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primo welfare

La riforma costituzionale avrebbe dovuto abolirlo, ma la vittoria del “no” al referendum del 4 dicembre ha evitato la dissoluzione del CNEL. Così il 21 febbraio scorso l’Assemblea dell'organo ha approvato un disegno di legge che propone di modificare la normativa vigente e che mira ad aumentarne le competenze e a rafforzarne il ruolo di rappresentanza. Ne abbiamo parlato con Gian Paolo Gualaccini, Vice Presidente del CNEL, che ci ha indicato i principali obiettivi della riforma dal punto di vista del secondo welfare.
Nei giorni scorsi, sulle pagine di Vita, si è riacceso il dibattito sulla finanza ad impatto sociale con un articolo di critica al modello neoliberista dei SIB, a cui ha fatto seguito una prima risposta che ha offerto una diversa lettura del fenomeno. A queste riflessioni si aggiunge anche quella di Matteo Orlandini, secondo il quale l’interpretazione dei SIB necessita di un approccio "laico", ossia di un modo di ragionare che non parta da conclusioni (in parte già scritte) per creare ipotesi già in partenza negative.
In March 2014 the Italian Cabinet led by Matteo Renzi presented a draft bill on a comprehensive labour market policy reform, known as the “Jobs Act”. The Jobs Act was adopted at the end of the same year, and led to the introduction of significant policy measures throughout 2015 such as the easing of dismissal rules for open-ended workers, and the reform of the Italian unemployment benefit system. But which is the main results of the Jobs Act after two years?
Nel volume "Welfare futuro. Scenari e strategie", curato da Francesco Longo per EGEA , alla luce delle evidenze disponibili e dell’opinione di stakeholder, sono indagate le trasformazioni sociali in atto, per delineare i futuri possibili e proporre visioni di policy. Presentando il caso della Regione Emilia Romagna, gli autori offrono al lettore una serie di linee guida replicabili in altri contesti territoriali, che vi riportiamo, oltre ad una breve scheda del libro.
Garanzia Giovani in Italia è stata per molti un insuccesso, complici obiettivi troppo ambiziosi, tempi strettissimi, una situazione di partenza da ‘anno zero’, il contesto di incertezza politico-istituzionale e la crisi economica persistente. In Campania, tuttavia, il programma è stato percepito come una "finestra di opportunità" importante: una sfida per avviare un cambiamento nell’approccio al problema e, forse, nello "stile" di realizzazione degli interventi.
Lunedì 3 aprile, a Roma, presso gli spazi di Fondazione Exclusiva, si è tenuto l’evento "Human Foundation: cinque anni di impatto" che ha visto la partecipazione di oltre 350 persone e di circa 40 relatori. L'iniziativa ha voluto celebrare i cinque anni dall'inizio dell'attività della Fondazione presieduta da Giovanna Melandri, che da sempre è impegnata a generare innovazione sociale affiancando le imprese sociali, rafforzando la pratica delle "evidenze" attraverso la valutazione dell'impatto e costruendo nuovi modelli di finanza sociale.
Youth in Action for Sustainable Development Goals è una call for ideas promossa da Fondazione Italiana Accenture, Fondazione Eni Enrico Mattei e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e rivolta a Giovani under 30. Il concorso ha l’obiettivo di raccogliere e premiare le migliori idee progettuali in grado di favorire il raggiungimento dei SDGs in Italia sensibilizzando al tema dell’Agenda 2030. Le proposte dovranno quindi mostrare soluzioni innovative e ad alto impatto sociale.
La riforma delle politiche attive del lavoro è stata descritta da molti commentatori attraverso la metafora della "terza gamba del Jobs Act". A due anni dall'introduzione dei contratti a «tutele crescenti», il cambiamento delle politiche attive del lavoro in Italia appare ancora lontano dall'essersi realizzato. Al di là degli annunci, la concreta realizzazione delle norme adottate presenta infatti un ritardo significativo. Ma le novità introdotte sembrano comunque rilevanti.
È uscito il numero 1/2017 “Welfare Oggi”, periodico bimestrale pubblicato in formato cartaceo e digitale da Maggioli. In questo contributo Paolo Pantrini ci descrive i principali contenuti della rivista che, oltre a presentare un ampio e approfondito focus dedicato agli interventi di contrasto alla povertà in Italia, dedica spazio a tematiche come il reinserimento sociale dei detenuti, la disabilità, la promozione delle comunità, le migrazioni, la valutazione nel terzo settore e la vecchiaia.
Il 21 marzo si è celebrato in tutto il mondo il "World Social Work Day", quest'anno dedicato al tema “Promoting Community and Environmental Sustainability” incentrato sulla promozione della comunità e della sostenibilità ambientale. Approfondiamo in questo articolo i principali temi proposti dall'International Federation of Social Workers e dall'Ordine degli Assistenti Sociali.
La Legge di Bilancio 2017 ha previsto, nell'ambito del cosiddetto pacchetto famiglia, l’introduzione del bonus Mamme domani: un assegno una tantum, pari a 800 euro, riconosciuto alle donne che nel corso del 2017 raggiungeranno il settimo mese di gravidanza. Al momento però, nonostante le rassicurazioni dell'INPS, non sono ancora state fornite le modalità di accesso alla prestazione.
Abbiamo chiesto a Elena Carnevali, relatrice alla Camera della legge sul Durante e Dopo di Noi, di approfondire la genesi e i contenuti della legge 112/2016, “Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone affette da disabilità grave prive del sostegno familiare”. L'obiettivo principale della norma, ampliare i diritti esigibili dalle persone con disabilità attraverso l'implementazione delle loro capacità e potenzialità, è stato raggiunto?
Il 15 marzo a Roma è stato presentato lo studio di fattibilità realizzato da Human Foundation e Fondazione Sviluppo e Crescita CRT sui nuovi strumenti finanziari pay-by-result per sostenere programmi di reinserimento sociale e lavorativo di persone detenute. L’obiettivo dello studio è di mettere in relazione risultati sociali, come l’abbassamento del tasso di recidiva, con potenziali risparmi a favore dell’amministrazione della giustizia, offrendo spunti per realizzare strade innovative che rispondano ai nuovi bisogni sociali.
È online il nuovo numero di Quaderni di Economia Sociale, la rivista semestrale realizzata da SRM e Fondazione con il Sud in collaborazione con Banca Prossima e dedicata ai temi del non profit e della partecipazione civica. A questo fascicolo ha partecipato anche il nostro Laboratorio con i contributi di Paolo Pantrini, Valentino Santoni ed Eleonora Maglia, che si sono occupati di politiche per la disabilità, cooperazione tra profit, non profit e settore pubblico e di welfare aziendale e conciliazione vita lavoro.
Il Consiglio dei Ministri del 9 marzo ha approvato lo statuto della Fondazione Italia sociale, ente previsto dalla legge di riforma del Terzo settore per promuovere l’aggregazione e l’utilizzo di risorse e competenze provenienti da attori pubblici, privati e non profit. In attesa di capire meglio struttura e modus operandi che assumerà questo nuovo soggetto, è impossibile non notare diversi punti di contatto con altre realtà che già operano in diversi territori del nostro Paese: le fondazioni di comunità.
L'Alleanza contro la povertà ha annunciato l'avvio di una ricerca finalizzata al monitoraggio e alla valutazione del Sostegno all’Inclusione Attiva. Un team di ricerca composto da alcuni dei maggiori esperti del tema nei prossimi mesi studierà lo stato di implementazione della misura per identificare i meccanismi che ne stanno ostacolando o favorendo il funzionamento, in modo da poter meglio orientare i prossimi passi che saranno messi in campo dal Governo per contrastare la povertà nel nostro Paese.
Nel dibattito politico italiano l’ipotesi di istituire il reddito di cittadinanza sta sicuramente prendendo campo ben oltre il Movimento Cinque Stelle che pure ne ha fatto da tempo la sua bandiera. Il guaio è che, come spesso avviene nella nostra litigiosa arena politica, passa in secondo piano l’approfondimento sul come, il quanto e la platea che ne dovrebbe usufruire. Serve quindi che chiunque abbia intenzione di formulare ipotesi in tal senso chiarisca se questo sono compatibili con i fragili equilibri della nostra finanza pubblica
In queste settimane siamo entrati nella fase cruciale della Riforma del Terzo settore e dell’impresa sociale. La legge delega introduce delle significative innovazioni che avranno un impatto sull’assetto di tutto il settore. In questo articolo Andrea Bernardoni ci offre alcuni riflessioni sulla parte relativa all’impresa sociale, formulando alcune proposte che hanno l’obiettivo di ampliare gli effetti postivi della riforma per lo sviluppo dell’imprenditorialità sociale nel Paese.
Per contrastare la povertà e l’esclusione sociale, lo scorso dicembre l’Emilia Romagna ha introdotto il Reddito di Solidarietà (Res). La misura, che sarà operativa tra poche settimane, consiste in un sostegno economico erogato nell’ambito di un progetto di attivazione sociale e di inserimento lavorativo. Il Res è stato pensato per rivolgersi ai nuclei familiari esclusi dal Sostegno all’Inclusione Attiva (Sia), misura nazionale di contrasto alla povertà giudicata da molti esperti troppo selettiva.
Con un comunicato diffuso lo scorso dicembre, il Collegamento Italiano di Lotta alla Povertà (CILAP), sezione italiana dell’European Anti Poverty Network (EAPN), ha posto l’attenzione sui risultati deludenti che l’implementazione del Sostegno all’Inclusione Attiva sta ottenendo. Per approfondire la questione abbiamo intervistato Nicoletta Teodosi, presidente del Cilap-Eapn, che ci ha spiegato quali sono i principali fattori che stanno limitando la misura.
Il 20 dicembre scorso, nel corso dei lavori del Consiglio regionale per l'approvazione del bilancio di previsione 2017-2019, è stato approvato un emendamento che impegna la Giunta Regionale della Lombardia ad adottare le opportune misure dirette all’ampliamento delle esenzioni, ovvero alla rimodulazione in riduzione, del cosiddetto superticket. Abbiamo chiesto a Paola Gilardoni, Segretario Regionale Cisl Lombardia, di spiegarci meglio la questione.
Ci sono persone che vivono in strada 365 giorni all'anno. Poi, in inverno, alcune di loro muoiono e tutti parlano di emergenza. Quando passerà il gelo, però, torneranno tutti invisibili. Fio.PSD vuole essere una voce fuori dal coro e sostenere che, se adeguatamente supportati da una strategia di uscita dal circuito dell’emergenza, da servizi innovativi basati sulla presa in carico professionale e su progetti personalizzati, della cosiddetta emergenza freddo si può non morire.