povertà

Nel nuovo rapporto ISTAT i dati più aggiornati sul fenomeno povertà nel nostro Paese. Ad essere più colpite le famiglie che vivono nel Mezzogiorno, quelle numerose, i nuclei composti da stranieri e quelli la cui persona di riferimento abbia un basso titolo di studio. E per essere ancora più attenta alle dinamiche in atto, l'Istituto di Statistica ha scelto di inserire nuovi criteri per definire il livello della povertà.
Presentato il Bilancio di Missione dell'ente strumentale della Compagnia di San Paolo impegnato nel sostegno a persone e famiglie in situazione di vulnerabilità o disagio sociale ed economico. Un campo di intervento in cui, in assenza di una politica nazionale di lotta alla povertà, il contributo di attori del secondo welfare come le fondazioni bancarie può rivelarsi di particolare interesse.
Oltre cento comuni italiani stanno attualmente utilizzando i voucher sociali erogati da Welfare Company. Per comprendere meglio l’uso che si può fare dei voucher a livello locale, abbiamo chiesto a Giovanni Scansani, ideatore e direttore generale di Welfare Company, di illustrarci meglio il meccanismo di funzionamento dei voucher e le potenzialità di questi strumenti.
Bologna è fra quei comuni che non ha esaurito le risorse che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha destinato alla Nuova Carta Acquisti. L’amministrazione comunale ha infatti mirato a valorizzare la qualità dell’intervento attraverso la gestione di un numero ridotto di utenti, favorendo in tal modo il miglioramento della qualità delle prestazioni.
Continua il nostro percorso alla scoperta dei sette progetti vincitori dell’edizione 2014 del bando Welfare in Azione di Cariplo. La nostra voglia di approfondire queste progettualità, che incarnano perfettamente l’idea di secondo welfare, ci porta oggi in Valtellina, nella provincia di Sondrio. Qui è stato sviluppato “Più, più, più”, progetto triennale promosso dal Consorzio Sol.Co.
Nonostante abbia registrato il più alto aumento di poveri in UE dall'inizio della crisi, l'Italia non ha mai introdotto quella “rete di sicurezza” che negli altri Stati soccorre i più deboli. Ora, grazie al presunto "tesoretto" uscito dal DEF, il Governo ha l'occasione di fare finalmente qualcosa per chi si trova in difficoltà, come il Reddito d'inclusione sociale promosso dall'Alleanza contro la Povertà.
L’organizzazione internazionale ActionAid, tradizionalmente impegnata nella lotta alla fame nel Sud del mondo, da qualche anno realizza progetti in materia di povertà anche sul territorio italiano. In particolare, nella città di Torino ActionAid ha partecipato alla realizzazione di alcuni dei “progetti personalizzati” di attivazione previsti nell’ambito dell’implementazione della Nuova Carta Acquisti.
Negli ultimi mesi si sono moltiplicate le innovazioni tecnologiche che mirano a contrastare lo spreco, sviluppando nuove strade per il recupero di eccedenze alimentari. In questo orizzonte rientra Last Minute Sotto Casa, una piattaforma online che, mettendo in diretto contatto cittadini e commercianti, si prefigge di evitare inutili sprechi, favorire il risparmio delle famiglie e tutelare l’ambiente.
Papa Francesco ha incontro i rappresentati di Confcooperative in Vaticano, pronunciando parole chiare e significative che hanno toccato molte questioni di cui si occupa anche Percorsi di secondo welfare: dalla cooperazione alle nuove forme di intervento sociale, dal valore aggiunto delle reti alla conciliazione fino al ruolo delle comunità nel contrasto alla crisi.
Povertà ed esclusione sociale sono aumentate drammaticamente, ma la politica italiana continua a dedicare scarsa attenzione al tema. È quanto emerge da un recente rapporto pubblicato da ActionAid con Openpololis, che ha preso in esame gli atti parlamentari della XVII Legislatura, di cui quelli che hanno interessato il tema sono stati solo lo 0,8%.
La “Nuova Carata Acquisti” è oramai operativa nei dodici comuni italiani oggetto della prima sperimentazione. A Torino, a differenza di molti altri comuni, la sperimentazione è riuscita a generare dei processi virtuosi e la quasi totalità delle risorse sono state impegnate. A cosa si deve il successo del caso torinese? Sicuramente bisogna tener conto della consolidata rete territoriale sviluppata.
A Londra ha aperto i battenti un pioneristico supermercato sociale con l’intento di intervenire contemporaneamente su due fronti, quello della povertà e quello dello spreco alimentare. Il supermercato venderà prodotti di ogni genere (alcool e tabacco esclusi) a prezzi estremamente scontati acquistabili da persone che versano in condizioni di estrema indigenza.
La Regione Veneto stanzierà 347 mila euro per sostenere e sistematizzare la nascita degli Empori della Solidarietà. Costituti da enti locali o dal terzo settore, questi luoghi avranno il compito di coordinare e rendere più efficaci le tante azioni intraprese dai vari soggetti del territorio per combattere la povertà e il disagio sociale a partire dalla redistribuzione delle eccedenze alimentari.
Eccesso di acquisti e cibi invenduti rappresentano le principali cause dello spreco alimentare. Per questo motivo sono stati avviati progetti innovativi finalizzati a ridurre gli sprechi o, meglio, a trasformare le eccedenze in risorse per i più bisognosi. Tra questi c’è Pasto Buono, progetto pensato per favorire l’incontro tra domanda e offerta di beni alimentari, soprattutto per i piccoli esercenti.
Un’indagine ad ampio spettro sulle vulnerabilità (vecchie e nuove) nelle metropoli italiane dalla quale emergono con maggior chiarezza diverse emergenze sociali in atto: dalla distribuzione ineguale delle risorse al problema della casa, dal crescente fenomeno degli homeless agli alti livelli di disoccupazione. Proponiamo di seguito una sintesi dei principali risultati.
Sabato 29 novembre si è svolta la diciottesima edizione della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare. Rispetto all’edizione dello scorso anno è stato registrato un incremento di 164 tonnellate, un bel +1.8% che deve sicuramente far riflette. Nonostante la crisi-che-non-passa gli italiani hanno infatti risposto con entusiasmo a questo gesto di solidarietà contro la povertà.
Ammontano a più di 4 miliardi di euro le risorse dei Fondi Strutturali Europei 2014-2010 destinate all'Italia per "promuovere l’inclusione sociale, combattere la povertà e ogni forma di discriminazione”. Come saranno utilizzati questi fondi? Quali sono le prospettive per la lotta alla povertà nel nostro Paese alla luce di queste risorse?
La Commissione Europea ha di recente pubblicato il rapporto di sintesi della conferenza “The Europe 2020 poverty target: lessons learned and the way forward” tenutasi a Bruxelles lo scorso 9 ottobre. La conferenza - che ha visto protagonisti ministri e altri responsabili politici a livello nazionale, parti sociali, società civile, accademici, imprenditori sociali e rappresentanti delle istituzioni europee - ha risposto all’obiettivo di sviluppare una riflessione sul target europeo di lotta alla povertà, fissato nel quadro della strategia Europa 2020, e sulle prospettive di policy in questo settore.
La Fondazione tedesca Bertelsmann Stiftung ha di recente pubblicato un rapporto sulla giustizia sociale in Europa misurandola attraverso la costruzione di un apposito indice denominato Social Justice Index. Il lavoro si inserisce nel quadro del progetto Social Inclusion Monitor Europe, che si pone l’obiettivo di fornire dati utili al cambiamento della politica sociale degli stati membri dell'UE.
L’Alleanza contro la povertà in Italia ha avanzato la sua proposta per l’introduzione di un reddito di inclusione sociale. Per sciogliere la complicata matassa delle proposte e delle sperimentazioni in essere e per capire meglio le caratteristiche del REIS, abbiamo intervistato Cristiano Gori, che ci ha illustrato le caratteristiche di questa iniziativa.
Nella bozza inviata a Bruxelles, la Legge di Stabilità è presentata come strumento per la crescita: meno pressione fiscale su imprese e famiglie che dovrebbe generare più investimenti, consumi e posti di lavoro. Le cifre confermano che stavolta l’impegno del governo è significativo, ma non mancano le ombre: dall'aleatorietà di alcune coperture alla scarsa rilevanza dell'annunciata spending review.
il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato i primi dati relativi a raccolta e gestione delle domande di accesso alla Nuova Carta Acquisti. Questa analisi, pur evidenziando alcuni limiti della sperimentazione, costituisce una base di apprendimento utile alla futura estensione della misura ad altri territori.
Con la crisi sono nate molte iniziative volte a insegnare ai giovani vecchi e nuovi mestieri. Uno di queste è la Piazza dei Mestieri di Torino, una Fondazione che offre formazione e percorsi di inserimento nel lavoro: nelle sue aule negli ultimi 10 anni sono passati più o meno 3.000 ragazzi e ragazze, grazie ai corsi l’85% ha ottenuto un inserimento lavorativo immediato.