iniziative di smart working nelle imprese lombarde. In totale la Regione ha stanziato 4,5 milioni di euro per finanziare servizi di consulenza e formazione e l'acquisto di strumenti tecnologici finalizzati a diffondere pratiche di lavoro agile. Le imprese interessate potranno presentare domanda fino al 15 dicembre 2021.
Lo scorso 28 febbraio le principali sigle sindacali e datoriali attive nel territorio lombardo hanno sottoscritto un accordo territoriale allo scopo di mitigare gli impatti economici derivanti dall'emergenza sanitaria Coronavirus. L'intesa riserva particolare attenzione agli ammortizzatori sociali e alle iniziative di smart working. Le parti si propongono infatti di favorire la diffusione del lavoro agile.
Come annunciato nei mesi precedenti, la Legge di bilancio 2020 prevede alcune misure per la qualità dell'abitare e la riduzione del disagio abitativo con particolare riferimento alle periferie. Ma le risorse stanziate appaiono ancora troppo esigue e precarie. In particolare, il Governo ha previsto un fondo la cui dotazione sarà pari a circa 850 milioni di euro distribuiti su un arco di tempo di 13 anni.
Alla luce delle sfide demografiche e sociali che ci attendono, la questione legata alle politiche per la non autosufficienza (o Long-Term Care) diviene sempre più rilevante per il nostro Paese. Oltre a una visione organica della materia sembra divenire infatti necessario avviare un percorso di riforma. Proprio per tali ragioni questo articolo - uscito per "I luoghi della cura" - prende in esame provvedimenti e atti in materia di LTC sviluppati a livello regionale.