Cerca
Close this search box.

#MementoPNRR

 

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresenta un’enorme possibilità per l’Italia, ma il dibattito sul suo utilizzo è spesso appiattito su procedure, tempistiche e governance dei processi. Nella maggior parte dei casi viene ignorata la domanda fondamentale: a quale comunità si vuole dare vita con le risorse del PNRR? A cui si aggiunge un’altra questione cruciale: quali soggetti sono chiamati a dare risposta a questa domanda?

La serie “Memento PNRR” vuole capirlo analizzando i bandi che permetteranno di implementare il Piano, i contesti in cui si andranno a inserire e gli aspetti più innovativi dei progetti che saranno finanziati. Senza trascurare le opinioni di esperti, operatori e osservatori coinvolti negli ambiti più legati al secondo welfare.

La serie è nata dalla collaborazione con Excursus+ e Il Bando della Matassa e si avvale del contributo di vari soggetti e organizzazioni interessati a capire se e come il PNRR sarà in grado di ridisegnare il futuro del nostro Paese.

Secondo "Il Punto sul PNRR" di Excursus+ nel mese appena trascorso sono stati attivati pochi bandi. In generale si resta in una situazione abbastanza statica, che probabilmente attende ancora la piena operatività dei nuovi Ministri e la negoziazione con Bruxelles. 
A prima vista i due strumenti sembrano lontanissimi, ma con il giusto upgrade i Piani di zona potrebbero essere riconfigurati per affrontare le stesse grandi sfide a cui guarda il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
Secondo "Il Punto sul PNRR" di Excursus+ era qualcosa di atteso, ma a ottobre sono stati pubblicati solo 9 nuovi bandi che stanziano circa 1 miliardo di euro. Poco rispetto agli obiettivi di spesa che dovremmo rispettare entro fine anno.
I dati di settembre pubblicati da "Il Punto sul PNRR" di Excursus+ permettono di fare qualche riflessione sul botta e risposta tra Giorgia Meloni, che parla di un Piano in ritardo, e Mario Draghi, che rivendica il totale rispetto delle scadenze.
Nel quinto paper della serie di Social Impact Agenda per l’Italia sui nessi tra PNRR e finanza a impatto, Giuseppe Pignataro descrive alcune delle principali disuguaglianze che interessano l’Italia e il possibile contributo del Piano per affrontarle.
In questo articolo tratto da Excursus+, Daniele Germiniani mette a fuoco i principali punti critici presenti all'interno del PNRR.
Nel terzo paper della serie di SIA, Antonio Bonetti approfondisce strumenti e dinamiche dell’impact finance permetterebbero di ripensare le modalità di utilizzo delle risorse UE.
Secondo "Il Punto sul PNRR" di Excursus+ nel mese scorso sono stati pubblicati solo 5 bandi, che valgono però oltre 4 miliardi di euro
Social Impact Agenda per l’Italia sta realizzando una serie di paper per capire i nessi possibili tra il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e la finanza a impatto. In questo articolo vi raccontiamo il secondo approfondimento curato da Giuseppe Guerini.
I dati raccolti da Excursus+ indicano come nel mese scorso siano stati pubblicati solo 9 bandi per un totale di 340 milioni di euro, con un netto rallentamento rispetto ad aprile.
In questo appuntamento per #MementoPNRR Lorenzo Bandera racconta l'iniziativa di Social Impact Agenda per Italia, network composto da investitori, imprese sociali e istituzioni filantropiche che ha da poco lanciato una serie di paper dedicati all'approfondimento del PNRR.
Il Dipartimento per gli Affari regionali e le autonomie e l'Acri hanno siglato un accordo per promuovere forme di collaborazione tra le Regioni e le Fondazioni di origine bancaria in merito all'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
I 2,5 miliardi di euro previsti dal PNRR per le imprese private rappresentano un'opportunità per costruire una nuova traiettoria di sviluppo economico e sociale nel Paese. Ne parliamo in questo appuntamento di #MementoPNRR.